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Il Consiglio comunale approva due documenti: sulle cooperative sociali di tipo B e sulle problematiche del cimitero

consiglio comunale 12 giugno
12 giu 2014

Il Consiglio comunale di Cosenza, presieduto da Luca Morrone, si è riunito oggi in seduta di aggiornamento rispetto alla precedente del 3 giugno.
In prima battuta, il Sindaco Mario Occhiuto ha comunicato all’aula, per la relativa presa d’atto, la nomina ad assessore di Carmine Vizza in sostituzione di Martina Hauser, membro rinunciatario. La discussione ha poi ripreso il punto inerente “il futuro delle cooperative B in relazione all’ultimo bando di gara” che, trattato nella seduta del 22 maggio, era rimasto in sospeso per il venir meno del numero legale. L’aula ha proseguito la discussione partendo dalla presentazione di un documento, letto dal presidente Morrone, nel quale l’Amministrazione comunale si impegna “a tenere in considerazione, per le cooperative di tipo B, il reperimento di ulteriori risorse finanziarie che consentano loro di superare eventuali situazioni di disagio dovute alla riduzione dell’attività lavorativa”.
Nelle successive dichiarazioni di voto, il consigliere Sergio Nucci (Polo civico Buongiorno Cosenza) ha evidenziato che “alcune precisazioni è doveroso richiederle: possiamo ancora disporre delle economie del 2013 fatte in questo settore? Ma ancora di più – ha affermato - mi preme sottolineare la questione delle posizioni antimafia che hanno determinato l’esclusione di alcune cooperative in odore di mafia. Sono 3 cooperative i cui lavori vengono affidati ad altri il 5 dicembre 2013 seppure il 26 novembre fosse arrivata la comunicazione della Prefettura nella quale si diceva che non erano stati riscontrati problemi. Le stesse cooperative sono state anche escluse dalla gara. Chiedo chiarezza su un aspetto che crea un vulnus ed un problema di natura legale”.

Roberto Sacco (Uniti per Paolini Sindaco) ha chiesto certezze sul reperimento dei fondi e sulla tempistica.
Giovanni Cipparrone (SEL) ha dichiarato di sentirsi “in imbarazzo, perché dopo aver ottenuto un risultato con le cooperative, dopo anni di anarchia totale, si resta meravigliati di fronte alle cose di cui ha parlato Nucci. La parola legalità non va sbandierata. Con prepotenza si è fatta una illegalità nei confronti di alcune cooperative. Io vorrei votarlo questo documento ma con l’aggiunta che riguarda queste persone, escluse, che devono tornare a lavorare”.
Cataldo Savastano (Autonomia e diritti) ha parlato di “novità importanti venute alla luce, che quest’aula deve tenere in considerazione: i documenti che smentiscono un atteggiamento che questa Amministrazione ha assunto nei confronti di alcuni operatori delle cooperative, da una parte; dall’altra la richiesta del consigliere Nucci sulla disponibilità delle economie 2013 che, anche io chiedo che vengano reinvestite nelle medesime attività. Sul documento propongo una riunione dei capigruppo per integrarlo con la tempistica e le modalità di reperimento delle risorse. Altrimenti risulta un documento come tanti altri che rimane nel cassetto”.
Riunita la conferenza dei capigruppo, il presidente Morrone ha dato lettura del documento integrato nel quale si precisa che “le ulteriori risorse finanziarie che consentono alle cooperative di tipo B di superare eventuali situazioni di disagio dovute alla riduzione dell’attività lavorativa, dovranno essere corrisposte, nei modi e nei termini consentiti dalla normativa vigente, attraverso l’individuazione di attività analoghe a quelle attualmente svolte dalle cooperative e necessarie all’attività istituzionale dell’Ente. Il Consiglio comunale – conclude il documento – auspica inoltre una verifica delle problematiche emerse durante il dibattito”.
Proseguendo con le dichiarazioni di voto Lino di Nardo (PdL) ha affermato che la problematica delle cooperative dopo tre anni è arrivata in porto. “Credo che sia così grazie a questa Amministrazione – ha detto - che è riuscita a rispettare il quantum da dare alle cooperative, e questo vale per 7 appalti su 8, e a rispettare il numero dei dipendenti. Ora corre voce di tirannie da parte di alcuni presidenti, questa è una battaglia che i dipendenti devono fare con l’Amministrazione”.
Massimo Commodaro (Mario Occhiuto sindaco) ritiene importante questo voto “su una risorsa fondamentale per il Comune, come le cooperative di tipo B. Il lavoro è stato lungo e difficile – ha detto - ma alla fine si è arrivati a una soluzione. Il documento attesta che siamo disponibili ad integrare risorse nel rispetto della normativa. Devo dare atto al sindaco e agli assessori di aver fatto un buon lavoro, spesso in solitudine. Da questo momento in poi deve iniziare una fase nuova e di condivisione in cui le cooperative devono avere risorse in base a quanto la normativa prevede”.
Roberto Bartolomeo (Gruppo Misto), ha parlato di un “documento che dà un indirizzo all’Amministrazione e all’assessore al bilancio a perseguire tutte le strade possibili e legittime per trasferire risorse ai lavoratori delle cooperative. A noi – ha aggiunto – preme poi che i lavoratori che non hanno problemi con la giustizia siano reintegrati al loro posto”.
Marco Ambrogio (PD), espresso l’augurio di un buon lavoro all’assessore Vizza, ha chiesto “per cosa siano state spese le economie del 2013. Abbiamo comunque aderito al documento chiedendo che le somme dei primi 4/5 mesi siano utilizzate per servizi analoghi. Credo che le cooperative a cui dare priorità siano quelle delle pulizie interne, 70 lavoratori che sono i più penalizzati con minori risorse. Dalla discussione è emersa poi la vicenda di alcune certificazioni antimafia, rispetto alle quali preannuncio interrogazione a risposta scritta, perché va verificato se sono stati lesi diritti”.
Carmelo Salerno (Forza Italia), ha preannunciato voto favorevole, “lo faccio con convinzione – ha detto - perché il documento è l’epilogo di una pratica amministrativa buona ed efficace. Oggi, in un Consiglio comunale tranquillo, abbiamo raggiunto un traguardo importante. Ringrazio per questo gli assessori Carmine Vizza e Carmine Manna che, entrambi, hanno lavorato con attenzione e sensibilità nei confronti dei problemi delle cooperative sociali e della città. Il risultato raggiunto sancisce il fatto che sono state mantenute delle promesse fatte: il mantenimento dei livelli occupazionali e, col documento di stasera, il mantenimento dei livelli reddituali. L’aumento di risorse deve essere previsto in funzione di nuovi servizi”.
Nella sua replica, il Sindaco Mario Occhiuto si è detto “molto soddisfatto, i lavoratori che sto visitando sul luogo di lavoro sono molto contenti. Oggi cominciamo a raccogliere i risultati di un lungo lavoro. Attraverso un sistema di gara pubblica abbiamo regolarizzato i servizi. Sul livello reddituale c’è da dire che i contratti oggi prevedono quattordici mensilità e non più dodici, ma comunque questa Amministrazione si era già impegnata, e lo fa di nuovo oggi con questo documento, a integrare gli importi di gara con gli strumenti consentiti dalla norma. Sulla questione sollevata da Nucci, dico che chi contrae con la Pubblica Amministrazione deve avere il certificato antimafia a posto. Dalla Prefettura ci era stata data una informazione e sollevate alcune problematiche, richiamate nelle certificazioni interdittive che abbiamo ricevuto, cioè la frammentazione dei servizi per eludere la certificazione antimafia. Cosa alla quale non potevamo prestarci. Queste interdittive sono arrivate, ci sono stati dei ricorsi, il Consiglio di Stato ha dichiarato che indipendentemente dall’importo l’Amministrazione può sempre richiedere la certificazione. La cooperativa a cui fa riferimento il consigliere Nucci ha poi sanato la situazione cambiando gli amministratori ma nel frattempo le gare erano state avviate. Tutti i lavoratori con interdittiva sono stati comunque inseriti ma non potranno più fare gli amministratori. Avremo meno caporali”.
Sul documento l’aula si è espressa all’unanimità.
 

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Chiuso l’argomento cooperative di tipo B, il Consiglio comunale, nella seduta del 12 giugno, ha discusso, unificandoli, i due punti all’Ordine del Giorno sulle problematiche del cimitero di Cosenza.
Ha relazionato il consigliere del PD Marco Ambrogio il quale ha subito evidenziato come la questione fosse molto datata, addirittura di un anno, “cosa che impone una richiesta di snellimento delle pratiche. Ciò nonostante – ha detto - le problematiche del cimitero di Cosenza non si sono risolte, anzi si sono aggravate, si è anche aggiunta la questione della camera mortuaria del cimitero di Donnici che è priva di copertura strutturale, mentre a Cosenza persistono i problemi di snellimento dei tempi di tumulazione. Chiedo dunque all’Amministrazione di intervenire sia sulle carenze strutturali che sull’iter della tumulazione”.
Ha aperto il dibattito il consigliere Sergio Nucci (Polo Civico Buongiorno Cosenza). “Sono stato tra i promotori della discussione sulle problematiche del cimitero – ha detto - che rimane per tutti i cosentini un luogo molto caro. Pensare che sia mantenuto in uno stato di degrado dunque fa male. Penso che un’Amministrazione può essere giudicata anche dal grado di decoro del cimitero cittadino. Le problematiche sono varie e tante che non si capisce quale sia il progetto complessivo per una riqualificazione generale del posto”. Rispetto alla frana che ostruisce uno degli accessi, il consigliere Nucci ha detto “i fondi ci sono, sono fondi POR che vanno rendicontati entro un certo periodo di tempo e non credo che siamo disponibili a perderli. Evidenzio tra l’altro che per lo stesso motivo non è possibile l’accesso ad alcune cappelle.
Va dunque risolto una volta per tutte il problema del decoro del cimitero, che significa pulizia, significa controllo, tante cose che un’Amministrazione attenta dovrebbe risolvere”.
Giovanni Cipparrone (SEL) ha ricordato che “in diverse commissioni abbiamo fatto proposte per risolvere i problemi sollevati dai consiglieri Nucci e Ambrogio. Negli ultimi anni la sepoltura non avviene più nel classico loculo di cemento ma in strutture prefabbricate, poi chiuse con dei materiali isolanti. Chiedo come mai il loculo prefabbricato, che costa sensibilmente in meno rispetto a quello di cemento, lo si fa pagare ai cittadini la stessa cifra. Così come credo che vada rivista anche la possibilità di estendere la concessione gratuita del loculo anche a redditi ISEE bassi, e non soltanto a chi è privo di reddito. Visto che non si ha un bilancio del cimitero per sapere quanto riesce ad incassare, non sappiamo perché ci siano ancora tutti questi problemi e sembra strano anche che i dipendenti vengano spostati per ripicche personali”.
Michelangelo Spataro (Forza Italia), agganciandosi all’intervento del collega Cipparrone, ha parlato di “ un mercimonio all’interno del cimitero di Cosenza, consumatosi negli anni. Nel 2006 - ha ricordato - fu promossa la fornitura dei primi 36 loculi, fuori cemento e dentro resina, dopo sei mesi qualcuno si inventò una gara per la fornitura di 50 loculi in 50 giorni, se la aggiudicarono ad una cifra decisamente superiore rispetto a quella dei loculi sopra citati. Credo che su questo argomento vada steso un velo pietoso e che vada piuttosto supportata l’iniziativa di questa Amministrazione di costruire 5000 loculi in partenariato con una grossa azienda, risolvendo così il problema per moltissimi anni”.
Maria Lucente (PD), “non mi attardo sull’aspetto economico e strutturale, ma voglio ulteriormente cogliere l’occasione per suggerire e riprendere il discorso del rispetto di un altro tipo di sensibilità che sta crescendo sempre di più, quella verso la cremazione. Non si capisce perché una città civile e moderna come la nostra non si ponga il problema della realizzazione del forno crematorio. Credo sia invece il momento di porselo perché sempre più persone fanno questo tipo di scelta ed il cittadino di Cosenza deve rivolgersi fuori regione”.
Nella sua replica, il Sindaco Mario Occhiuto ha confermato che “sul cimitero c’è un’attività che sta andando avanti, è stata aggiudicata anche la gara per i servizi, con un numero adeguato di persone. Sul finanziamento di 2 milioni per gli eventi franosi, c’è una gara in itinere e molto partecipata, 120 ditte, la prossima settima si prevede l’ultima seduta per l’aggiudicazione. Nel frattempo abbiamo già progettato tutte le opere di riqualificazione del cimitero ed organizzato tutti i servizi, anche questi organizzati in una gara che sarà espletata a breve. Il progetto prevede 5/6 mila loculi, che abbelliranno il cimitero anche dal punto di vista architettonico, il completamento delle cappelle private e la riqualificazione degli spazi comuni. Su questo progetto abbiamo fatto la scelta delle aste pubbliche”.
Terminato il dibattito, è stato elaborato un documento, poi approvato all’unanimità, del quale ha dato lettura il consigliere Michelangelo Spataro, nel quale “il Consiglio comunale chiede all’Amministrazione comunale di verificare nel più breve tempo possibile le problematiche relative al ripristino della viabilità F.lli Bandiera-Colle Mussano, di verificare altresì, con azioni di controllo, la sicurezza dell’area cimiteriale ed il decoro degli spazi dei cimiteri di Cosenza e Donnici dove la camera mortuaria è priva di copertura. Chiede di verificare la possibilità in futuro di valutare altre forme, alternative, complementari alla sepoltura, cioè la cremazione. Chiede la verifica della piena fruibilità delle aree, sia pubbliche che private ed, infine, la verifica dei costi attuali dei loculi”.
A questo punto il Consiglio comunale, su richiesta di Nucci, è stato aggiornato a data da destinarsi.


 

Autore: Annarita Callari