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Il Comune di Cosenza ha il suo Piano di Prevenzione della Corruzione

municipio
31 gen 2014

Così come avvenuto in dicembre per i Codici di comportamento, il Comune di Cosenza arriva ora con perfetto tempismo anche alla scadenza del termine del 31 gennaio per la presentazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.
La Giunta municipale, riunitasi sotto la Presidenza del Sindaco Mario occhiuto, ha infatti approvato oggi il Piano, predisposto dal Segretario Generale avv. Francesco Grossi, che è anche Responsabile della Prevenzione della Corruzione, con nomina dell’Amministrazione comunale.
Palazzo dei Bruzi si conferma, così, particolarmente attento alla vasta e non semplice legislazione venuta maturando negli ultimi anni con l’obiettivo si prevenire e stroncare i fenomeni di corruttela nella Pubblica Amministrazione.
Più precisamente, il Piano approvato questa mattina deriva dalle disposizioni della Legge 190/2012 con cui – si legge nella premessa- “l’ordinamento italiano si è orientato, nel contrasto alla corruzione, verso un sistema di prevenzione che si articola, a livello nazionale, con l’adozione del piano nazionale anticorruzione (P.N.A.) e, a livello di ciascuna amministrazione, mediante l’adozione di piani di prevenzione triennali”.
Il Piano è diviso in due sezioni.
La prima, dedicata alla prevenzione della corruzione, si compone di 36 paragrafi e due allegati.
Tra i principali obiettivi: “- individuare le attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione; - prevedere meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni, idonei a prevenire il rischio di corruzione; - prevedere obblighi di informazione nei confronti del responsabile della prevenzione della corruzione, chiamato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Piano; - monitorare il rispetto dei termini previsti dalla legge e/o dai regolamenti per la conclusione dei procedimenti amministrativi; - monitorare i rapporti tra il Comune di Cosenza e i soggetti che con lo stesso stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti del Comune; - individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge. Destinatario del presente Piano è il personale dipendente del Comune di Cosenza. I collaboratori a qualsiasi titolo dell’amministrazione osservano le misure contenute nel P.T.P.C. e segnalano eventuali situazioni di illecito.”
Particolarmente interessante è la tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito, il cosiddetto whistleblower. Si tratta di una disciplina che introduce una misura di tutela già in uso presso altri ordinamenti, finalizzata a consentire l’emersione di fattispecie di illecito, contestualmente provvedendo ad evitare discriminazioni di qualsiasi tipo a carico di chi collabora nel fare emergere eventuali illeciti.
La seconda sezione è dedicata al Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, con riferimento al decreto legislativo 14 marzo 2013 n.33, al quale la legge ha delegato l’attuazione di importanti principi e criteri direttivi con riferimento al riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità e trasparenza. Si compone di 10 paragrafi.
“Il raccordo con le azioni di prevenzione della corruzione risulta indefettibile –si legge negli obiettivi- quando si rileva che, tramite le informazioni reperibili sul sito, ogni cittadino, associazione, ente, impresa, ecc. potrà avere conoscenza: a) dei servizi resi dalla città, delle loro caratteristiche quantitative e qualitative nonché delle loro modalità di erogazione; b) del responsabile per ciascun procedimento amministrativo individuato nella mappatura e, più in generale, per ciascuna area di attività dell’amministrazione, e in tal modo sostanziare la responsabilizzazione dei funzionari; c) dei presupposti per l’avvio, lo svolgimento del procedimento e i tempi medi dello stesso e quindi essere in grado di verificare se vi siano «blocchi» anomali del procedimento stesso in particolare nelle aree di rischio indicate nel Piano di prevenzione della corruzione; d) del modo in cui le risorse pubbliche sono impiegate e, per tal via, se l’utilizzo di risorse pubbliche è deviato verso finalità improprie; e) della situazione patrimoniale dei politici e dei dati stipendiali dei dirigenti e conseguentemente di avere una possibilità di controllo circa arricchimenti anomali verificatisi durante lo svolgimento del mandato e delle funzioni; f) degli strumenti premianti previsti per i dipendenti e i dirigenti e dell’entità del loro stanziamento per verificare la correttezza della distribuzione delle risorse pubbliche, anche sulla base degli accordi sindacali, e poter così sottoporre al controllo diffuso ogni fase del ciclo di gestione della performance per consentirne il miglioramento; g) dell’avanzamento delle opere pubbliche e poter così controllare progressivamente nel tempo la regolarità o meno della loro esecuzione.”
E ancora: “Le amministrazioni devono dichiarare e pubblicizzare i propri obiettivi, costruiti in previsione della realizzazione del programma amministrativo, anche in relazione alle effettive esigenze dei cittadini che, a loro volta, devono essere messi in grado di valutare come, quando, se e con quali risorse, quegli stessi obiettivi finalizzati alla buona amministrazione dei servizi erogati, vengano raggiunti.”
Un ruolo centrale spetta al Responsabile per la Trasparenza, che l’Amministrazione ha designato nell’avv. Giampiero Gargano, vice Segretario Generale.
La sezione spiega poi dettagliatamente come individuare sul sito tutte le informazioni utili al cittadino. L’analisi dell’esistente dà conto di una gran mole di informazioni già inserite, mentre il successivo capitolo è dedicato alla necessità di integrazione dei dati mancanti, cui si sta già procedendo.
Ancora, previste azioni di formazione del personale: “È ben evidente la necessità di mettere in cantiere iniziative di formazione e sensibilizzazione destinate a tutto il personale dipendente. Trasparenza, legalità, integrità sono, infatti, valori il cui affermarsi non può essere affidato soltanto a specifici adempimenti e ad accresciute responsabilità.”
Infine, non manca l’attenzione al coinvolgimento della comunità cittadina.
“A seguito dell’adozione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, ed ai fini della sua eventuale integrazione o rimodulazione, dovrà procedersi, con cadenza almeno annuale, ad instaurare un confronto con le associazioni rappresentate nel Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti. Più in generale, una crescente sensibilizzazione dell’intera comunità cittadina ai valori della trasparenza e dell’integrità potrà ottenersi mediante la progressiva costituzione di una «rete» permanente con realtà rappresentative della società civile, a partire appunto dalle associazioni di consumatori e utenti.”
Il Piano sarà inviato via mail a tutti i dipendenti e pubblicato sul sito web dell’Amministrazione comunale – www.comune.cosenza.it- e nella sezione “Amministrazione trasparente”.
 

Autore: Elena Scrivano