E’ stata presentata nel corso di un incontro svoltosi nella sede comunale di “Io cittadino”, in via San Martino, la bozza del piano degli interventi relativi al PAC (Piano di Azione e Coesione) per l’erogazione di servizi agli anziani non autosufficienti.
L’incontro è stato promosso dal tavolo tecnico che ha elaborato la bozza del piano degli interventi, composto dal Comune di Cosenza, che ha il ruolo di comune capofila, rappresentato dall’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Manfredo Piazza, e dai due sottoambiti, Area Presila e Serre Cosentine, degli altri comuni del distretto socio-assistenziale n.1 dell’ASP, per l’illustrazione alle parti sociali e alle associazioni del terzo settore.
All’incontro hanno partecipato oltre all’Assessore Piazza, alla dirigente del settore welfare Filomena Redavide ed al funzionario Franco Cuconato, anche i rappresentanti dei due sottoambiti, il segretario generale del sindacato SPI CGIL Giannino Dodaro, Irene Verre, in rappresentanza della FNP della Cisl, Francesco Di Biase per la Uil-P e, per il CSV Benito Rocca. Presenti anche altri rappresentanti delle Associazioni di volontariato e delle Cooperative del distretto socio-assistenziale.
L’Assessore Manfredo Piazza ha illustrato i contenuti della bozza del piano di intervento che hanno suscitato l’apprezzamento delle forze sociali e delle associazioni del terzo settore, sia sul merito che sulla metodologia utilizzata.
“Riteniamo – ha detto Piazza - che quello della presentazione del piano degli interventi rappresenti un importante passo avanti verso la creazione di un sistema del welfare che sia il più integrato possibile tra i comuni del distretto socio-assistenziale (che comprende 18 comuni, con Cosenza comune capofila) e tra questi e l’ASP, senza dimenticare il mondo del terzo settore che avrà un protagonismo attivo nell’attuazione del Piano di intervento, in quanto la gestione dei servizi sarà affidata, con procedura ad evidenza pubblica, a soggetti che appartengono all’importante segmento del volontariato sociale. Tutto questo si tradurrà, sostanzialmente, nel fornire agli anziani non autosufficienti un servizio integrato, tra sanità e socio-assistenza, anche in considerazione del fatto che è prevista l’istituzione del PUA (Punto Unico di Accesso) che servirà a selezionare i bisogni e le istanze che verranno avanzate dagli anziani o dai loro familiari e che rappresenta un importante strumento per consentir loro di accedere ad informazioni dettagliate sui servizi socio-sanitari erogati sul territorio ed ottenere assistenza.”