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La maggioranza in Consiglio comunale dice sì all'isola ecologica di Donnici, ma con un Protocollo di Controllo

consiglio comunale novembre 2013
19 nov 2013

Sì all’isola ecologica in contrada Albicello a Donnici ma con la definizione di un Protocollo di Controllo, alla cui redazione partecipino rappresentanti designati dal Comitato spontaneo dei cittadini di Donnici, che disponga verifiche ed ispezioni da effettuare con regolare frequenza e ciclicità sul sito. E con l’integrazione di tutte le possibili azioni migliorative a vantaggio dell’impatto ambientale.
Questo, in sintesi, il documento che il Consiglio comunale, riunito sotto la presidenza di Luca Morrone, ha approvato nella seduta del 18 novembre, al termine di un lungo dibattito e alla presenza di una nutrita rappresentanza di cittadini residenti nella frazione a sud di Cosenza.
Il documento, stilato dalla maggioranza, ha avuto la meglio su quello presentato dal consigliere Enzo Paolini nel quale, invece, si “sollecitava l’Amministrazione a sospendere i lavori del Centro di raccolta dei rifiuti ed a convocare un gruppo di lavoro, con rappresentanti del Comitato spontaneo dei cittadini, per verificare la compatibilità dell’opera con le caratteristiche del territorio ovvero di proporre soluzioni alternative da sottoporre ai competenti organi comunali”.
L’Ordine del Giorno è stato introdotto dal consigliere Francesco Spadafora (PdL) che, insieme a Massimo Bozzo, è consigliere di maggioranza di riferimento di quel territorio. Spadafora ha ricordato l’impegno di entrambi a favore delle frazioni a sud della città “con continue richieste all’indirizzo dell’Amministrazione comunale affinché si prestasse attenzione alle problematiche di quella zona della città. Dopo anni di abbandono – ha detto - con questa Amministrazione si stanno ottenendo importanti risultati. Sappiamo però delle preoccupazioni sollevate dalla realizzazione dell’isola ecologica tra i cittadini di Donnici, che temono si tratti di una discarica. Si è creato un allarmismo sociale che si sarebbe potuto evitare se i cittadini fossero stati meglio informati. Va anche detto – ha aggiunto Spadafora - che l’iter amministrativo-burocratico per quest’opera è stato avviato nel 2009 dalla Giunta Perugini che ha individuato il sito e chiesto il finanziamento alla Regione. Sono pertanto sorpreso che oggi il consigliere di minoranza Ambrogio esterni delle perplessità e che solo oggi, a distanza di 4 anni, si accorga che l’opera è situata a poca distanza da vigneti. Forse doveva sollevare questi dubbi quando era assessore della Giunta Perugini. Non posso esimermi dal rappresentare le istanze dei miei concittadini. Il mio impegno - ha concluso il consigliere del PdL - sarà però a favore della vigilanza sul corretto funzionamento dell’impianto, che dovrà essere regolamentato. Qualora questo impianto non dovesse funzionare come è dovere, sarei il primo a protestare e ad intraprendere azioni di protesta”.
Sul punto ha quindi relazionato il Sindaco Mario Occhiuto che ha trattenuto a sé la delega al ciclo dei rifiuti il quale, in prima battuta, ha ammesso che “c’è stato qualche difetto di comunicazione sull’argomento. Per sopperire a questa mancanza, su una tematica complessiva che è il ciclo dei rifiuti e in particolare sul Centro raccolta rifiuti di Donnici – ha aggiunto - vorrei dunque approfondire l’argomento su come stiamo gestendo la questione e su come vorremmo portarla a compimento”. Il primo cittadino ha dunque illustrato le due modalità attraverso le quali può essere gestito il ciclo dei rifiuti. “C’è quella tradizionale – ha detto - basata sulla raccolta dell’indifferenziata, sul trasporto e il trasferimento a discariche e inceneritori. È il metodo più diffuso nel Sud, che stiamo cercando di superare. L’altro modo è la cosiddetta raccolta differenziata finalizzata al recupero e riciclo dei materiali, che vengono così reintrodotti nel circuito produttivo ed economico.
Le discariche – ha affermato il Sindaco Occhiuto - non sono più sostenibili, inquinano il territorio, per quanto controllate sono comunque una bomba ecologica. Abbiamo quindi scelto di affrontare la questione dei rifiuti in modo sostenibile come è nel programma della nostra Amministrazione.
E anche nello scegliere la differenziata, avevamo due strade: con i cassonetti stradali o con il porta a porta. La prima sarebbe stata la più semplice ma sappiamo che non ha mai dato risultati superiori al 30% e la percentuale di rifiuti che il cittadino differenzia è molto bassa. Il porta a porta consente invece di raggiungere percentuali molto più alte (fino al 70-80%) ed è la pratica ormai consolidata. È un sistema che si diversifica a seconda dei quartieri e della tipologia di abitazioni. Anche in base a questi parametri stiamo operando una diversificazione ed affinando alcune situazioni.
L’isola ecologica – ha spiegato quindi il Sindaco - non è una discarica, anzi è il contrario. Nell’isola ci vanno i materiali che i cittadini portano già differenziati, e vengono conferiti in contenitori. È un’attività sostenibile, una pratica assolutamente positiva. Quella di Donnici tra l’altro non sarà l’unica isola ecologica, i nostri programmi ne prevedono quattro ed il centro di riciclo che sorgerà a Cosenza. Se non agiamo sui centri di riciclo, allora sì che saremo costretti a fare le discariche.
Nessuno vuole esercitare azioni di potere sui cittadini ma stiamo parlando di attività sostenibili, di un Centro che sarà recintato e video sorvegliato.
Penso – ha concluso Occhiuto – che qualunque attività che manifesta la civiltà di un popolo sia bella anche da vedere”.
Il dibattito è stato aperto dal consigliere del PD Marco Ambrogio, anche lui di Donnici che, evidenziando la civiltà della protesta dei cittadini, non ha esitato a definire un errore la scelta della precedente Amministrazione rispetto all’ubicazione dell’isola ecologica. “Oggi si deve rimediare a un errore fatto” – ha detto - non perché lo chiedo io o la maggioranza. Ma perché lo chiede la gente. La politica però deve fare il suo dovere. Il Prefetto, dinanzi al quale siamo stati insieme, Sindaco, ha detto di non poter sospendere i lavori, ma le chiese di consegnare al comitato di cittadini tutti i documenti sull’opera. Ancora oggi non li hanno ricevuti. Noi concluderemo questo dibattito – ha annunciato Ambrogio - con un atto di indirizzo nel quale chiederemo la sospensione dei lavori finché i tecnici non si renderanno conto, carte in mano, di come stanno le cose”.
Dopo di lui il consigliere del PSE Enzo Paolini ha apprezzato che il collega Ambrogio abbia riconosciuto “che 4 anni fa la sua componente politica ha sbagliato. La sua relazione – ha detto poi rivolgendosi al Sindaco - è stata giusta e mi ha convinto sulla necessità che Cosenza con civiltà si doti di un simile modello comportamentale. Ma il punto non è l’opportunità del ciclo dei rifiuti e con quale tipo di differenziata. Il punto è la precisa ubicazione scelta per il Centro di raccolta. Se non affrontiamo questo punto - ha detto Paolini - tradiamo quanto detto in campagna elettorale, cioè che avremmo valorizzato la vocazione agricola di eccellenza della frazione Donnici. Per quale motivo, se la parte politica precedente ha ammesso che forse è un errore, non si ridiscute la questione? Dico che la discussione con gli interessati non è mai un passo indietro. Il tornare indietro non è sulla decisione ma sull’apertura di un tavolo di confronto dal quale i cittadini escano convinti. Il documento che annunciamo – ha concluso il consigliere del PSE - va in questa direzione. È un invito a discutere in maniera aperta, senza riserve, ascoltando le ragioni degli altri”.
Sul metodo si è soffermato anche Andrea Falbo (Gruppo Misto). “Da due anni - ha esordito - denunciamo, col collega Bartolomeo, l’assenza di condivisione e di partecipazione, sia da parte dei consiglieri comunali che da parte dei cittadini. Cittadini di Donnici che hanno dimostrato in queste settimane di sapersi organizzare, di riunirsi in comitati apolitici per esprimere le loro idee, con grande rispetto per le istituzioni, manifestando in maniera pacifica. Ciò che i cittadini lamentano non è il percorso intrapreso per la lavorazione del ciclo rifiuti – ha continuato Falbo - ma lamentano il sito, una zona ad alto valore paesaggistico, con specificità importanti. Sanno bene i cittadini – ha concluso il consigliere del Gruppo Misto - che il legislatore detta dei requisiti molto stringenti e vogliono sapere se questi requisiti sono rispettati per realizzare quel Centro di raccolta in quel sito. Accogliamo con molto favore la proposta di Paolini”.
Per Pierluigi Caputo (UdC) “questo Centro di raccolta non rappresenta un punto di arrivo ma un punto di partenza. Penso che la politica dell’isola ecologica non consenta deroghe e che quindi non possa esserci il rischio, paventato da qualcuno, di conferimento di rifiuti indifferenziati in caso di emergenza. Credo anche - ha aggiunto Caputo - che sia necessario un impegno aggiuntivo, di educazione, che deve partire dalla scuola. Il progetto di una città pulita, di un ciclo virtuoso dei rifiuti è ancora possibile, e per quello ci dobbiamo impegnare, con la collaborazione di tutti. Tornando al Centro di raccolta – ha concluso – penso sia necessario un regolamento da approvare in Consiglio comunale. Propongo inoltre la costituzione di un organismo composto anche da rappresentanti degli abitanti della zona per evitare qualunque conferimento illecito. Sono certo che i cittadini, nel vedere concretamente come lavorerà il Centro, si ricrederanno”.
Sergio Nucci (Polo Civico Buongiorno Cosenza) ha attribuito alla politica ambientale del Comune di Cosenza “un vulnus, oggi poco ricordato. Le parole che usa un prete quando dice di aver subito pressioni dai vertici ecclesiali, di essere stato minacciato. Il fatto grave – ha detto Nucci - è la violenza psicologica su chi sta solo chiedendo di capire. Sposo in pieno il documento presentato da Paolini perché ritengo che la collettività vada seguita sempre e comprendo anche la posizione dell’Amministrazione sul voler creare delle isole ecologiche. Ma ho una perplessità, che si faccia questo insediamento a Donnici e che gli altri quattro poi non si facciano mai. Che allora si varino tutte le isole ecologiche assieme – ha concluso Sergio Nucci. Che tutti i territori vengano trattati nello stesso modo”.
Roberto Bartolomeo (Gruppo Misto) ha riferito di essersi recato a Donnici, “suscitando qualche reazione di alcuni consiglieri del posto. Ma io sono un consigliere comunale – ha detto - non circoscrizionale e come tale sono stato eletto per rappresentare tutti il territorio”. Anche Bartolomeo ha richiamato la mancanza di collaborazione e di condivisione chiedendosi “come mai sono state cancellate altre cose programmate dall’Amministrazione precedente e questa no?”. Il consigliere del Gruppo Misto ha infine annunciato le dimissioni, sue e del collega Falbo, dalle rispettive presidenze di Commissione, welfare per Bartolomeo e Lavori Pubblici per Falbo.
Massimo Bozzo (UdC) ha espresso apprezzamento per Marco Ambrogio che “con coraggio ha detto di essere prima d’accordo col progetto mentre ora ha dei dubbi, così come ce li hanno i cittadini. Il primo a parlare di questa isola ecologica – ha ricordato Bozzo – fu Perugini il quale mi chiese, essendo allora consigliere di minoranza, di non strumentalizzare la situazione. Non lo feci, ritenendo utile la differenziata. Penso infatti che la vera bomba ecologica sia la discarica di S. Ippolito. Questo progetto non è altro che una piattaforma di cemento armato, ben distante dal fiume”.
Bozzo ha chiesto che l’Amministrazione fornisca al comitato di cittadini i documenti richiesti, ed al Sindaco una riunione con i capigruppo per portare a sintesi unitaria il dibattito.
Michelangelo Spataro (Lista Scopelliti) ha rivendicato a Donnici un ruolo integrante rispetto alla città. “Mi meraviglia sentire parlare di Donnici come se fosse qualcos’altro rispetto a Cosenza. Dobbiamo piuttosto parlare di garantire le migliori soluzioni ai cittadini di Cosenza. Sul Centro di raccolta, non condanno la scelta del 2009, quello che si può chiedere al Sindaco oggi è di migliorare l’impatto paesaggistico e di fornire al comitato i documenti che chiedono. Io dico al Sindaco di andare avanti sulle scelte importanti e i cittadini sapranno premiare chi ha avuto il coraggio di innovare. Fare passi indietro è difficile – ha concluso Spataro - ma si può ragionare coi cittadini e avere con loro un confronto sincero”.
Nella sua breve replica il Sindaco Mario Occhiuto ha ribadito che “sul progetto di differenziata non possiamo tornare indietro, ma sono stato sempre aperto ad un confronto coi cittadini, che sia però ragionato e non gridato. D’altra parte il processo partecipativo appartiene più ad una fase iniziale, di progettazione, mentre noi stiamo realizzando ciò che è stato progettato da altri. Per quanto riguarda le carte, ho verificato che tutto ciò che attiene il progetto è stato consegnato. Se emerge qualche difformità o qualche vizio procedurale ne prenderemo atto, ma non possiamo fare le pulci al progetto. Chiariamo definitivamente che non stiamo parlando di una discarica, quindi di un elemento inquinante, ma è assolutamente il contrario”. Dopo le dichiarazioni di voto, la votazione sui due documenti ha dato gli esiti già riferiti in premessa.

Ancor prima dell’isola ecologica, e sempre in virtù dell’inversione all’Ordine del Giorno chiesta ad apertura lavori dal consigliere Claudio Nigro, il Consiglio comunale ha approvato il punto relativo alla presa d’atto dell’adesione del Comune di Cosenza al PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), finalizzato alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
L’aula ha anche affrontato, prima di aggiornarsi a nuova convocazione, l’Ordine del Giorno sui “Cantieri in città – misure adottate per ridurre i disagi per la cittadinanza”. L’argomento è stato introdotto dal consigliere Sergio Nucci, quale primo firmatario. “Nessuno in questa aula è pregiudizialmente contrario ai lavori nella città – ha esordito. Tutti noi vorremmo una città più civile e più bella, ma siamo, credo, tutti contrari a lavori che una volta iniziati non si sa quando finiranno. È bene parlare dell’appalto di piazza Fera/Bilotti. Un appalto che comprende un parcheggio ed anche opere accessorie, come il rifacimento dei marciapiedi del centro città che non necessitavano di autorizzazioni particolari. Bene, in questa sala ci hanno detto che sarebbero stati completati (i marciapiedi) di ritorno dalle vacanze estive e successivamente, rettificando, per le festività natalizie. Le due rassicurazioni sono risultate vane e fuorvianti per il Consiglio e la popolazione tutta. Ciò che però più preme è l’appalto per il parcheggio che presenta numerose zone d’ombra trattandosi, per come dice l’Assessorato ai lavori pubblici della Regione Calabria, di opere parzialmente abusive. È bene che la magistratura indaghi – ha concluso Sergio Nucci - ed è bene ridurre al minimo i disagi per cittadini ed i commercianti che vivono una situazione drammatica”.
L’ora tarda non ha favorito il dibattito, al quale hanno dato il loro contributo soltanto due consiglieri.
Raffaele Cesario (UdC) ha lamentato in apertura che l’aula del Consiglio, esaurito il punto su Donnici, si sia svuotata. “Ritenevo che questo argomento fosse di altrettanta rilevanza rispetto a Donnici – ha detto - perché riguarda una serie di problematiche che nella sostanza stanno togliendo il pane a tante famiglie. Pare che questo non interessi a molti consiglieri. Il problema, che riguarda gli operatori economici, non può attendere i tempi del Consiglio comunale di Cosenza. Invito l’Amministrazione a farsi carico di questi problemi che decine di operatori commerciali vivono quotidianamente con il crollo verticale della capacità di reddito e di offerta di posti di lavoro. Ci vuole una risposta immediata in termini di viabilità”.
Marco Ambrogio (PD) ha riferito dell’incontro, da lui stesso sollecitato, tra il comitato commercianti di piazza Bilotti e il Sindaco. Chiedevamo la ripartenza immediata dei cantieri o la riapertura della strada.
Non intendo fare polemica, so che domani (19 novembre) la strada riaprirà e che il Sindaco ne ha già dato comunicazione ai commercianti.
Commercianti che credono nei benefici futuri, a piazza ultimata, e sono disposti al sacrificio. Ma hanno grande preoccupazione per i tempi di realizzazione dell’opera”.
Breve replica del Sindaco Mario Occhiuto il quale ha confermato di aver concordato con la ditta “che il cantiere sia flessibile, con riaperture parziali della strada. Il cantiere va avanti, stanno proseguendo i lavori sui marciapiedi e sui sottoservizi. La Regione ha inviato al Genio civile il parere positivo e quindi ci aspettiamo ora che il Genio civile agisca di conseguenza per cominciare materialmente lo scavo. I commercianti hanno compreso e credo ci sia la giusta condivisione intorno ad un’opera così importante”.

Il Consiglio si è dunque aggiornato a nuova convocazione.
 

Autore: Annarita Callari