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Consiglio comunale: le relazioni degli assessori e il dibattito sulle linee programmatiche. All'esame del consiglio anche il nuovo bando sulle Coop

comsiglio comunale
29 ott 2013

Luciano Vigna, vicesindaco e assessore al bilancio.
L’assessore Vigna ha schematizzato gli importanti risultati raggiunti, soprattutto in materia di risanamento, confrontando dati e indici del 2010 e 2011 con il risultato conseguito al 31.12.2012. “Il dato di riferimento più importante - ha detto - riguarda la cosiddetta spesa, con un risparmio di 2 milioni di euro che rappresenta l’indice di un’azione di razionalizzazione della spesa. Prevediamo che nei prossimi 3 anni ci sarà una ulteriore riduzione del 10%, risultato importante perché non prevede tagli sul sociale ma su sprechi e sulla gestione degli spazi comunali”. Altro elemento che l’assessore al bilancio ha tenuto ad evidenziare è la riduzione di utilizzo del mercato finanziario con un totale azzeramento dei derivati. “Il quadro – ha detto - ci porta ad esprimere un giudizio positivo sul raggiungimento dell’obiettivo degli equilibri di parte corrente. Ogni Amministrazione dovrebbe essere intesa come un’azienda. Le entrate dovrebbero coprire le spese dell’anno di riferimento. Questo è il nostro obiettivo, che non è solo numerico. I numeri diventano reali se si trasformano in entrate di cassa. Sino ad oggi, invece, le entrate non erano di cassa ma fittizie, crediti inesigibili che l’anno scorso abbiamo tolto nella misura di 32 milioni, ma c’è ancora molta strada perché il totale è di circa 130 milioni, con una buona parte di crediti storici. Su questo fronte Cosenza aveva un record negativissimo, seconda dopo Napoli. Oggi, grazie a questi sforzi, siamo nettamente migliorati anche se la partita è ancora aperta e la vera scommessa è l’azzeramento dei crediti”.
L’assessore Vigna ha poi informato sul netto miglioramenti relativo agli incassi da entrate tributarie, “un 4% che significa un cambiamento di tendenza”. Più negativo è il titolo terzo, le entrate extratributarie, dove l’aumento è solo dell’ 1%, con grandi difficoltà di riscossione, soprattutto delle utenze idriche, per fronteggiare le quali si sta lavorando al meccanismo degli accertamenti e predisponendo sistemi elettronici per lettura a distanza.
Da qui, una riflessione sulle linee guida che hanno dettato il percorso di questi due anni e mezzo di amministrazione. “Il dato di partenza era di assoluto disequilibrio economico-finanziario. La Corte dei Conti aveva sancito il fallimento, la cronica insolvenza degli impegni. Con questa premessa, ogni tipo di ricostruzione di un percorso di crescita economica e finanziaria ha le sue difficoltà, i suoi rischi e i suoi oneri. In questo processo, è stato importante tirare fuori le partite debitorie che erano occultate, con il riconoscimento di una prima parte dei debiti fuori bilancio. Su questa linea stiamo continuando ad agire e sino alla prossima approvazione del bilancio di previsione stiamo predisponendo gli atti per un ulteriore riconoscimento di debiti fuori bilancio”. L’assessore Vigna ha dunque ricordato come il quadro fosse il dissesto o il piano di riequilibro. “La scelta di determinare l’approvazione del piano di riequilibrio – ha detto - nasce dall’esigenza di mantenere le spese di natura sociale. Stiamo lavorando perché si possa aumentare la spesa a sostegno dell’emergenza abitativa, idem per il mantenimento della spesa per attività primarie di sostegno ad anziani e handicappati che non ha subito riduzioni. Il piano è ancora in valutazione alla Corte dei Conti e ci auguriamo che le nostre linee vengano accettate”.
L’ultimo riferimento l’assessore al bilancio lo ha fatto alla riduzione dei debiti e al miglioramento dei tempi di pagamento, con l’inserimento di criteri omogenei, soprattutto quello cronologico. “Quello dei pagamenti è un sistema da liberare da appartenenze e comparati – ha detto senza mezzi termini. Il completo risanamento, non solo amministrativo ma etico, ci sarà quando raggiungeremo l’obiettivo della totale e completa rotazione nell’affidamento dei lavori, con la riduzione degli affidamenti diretti e l’apertura al mercato. Ad oggi portiamo a casa il risultato dell’aumento consistente della riduzione dei tempi d’attesa. Mi auguro di avere il sostegno di tutti gli amministratori i quali credono che il rispetto delle regole vada aldilà di amicizie personali e interessi elettorali”.

Davide Bruno, assessore ai giovani e futuro, pianificazione urbana sostenibile.
Delle sue deleghe, l’assessore Bruno ha focalizzato in premessa quella relativa ai giovani, “molto colpiti - ha detto - dalla crisi economica. Per loro abbiamo avviato la costituzione del Forum dei Giovani come organismo di confronto e di analisi delle problematiche giovanili. L’impegno è rivolto soprattutto a lavoro ed occupazione, poiché la crisi comporta un sostanziale disagio a programmare un progetto di vita. L’obiettivo rimane dunque quello di individuare soluzioni per risolvere la questione occupazionale ed il Forum, da questo punto di vista, può essere luogo di approfondimento. Sempre sulle politiche giovanili abbiamo raggiunto un grande traguardo che è quello di essere comune accreditato al Servizio Volontario Europeo, un servizio di mobilità giovanile internazionale individuale e di gruppo. Siamo stati uno dei primi Comuni della Calabria ad essere accreditati come ente di coordinamento e stiamo proseguendo su questo percorso anche con lo sportello Europe Direct”.
L’assessore Bruno, in quanto titolare del Web 2.0, ha poi presentato il portale del Decoro urbano, attivo da qualche tempo. Uno strumento partecipativo, di segnalazione da parte del cittadino di situazioni di degrado, del quale l’amministratore ha fornito già i primi dati. “Nei primi nove mesi di vita – ha detto - abbiamo raccolto 440 segnalazioni, delle quali 350 risolte. Il 60% delle segnalazioni riguarda l’accumulo di rifiuti, comprensibile nella fase di avvio della differenziata, il 20% il degrado di aree verdi, poi l’assenza di segnaletica e gli atti di vandalismo. Il sistema è completamente gratuito – ha sottolineato Bruno - sia per l’Amministrazione che lo usa, sia per i cittadini. Ci sono state delle critiche su alcune segnalazioni non risolte o risolte solo parzialmente. Ma bisogna comprendere che il servizio è attivo da soli 9 mesi, e quindi deve avere il tempo di raggiungere livelli elevati di efficienza. A breve il programma verrà ampliato anche ad altri generi di segnalazioni”.
Infine, la pianificazione urbana. L’assessore Bruno ha puntato il riflettori sul recupero degli oneri di urbanizzazione. “Negli ultimi anni - ha rilevato - ci sono state colate di cemento sulla città a fronte di poche entrate nelle casse comunali, a dimostrazione della scarsa capacità di riscossione delle imposte da parte delle Amministrazioni che si sono avvicendate. Stiamo predisponendo un piano di rientro di queste imposte all’insegna della tolleranza zero”. Bruno ha infine fatto riferimento al Piano Strutturale Comunale evidenziando come si stia “cercando di costruire un’idea di città che sia più equa, più solidale, in modo da rendere migliore la qualità della vita dei cittadini. Questo principio sta alla base anche del nuovo piano strutturale che divide la città in ambiti territoriali unitari, rispetto ai quali sono predisposti interventi di riqualificazione”.

Massimo Lo Gullo, assessore al decentramento e cura dei quartieri.
Sintetico l’intervento dell’assessore Massimo Lo Gullo ilquale, in prima battuta, ha evidenziato come il suo assessorato sia di nuova costituzione, “segno – ha detto – di un evidente attenzione del Sindaco verso le istanze che vengono dai singoli quartieri nei confronti dei quali questa Amministrazione vuole moltiplicare gli sforzi per migliorarne la qualità della vita dei cittadini”. L’assessore Lo Gullo ha spiegato come buona parte della sua attività sia dedicata proprio al tour nei quartieri, alla presenza tempestiva laddove vengono rappresentati disagi, e comunque ad un sopralluogo costante nei vari quartieri, aldilà delle segnalazioni. “Tante gli interventi che abbiamo già effettuato, soprattutto in termini di bonifiche straordinarie, avendo rintracciato tante zone che da anni non vedevano una bonifica”. Infine, il ringraziamento al Sindaco per aver ulteriormente integrato la delega, “Dandomi la possibilità – ha concluso – di agire in tempi rapidi in risposta alle richieste dei cittadini. Con il mio impegno e la collaborazione di tutti, auspico di portare a termine questo compito nel migliore dei modi”.


Geppino De Rose, assessore all’Innovazione, Smart City, Scuola e Cultura.
“A metà percorso va fatta qualche riflessione in più. Siamo riusciti a ricostruire un tessuto relazionale, un clima di fiducia. Su questo abbiamo immaginato la chiave di volta dell’attività amministrativa. Questa giunta ha una radice fortemente popolare di cui è estremamente orgogliosa. Tra i primi passi importanti, i PISL, progetti integrati di sviluppo locale. Abbiamo definito alleanze con l’asse a sud della città, popolazioni che abbiamo trovato sfiduciate e distanti. Abbiamo legato innovazione e sostenibilità, punti fondanti della nostra amministrazione (bioedilizia ed innovazione tecnologica). Il Secondo PISL, con il comune di Rogliano capofila, prevede l’elettrificazione della linea ferroviaria, da Rogliano a Cosenza.
Con riferimento all’Università De Rose ha sottolineato che “non c’è innovazione senza un rapporto stabile con l’ateneo. Abbiamo definito una serie di protocolli, uno già esisteva dalla giunta precedente, ce ne siamo avvalsi rilanciando su due variabili fondamentali : il rapporto con la facoltà di ingegneria da una parte e quella di economia dall’altra. Molti giovani laureati e stagisti sono entrati nelle nostre stanze. Va detto che l’Università mantiene un atteggiamento di non disponibilità a trasferire facoltà nel centro storico, mentre più possibilista si è mostrata con riferimento alle attività extracurriculari.
Un problema parallelo è quello della SMART CITY. Il concetto di Cosenza smart city ha raccolto un giudizio particolarmente positivo nella platea nazionale. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa, piuttosto che preoccuparci della sola traiettoria tecnologica e abbiamo identificato nel modello “cultura, storia, identità, tecnologia” il vero punto di riferimento. Ci sembrava inutile inseguire le altre città sulla tecnologia, mentre la nostra logica era sulla città sostenibile, accogliente, inclusiva.”

L’Assessore De Rose ha poi ricordato due progetti presentati ed ammessi a finanziamento: uno, nel settore del turismo, per lo sviluppo di alcune applicazioni per monitorare le dinamiche di spostamento dei turisti, l’altro, che ha la Regione come capofila e che riguarda, in materia sanitaria, la prevenzione.
Tra gli obiettivi indicati da De Rose un posto di assoluta priorità riguarda l’agenda digitale europea, soprattutto per quanto attiene gli open data per rendere assolutamente disponibili i dati pubblici forniti dalle pubbliche amministrazioni.
A tal proposito – ha precisato De Rose – “è stato creato un tavolo tecnico con la partecipazione di settori interni del Comune, di associazioni pubbliche e private e di diversi dipartimenti dell’Università della Calabria”.
Sempre con riferimento all’Innovazione tecnologica e in particolare alla smart city, l’Assessore Geppino De Rose ha ricordato la necessità di un sempre maggiore coinvolgimento dei soggetti presenti sul territorio, i cosìddetti stakeholders,
“Abbiamo guardato – ha detto - alle esperienze più significative, a chi in Italia può insegnarci qualcosa, e Genova e Torino ci sono sembrate le due esperienze urbane con maggiore vivacità. Di qui l’accordo di collaborazione avviato con Torino.
De Rose ha poi parlato anche delle azioni avviate per mettere mano alla piattaforma informatica del Comune. “Negli anni – ha precisato – si è registrato un susseguirsi di interventi parcellizzati, che ha prodotto una piattaforma informatica risultante di tanti applicativi. Ciò che è emerso è la mancanza di un linguaggio informatico unitario.
La piattaforma unitaria ha dei costi che attualmente non siamo in grado di sostenere. Le condizioni finanziarie sono tali che non ci consentono, per il momento, di perseguire questo obiettivo. Stiamo facendo di necessità virtù.
Lo stato dell’arte della smart city è comunque soddisfacente, tant’è che spesso siamo presenti ai tavoli nazionali, insieme a città come Milano e Torino e questo ci inorgoglisce.
La smart city è sostanzialmente una città per i cittadini.” E de Rose ha ricordato inoltre come il bando per la smart city sia stato preceduto da una provvidenziale attività di lobbing da parte dell’ANCI, altrimenti la destinazione dei fondi, anziché ai Comuni sarebbe servita a finanziare imprese per progetti di ricerca.
Un capitolo a parte del suo intervento l’Assessore De Rose lo ha poi riservato alla programmazione europea, evidenziando un vuoto di discussione in Consiglio comunale.
“Da due anni e mezzo – ha detto l’Assessore - non ho mai sentito parlare di fondi UE, né di programmazione comunitaria 2014/2020, mentre le altre città hanno sviluppato progetti di sintesi identificando priorità e obiettivi strategici. Credo che ci sia un vuoto che vada velocemente colmato. Convocare un consiglio comunale per una discussione sui fondi UE è una necessità indifferibile.
Anche perché uno degli elementi fondamentali della nuova programmazione si poggia proprio sull’Asse Città. Va recuperato il gap. Il programma dell’UE è straordinariamente ambizioso perché ha evidenziato 11 aree tematiche su cui bisogna misurarsi e tra queste ha ricompreso l’agenda digitale, la competitività dei sistemi produttivi, l’energia sostenibile e qualità della vita, la tutela dell’ambiente, la mobilità sostenibile, le politiche attive del lavoro, l’inclusione sociale, l’istruzione e la formazione.”
Nel trattare poi l’argomento scuola, De Rose ha ricordato la vicenda del taglio ai buoni libro che lo ha visto protagonista di una protesta clamorosa (De Rose si incatenò il primo giorno di scuola davanti alla scuola di Cuturella). “E’ un problema inaccettabile – ha ribadito De Rose - perché siamo passati da 450 mila euro di trasferimenti a qualcosa di poco superiore ai 190 mila euro, con il risultato che ben 2400 famiglie cosentine saranno escluse dal beneficio dei buoni libro. Siamo di fronte ad una incongruenza enorme. Da un lato il Ministero ci impone di combattere la dispersione scolastica e dall’altro vengono tagliati i buoni libro alle famiglie più bisognose. Trovo vergognoso che il Ministro Carrozza dopo due mesi non abbia risposto. Finché saremo noi al timone, la battaglia per i ceti meno abbienti ci dovrà vedere uniti e mai divisi.”
De Rose ha, inoltre, ricordato, la progettazione relativa al Piano d’Azione e Coesione (PAC) Infanzia per la definizione di un Piano di Interventi condiviso dai 18 comuni (Cosenza è il Comune capofila) del distretto socio-assistenziale n.1, destinatario di risorse finanziarie pari a quasi un milione di euro.
“Dobbiamo utilizzare questa occasione – ha detto il titolare della delega alla scuola- per dar vita ad un vero e proprio coordinamento pedagogico che guardi con maggiore attenzione anche ai bambini che hanno diverse abilità.”
Sulla Città dei Ragazzi l’Assessore ha detto che “la struttura è attualmente interessata da lavori di ristrutturazione e riefficientamento energetico. A seguire sarà espletata la gara vera e propria per la rifunzionalizzazione. In ogni caso, la Città dei Ragazzi resta un fiore all’occhiello della città e va assolutamente rilanciata.
Annoso per De Rose è poi il problema dell’edilizia scolastica con i finanziamenti che attendono il via. Un settore questo che necessita di interventi come dimostra la vicenda che ha riguardato la Ludoteca del centro storico, “Il mondo di Oz” che ha subito un danno importante e che, grazie all’ospitalità concessa dal dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Spirito Santo, Massimo Ciglio, ha per il momento traslocato nei locali della scuola.
Sull’agenda digitale l’Assessore De Rose ha confessato, in alcuni casi, il proprio senso di solitudine, che non aiuta specie quando gli adempimenti da fare sono importanti. “Il passaggio alla nuvola informatica non è né indolore, né poco costoso e pone tutta una serie di problemi alla sicurezza dei dati. Il quadro normativo è, peraltro, in fortissima evoluzione.”
Tra le priorità De Rose ha indicato “la fatturazione elettronica e l’identità digitale per cui tutti i comuni dovranno predisporre iniziative in tal senso, a partire dal servizio anagrafico che dovrà essere gestito tutto in digitale.
Senza la banda larga parlare dei meccanismi è facile, ma la percorribilità diventa difficile.
Anche l’adozione dei libri digitali è diventata, per il Ministro Carrozza, opzionale Non è un obbligo, ma chi ne ha le possibilità può farlo.
Le scuole devono essere dotate di lavagne interattive multimediali e di banda larga.
Ed è previsto che siano dotate di chiavi d’accesso alle librerie digitali. Altra proposta, non si sa quanto percorribile, è quella di far scrivere i libri di testo ai docenti interni. Il passaggio al libro digitale – ha affermato ancora De Rose - abbatterebbe i costi per le famiglie del 60%.”
L’ultimo passaggio della sua relazione De Rose lo dedica alla situazione della Biblioteca Civica.
“E’ una questione abbastanza chiara. Ha subito una modifica statutaria e da 4 anni è un ente morale con una sua autonomia di bilancio oltre che di scelta. La biblioteca si regge sui contributi dei due soci, Provincia e Comune, obbligati a dare 260 mila euro l’anno di contributo. Da un punto di vista stretegico la Biblioteca, anziché digitalizzare il patrimonio librario e metterlo in rete, si è adagiata sulla sua funzione di biblioteca classica. Una biblioteca storica dovrebbe, invece, valorizzare il proprio patrimonio librario. Il personale è straordinario, ma in esso sono presenti qualifiche funzionali non compatibili con la biblioteca storica. Non esiste, ad esempio, la figura del catalogatore di opere storiche. Un paradosso.
C’è da rimettere in gioco la strategia complessiva dell’intero sistema che dovrà portarci a rivedere la compagine societaria. La Biblioteca civica va accompagnata verso percorsi di percezione di reddito. Biblioteche molto meno importanti, riescono, infatti, ad attrarre il triplo di visitatori.”
Terminata la sua relazione, l’Assessore De Rose si accinge a dare lettura, per aver ricevuto delega diretta dalla collega di giunta, della relazione dell’Assessore alla sostenibilità ambientale Martina Hauser, non presente al Consiglio.
L’iniziativa è neutralizzata da una mozione d’ordine del consigliere Enzo Paolini che si oppone affermando “La relazione per interposta persona neanche all’ONU la fanno.”. De Rose replica precisando che “nella relazione della Hauser ci sono molte attività che riguardano la parte ambientale collegata alla smart city.”
I consiglieri danno per letta la relazione dell’Assessore Hauser avendola ricevuta in anticipo e il Consiglio va avanti con la relazione successiva, quella dell’Assessore Alla Comunicazione, al Teatro, Turismo ed Eventi Rosaria Succurro.
“Lo sviluppo economico – ha esordito la Succurro – non può prescindere dallo sviluppo e dalla promozione turistica e culturale.” E ha ricordato tutte le azioni riguardanti la promozione del territorio, la comunicazione, l’accoglienza e l’organizzazione di eventi avviate per il rilancio culturale e turistico della città e per migliorare la promozione oltre i confini territoriali.
Con riferimento al settore del turismo e marketing territoriale Rosaria Succurro ha ricordato il percorso di valorizzazione della città di Cosenza, dalla forte vocazione turistica, che si integra con l’ampia offerta culturale in grado di creare un vero e proprio brand di qualità riconoscibile dai cittadini, dai turisti, ma anche nel resto del Paese. Di questo percorso hanno fatto parte la strutturazione di un servizio di accoglienza in città con la creazione di sportelli di assistenza al turista (i punti informativi di Piazza XI settembre e Piazza dei Valdesi. In notevole aumento le persone che si rivolgono ai punti Info e tra queste molti stranieri.
Ricordata anche l’iniziativa “ScopriCosenza” che ha contribuito al miglioramento dell’offerta turistica. La Succurro ha rimarcato l’incremento dei turisti che hanno scelto di visitare la città a bordo del bus “ScopriCosenza”, passati dai circa 1200 del 2012 ai 2600 dell’anno in corso, secondo i dati raccolti fino al 31 agosto del 2013, il 200% rispetto all’anno passato. “L’adozione di politiche mirate alla programmazione del settore turistico – ha detto ancora la Succurro nella sua relazione – richiede il coinvolgimento degli operatori turistici, degli albergatori, dei ristoratori ed anche di associazioni, scuole e gruppi organizzati. A breve incontreremo tutte queste categorie di soggetti affinché sia avviata una vera e propria cultura condivisa dell’accoglienza, dell’ospitalità e della promozione turistica.”
L’Assessore al turismo ha inoltre ricordato la partecipazione, per due anni consecutivi, della città di Cosenza alla Borsa del Turismo, creando contatti importanti e lanciando l’immagine di città policentrica e a forte vocazione turistica.
Sul fronte degli eventi e degli spettacoli, Rosaria Succurro ha confermato in blocco le strategie di marketing territoriali già in atto, anche per il futuro. “Cosenza, ormai recuperata in molti dei suoi spazi più significativi – ha detto la Succurro – continuerà a sviluppare, migliorandole, le numerose iniziative dell’estate e delle altre stagioni che hanno saputo creare grandi opportunità per la città. E tra i numerosissimi eventi organizzati l’Assessore ha elencato le “Buone Feste cosentine”, il Presepe di Donnici e di Piazzetta Toscano, il Capodanno in Piazza, i “Saldi a Cosenza”, la Festa della Madonna del Pilerio, il Carnevale, la Fiera di S.Giuseppe, il Lungo Fiume Boulevard, le Invasioni, “Sapori d’autunno a Donnici, l’Autunno Musicale, i “5 sensi di marcia” e l’imminente Festa del Cioccolato.
Sul fronte dei Teatri l’Assessore Succurro ha rimarcato come Cosenza sia “la città calabrese con il maggior numero di teatri pubblici e con un percorso culturale plurale che vede nel confronto tra tradizione e contemporaneità e nel dialogo con il presente il suo segno identificativo. Cosenza, sia per il suo ruolo di capoluogo, sia per l’importanza dei suoi teatri, continuerà ad offrire, compatibilmente con le risorse, un pacchetto culturale di alto livello. Il Teatro di tradizione “Alfonso Rendano”, l’Aroldo Tieri e il “Morelli” rappresentano strutture non solo ricche di storia, ma anche il fulcro dell’animazione culturale cittadina, in grado di garantire una diversificazione della proposta teatrale, grazie alla qualità degli spettacoli, alla contaminazione di generi e alla sinergia con le associazioni musicali e le compagnie del territorio, la collaborazione e il dialogo con l’Università della Calabria, sede di altri due teatri, con la quale si sta lavorando all’elaborazione di un cartellone teatrale condiviso. Il nostro impegno si svilupperà su più fronti: da un lato nel favorire la partecipazione del pubblico, dall’altro nella formazione nel settore culturale e teatrale con appositi corsi, fino alla collaborazione con l’Università della Calabria, per la realizzazione di un sistema teatrale integrato.
In un’ottica di integrazione e complementarietà dell’offerta, saranno evitate le inutili e dannose sovrapposizioni degli spettacoli. Il Rendano continuerà a svolgere il suo ruolo di teatro di tradizione diventando anche centro di produzione con un cartellone che ingloberà alcune prime nazionali, incontri con gli autori, convegni, workshop, con un massiccio coinvolgimento delle scuole. Accanto all’attività storicizzata e legata alla tradizione del “Rendano”, il “Morelli” avrà la sua identità di teatro di ricerca e votato alla contemporaneità, innovativo e di avanguardia. Un teatro che grazie alla compagnia “Scena Verticale” e alla sua residenza teatrale ha saputo assumere una sua identità, elaborando una proposta molto articolata.”
Non marginale sarà, inoltre, il ruolo del Teatro “Aroldo Tieri” che ospiterà momenti di spettacolo maggiormente legati al disimpegno, non trascurando percorsi di valorizzazione del teatro dialettale.”
Con una premessa di carattere politico è iniziato, subito dopo quello della collega Succurro, l’intervento dell’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Manfredo Piazza. “Siamo convinti – ha esordito Piazza - che le politiche sociali nel Mezzogiorno sono state la Cenerentola delle Amministrazioni locali, perché si è pensato che lo sviluppo dipendesse da quello di altri settori dell’economia tradizionale. Sarebbe, invece, necessaria un’attenzione costante alla coesione sociale e alle politiche di tutela del disagio e della povertà. Affrontare anche le nuove povertà richiede la revisione delle politche del welfare non solo a Cosenza, ma in tutto il Paese.
Non siamo attrezzati né culturalmente, né organizzativamente per rispondere alle povertà emergenti, come quelle che investono moltissime famiglie che vivono all’insegna del precariato. Lo Stato e le Regioni hanno ridotto drasticamente il sostegno agli enti locali. Con i tagli lineari e indiscriminati, nei comuni sono rimasti solo i servizi essenziali, che non ricoprono né i servizi sociali né quelli sanitari.
Per poter dare risposte ci vogliono nuovi strumenti basati sul rapporto molto più stretto con le associazioni di volontariato e le cooperazioni sociali, attivando sistemi che consentirebbero di attingere anche e soprattutto a risorse esterne.
La coesione sociale è sicuramente uno di quei settori in cui il Comune dovrà presentare progetti per drenare risorse. Ci stiamo attrezzando per dare risposte, ma queste risposte non potranno essere né occasionali, né impregnate di assistenzialismo. Ci sono situazioni rivelatesi opportune negli anni novanta, oggi sono assolutamente inadeguate. Nell’assistenza domiciliare riusciremo a presentare un progetto nell’ambito dei Piani di Azione e Coesione (PAC) che, tenendo presenti le linee guida tracciate dalla Regione, consentirà di aumentare il numero degli anziani assistiti non autosufficienti.
Per noi è molto importante un avvicinamento delle associazioni di volontariato al Comune che è l’ente di prossimità per antonomasia. La notoria mancanza di risorse finanziarie è stato un handicap per il Comune e molto spesso si è preferito scavalcare il Comune per presentare progetti. Il principio di sussidiarietà ci consente di avvalerci della grande capacità delle associazioni di volontariato.
Va, però, trovato il modo di potenziare il rapporto con le associazioni.
Abbiamo in mente – ha sottolineato l’Assessore Piazza – un progetto per costituire un Fondo di garanzia per il terzo settore. Ciò consentirebbe di andare incontro alle esigenze primarie delle associazioni di volontariato e di rendere un servizio indispensabile anche per lo start-up delle imprese sociali che iniziano un percorso. Vorremmo, inoltre, rilanciare il rapporto con le associazioni fornendo ciò che non siamo riusciti a dare loro per dei vincoli di carattere patrimoniale. Negli ultimi due anni da parte delle associazioni sono pervenute circa 300 richieste per avere una sede. Rispetto a questo grande bisogno riteniamo che si possano fare delle operazioni, non solo fornire le sedi che ci vengono richieste, ma anche dei servizi per consentire loro di fare sistema e di fare rete.”
Poi l’Assessore Piazza ha passato in rassegna gli interventi che sono stati portati avanti in questi due anni e mezzo, come garantire l’attività dei centri anziani, anche se con una somma insufficiente, appena 12 mila euro ripartita nei 4 centri anziani.
Tra gli obiettivi indicati da Piazza c’è sicuramente il potenziamento dei centri anziani che deve partire da un maggiore dialogo con le associazioni. Anche quest’anno abbiamo potuto offrire il soggiorno termale agli anziani, concentrando la vacanza sul centro termale di Gaurdia Piemontese e fornendo un servizio che è stato molto apprezzato.
Sull’assistenza domiciliare agli anziani si sta per presentare un Piano di Intervento che Cosenza sta eleborando come comune capofila del distretto socio-assistenziale n.1.
Indipendentemente dall’apporto dei fondi, il Comune ha fatto un notevole sforzo per dare assistenza a circa 121 anziani che vengono seguiti attraverso varie forme. Con i fondi Pac incrementeremo questo numero e avremo finalmente la possibilità di creare il PUA. Si riuscirà a dare la cosiddetta assistenza domiciliare integrata.
Anche sui disabili Piazza elenca qualche dato importante.
Facciamo il possibile per il manenimento di 119 utenti registrati, ma per quanto concerne il sostegno scolastico permangono situazioni intollerabili per quella che la la giurisprudenza chiama “colpa di apparato”.
Il diritto scolastico deve essere assicurato ai bambini, superando quegli ostacoli che si presentano in maniera più grave per chi ha delle disabilità.
Abbiamo il dovere di rimuovere gli ostacoli al godimento di questi diritti anche se da soli non possiamo fare tutto.
Abbiamo deciso di avere un dialogo serrato con le associazioni che si occupano dei disabili. Stiamo rivedendo il piano sosta per le persone con disabilità e stiamo creando un osservatorio sulle disabilità, così come stabilito nelle linee programmatiche.
Sul fronte dell’immigrazione, oltre al sostegno ai profughi, circa 40 persone scappate dalla loro terra, mi tocca parlare anche della questione dei rom, distinguendo tra rom stanziali e rom rumeni.
Per il campo rom di Vaglio Lise vorremmo adottare la stessa metodologia usata per il rilascio del Palazzetto dello sport di Casali, con le associazioni che si occupano dei rom, al fine di risolvere le problematiche del campo rom con le dovute misure e in un tempo ragionevole.
Sull’emergenza abitativa, abbiamo il dovere di assegnare gli alloggi Aterp secondo una graduatoria. Nessuna occupazione ci fermerà. Tutto dovrà essere fatto all’insegna della legalità che è nell’interesse di tutti. La riduzione dei fondi regionali spinge ulteriormente i cittadini a rivolgersi al comune per i contributi fitto casa. Occorre intervenire su diversi fronti, ma bisogna evitare ogni forma di assistenzialismo. Non si può restare in emergenza abitativa per 8 anni, bisogna rivedere i criteri e azzerare completamente la discrezionalità del Comune nell’assegnazione provvisoria.”
Anche l’Assessore alla crescita economica urbana Nicola Mayerà ha ricostruito le attività portate avanti dal suo insediamento: il regolamento dei taxi e la rimodulazione del piano di sosta per i disabili, modificato secondo la nuova normativa europea, che consentirà ai disabili di transitare all’interno della ZTL e di sostare gratis nelle strisce blu.
Mayerà ha anche ricordato il Progetto Taxi Bus finalizzato ad eliminare il traffico extraurbano dal centro si Cosenza. Tra gli obiettivi di “Taxi Bus” l’estensione della circolare veloce su via Popilia.
“Taxi bus – ha detto Mayerà – ha evitato che i pullman extraurbani entrassero nel centro città con la stazione di Vaglio Lise candidata a svolgere un ruolo di hub con 4 fermate intermedie in prossimità del polo commerciale e del polo scolastico della città..
Tra le attività che ci siamo prefissi di implementare – ha aggiunto Mayerà – c’è anche quella di dotare Cosenza di un buon numero di smart elettriche per inquinare meno e per muoversi più agevolmente. Mayerà ha anche ricordato una serie di progetti che poggiano su fondi nazionali ed europei. Tra questi il progetto “The Issue”, finanziato dall’Unione Europea e finalizzato alla sperimentazione di soluzioni intelligenti a sostegno delle economie urbane, soprattutto nel campo della mobilità e dei trasporti, ma anche in quello ambientale e della salute dei cittadini per ridurre i rischi derivanti dal traffico e dall’inquinamento atmosferico.
Un altro progetto avviato ed elencato nella relazione di Mayerà il Progetto POLITE, di cui il Comune è partner e nel quale sono state importate alcune buone prassi di infomobilità come l’applicazione, per smart phone, “INFOBUS” del Comune di Cosenza, contribuendo alle Linee Guida del Piano dei Trasporti della Regione Calabria
Al termine del suo intervento Mayerà ha dedicato la sua attenzione al settore dell’artigianato: “un settore importante per la comunità di Cosenza – ha detto l’assessore alla crescita economica urbana e per il suo rilancio ho riunito gli artigiani tradizionali e gli artisti artigiani, operatori dell’ingegnoche dovranno concorrere alla creazione di una vera e propria fabbrica della creatività.”
Ma ha parlato in chiusura anche della tolleranza zero per gli abusi sul suolo pubblico e della defiscalizzazione sul centro storico con le zone franche urbane “che hanno – ha detto – un valore cruciale per la parte antica della città:”
Dopo Mayerà è stata la volta dell’intervento dell’Assessore Carmine Manna, molto atteso dai lavoratori delle Cooperative presenti nella sala del Consiglio.
“Questi primi 4 mesi di assessorato – ha detto Manna che ha assunto l’incarico nel mese di luglio all’impiantistica sportiva, al decoro urbano e alla cooperazione sociale - sono stati caratterizzati da un deciso impegno dell’Amministrazione verso una soluzione, quanto più rapida possibile, delle problematiche, in alcuni casi anche urgenti, che affliggono la nostra citta’. Le più pressanti sono state, certamente, quelle che hanno interessato i lavoratori dei servizi essenziali ( o delle cooperative sociali, come più’ notoriamente vengono definiti), ai quali questa amministrazione è riuscita a dare risposte concrete in tempi rapidi e con la massima trasparenza.
Abbiamo provveduto all’affidamento diretto del contratto alle cooperative ritenute conformi alla legge, non prima di esserci garantiti l’assorbimento, da parte di queste cooperative, dei lavoratori di quelle interdette. Un espediente cui abbiamo fatto ricorso nell’assoluta liceità e che ci ha permesso di tamponare, perché si tratta di un evidente rimedio provvisorio, quella che si stava manifestando come una vera emergenza sociale, se pensiamo che investe oltre 470 lavoratori e le loro famiglie (un totale di oltre 2000 persone) che avrebbero dovuto fare i conti con l’assenza totale di emolumenti, cosa che avrebbe di certo aggravato una situazione già poco felice per la congiuntura economica che stiamo vivendo nella nostra città come nel resto d’Italia. Un rimedio provvisorio, ma che ci ha consentito di lavorare con maggiore tranquillità, ma senza indugiare, per la stesura del bando di gara che abbiamo pubblicato qualche settimana fa e che il prossimo 29 novembre arrivera’ al capolinea con l’espletamento della gara e l’attribuzione definitiva, come prevede la legge, per regolamentare il rapporto ,che ci si augura definitivo per i prossimi tre anni, tra i servizi essenziali per la città ed il comune. Un lavoro, quello della stesura del bando dei servizi essenziali, di cui andiamo particolarmente orgogliosi, sia per i tempi impiegati quanto per i risultati ottenuti. Un lavoro che è frutto di una proficua sinergia tra Comune e Prefettura che ha messo in campo altissime professionalità. In questi primi tre mesi di assessorato abbiamo valutato le priorità da affrontare nell’ambito della manutenzione delle strade cittadine e delle scuole. Abbiamo già individuato i fondi necessari per rimettere in sicurezza scuole e strade. Sempre per il decoro urbano, siamo in procinto di intervenire, sulla scorta delle linee programmatiche tracciate da questa amministrazione, sul viale parco. Il progetto è quello di rendere il Viale Parco ancora più consono ad attività sportive. Vogliamo accentuarne il suo carattere sportivo, arricchendolo di attrezzature che siano fruibili da tutta la popolazione.
Sempre in linea con l’attenzione che questa amministrazione manifesta verso lo sport, abbiamo eseguito un sopralluogo al campo di calcetto ubicato in via montevideo. Il Comune trasformerà quest’area in uno spazio con verde e giochi per i bambini. Uno spazio che verrà’ sottratto all’uso di pochi (il campo di calcetto e’ decisamente sottoutilizzato) per essere messo a disposizione di famiglie e bambini del quartiere di Torre alta.
Gli spazi per le attività sportive, i luoghi dello sport sono fondamentali per favorire la pratica sportiva e, con essa, la crescita di tutti quei valori di cui notoriamente è portatrice, valori importanti per la sana crescita dei nostri ragazzi e per sottrarli alle pericolose tentazioni della strada. Questa Amministrazione – ha proseguito Manna - vuole poter fornire risposte alle tante istanze che giungono da una miriade di società sportive dilettantistiche e amatoriali che non riescono a trovare strutture dove praticare la propria attivita’. Per questo motivo abbiamo fatto una serie di sopralluoghi presso gli istituti scolastici di proprietà del Comune. nelle scorse settimane ed abbiamo incontrato, nei loro istituti alcuni dirigenti scolastici per trovare con loro degli spazi orari in cui le palestre scolastiche comunali potessero aprire le loro porte alle associazione sportive amatoriali che hanno tra gli iscritti bambini e ragazzi.
Dobbiamo riferire, con rammarico, che non sempre abbiamo riscontrato un atteggiamento di disponibilità da parte di alcuni dirigenti scolastici, ma siamo convinti che gli spunti di riflessione che abbiamo lanciato condurranno a giuste soluzioni, anche per rispondere alle giuste istanze di manutenzione delle palestre.
Permettetemi a questo proposito di esprimere la mia particolare gratitudine al Sindaco e all’assessore al bilancio, Luciano Vigna, per le risorse economiche destinate all’impiantistica sportiva per il 2014, nella misura di circa 150 mila euro.
Abbiamo, inoltre, provveduto alla regolamentazione della gestione dell’impiantistica sportiva, che andrà in commissione e, quindi, in consiglio per l’auspicabile approvazione.
Abbiamo, poi, ratificato la convenzione di affidamento diretto della gestione dello Stadio comunale alla Societa’ Cosenza calcio, infine, stiamo predisponendo, secondo le procedure previste dalla legge, la gara d’appalto del Palazzetto dello sport di Casali, tornato nella piena disponibilità del comune dopo aver ospitato i rom.
Nella gara d’appalto si terrà conto dell’impegno del comitato di quartiere.”

Dopo le relazioni degli Assessori sullo stato di attuazione delle linee programmatiche si è aperto il dibattito.
Primo ad intervenire il consigliere Sergio Nucci: “devo salutare l’assessore in contumacia Hauser che anche stasera brilla per la sua assenza. Dato che ritengo che in quest’aula si consumino atti notarili, chiedo all’assessore De rose di riferire all’Assessore Hauser che, nel territorio di Donnici esiste un edificio pieno di amianto. A settembre ho denunciato la pericolosità della rotonda di viale Cosmai e poi è successo quello che è successo. Ho ascoltato nello scorso consiglio comunale la lunga relazione del Sindaco Occhiuto nella quale c’è stato un solo filo conduttore. Il Sindaco ha chiamato in causa i sentimenti di invidia e gelosia e ha parlato anche di ostracismo, come se tutta l’attività dell’opposizione fosse animata da queste ragioni. Non c’è da parte dell’opposizione nè un atteggiamento invidioso, né rancoroso. La verità è che noi non siamo sul libro paga di nessuno e diciamo quello che pensiamo. Il Sindaco ha parlato di rivoluzione culturale, ma l’Amministrazione comunale non brilla per trasparenza. In tre ore di intervento il Sindaco non ha mai pronunciato la parola metropolitana leggera. Evidentemente , non gli piace. E allora perché non lanciare l’idea di un referendum popolare? Chiediamolo ai cosentini. E’ importante fare chiarezza. La politica di questo comune è stata sinora quella del rapporto fiduciario, con un forte ricorso al rapporto fiduciario. E’ infinito l’elenco dello staff del Sindaco e dei consulenti.
Questa Amministrazione è forte con gli avversari ed è debole con gli amici. Chi è amico ha garantite alcune posizioni di vantaggio. Per non parlare della cultura. Cosenza era un tempo considerata l’Atene della Calabria: oggi Cosenza è la Disneyland della Calabria: abbiamo solo feste, frizzi e lazzi. Siamo messi male in termini di politica culturale.
Cosenza doveva diventare un polo universitario e attrattivo. Cominciamo a portare una facoltà in città.
Questa sarebbe la panacea dei mali.
Il colpo di grazia lo avremo con le opere iniziate. Non vedo un futuro. Dubito persino che il Sindaco sia incline alle grandi opere, quanto piuttosto alle progettazioni. Una grande opera è il ripristino della frana sulla strada che porta al cimitero. Quella è la prima casa dei cosentini. Invece di intervenire su questo si dà il via libera ad una pratica per la realizzazione di 7 mila loculi privat. E non parliamo delle consulenze al Rup. Molte stranezze su Piazza Fera, a cominciare dal dirigente che avrebbe remato contro per finire ad uno dei tre membri della commissione di alta vigilanza che ha problemi con la giustizia.”

Marco Ambrogio: “Bisogna tornare a fare politica col cuore. Belle le parole dall’assessore Piazza e me ne complimento, ma che risposta diamo alle cooperative? L’Assessore al bilancio ha parlato di precisione nei pagamenti, ma sono sei mesi che non vengono pagate. Che risposta diamo?
All’ Assessore al commercio chiedo: perché non incontriamo i commercianti di Piazza Bilotti? E’ un cantiere illegale quello di Piazza Bilotti.
Hanno aperto un cantiere che sulla carta non esiste. E a proposito di Cultura, il Sindaco ha cancellato un auditorium dicendo che il terreno su cui doveva nascere non era di proprietà del Comune. Abbiamo fatto solo feste e fiere. Gli alloggi universitari nel centro storico sono stati cancellati. Non riusciamo ad inaugurare il Parco Acquatico. Per 15 mesi il palazzetto dello Sport è stato occupato dai rom rumeni.
Non è possibile che un assessore non partecipi ai lavori del Consiglio e della Giunta.
Il Sindaco ha parlato della raccolta differenziata come di un caso nazionale, ma in positivo o in negativo?
Ci parli con la gente. Sia un po’ più umano. Qui non si pretendono miracoli occupazionali, ma le garanzie per chi ha un lavoro. Oggi i cosentini vogliono avere una città normale, non una città speciale.
Non mi piaciuta una cosa in particolare del discorso del Sindaco. Da qui a breve vorrebbe attribuire la cittadinanza all’ex Prefetto di Cosenza Cannizzaro. Vorrei capirne le ragioni. E capire cosa sia successo, nella vicenda delle cooperative, tra Comune e Prefettura. Chi ha sbagliato tra Comune e Prefettura. Se ha sbagliato la Prefettura non possiamo dare la cittadinanza. 13 cooperative non hanno preso servizio e non è giusto che gli venga negato per sempre il diritto al lavoro.”

Enzo Paolini: “Dopo 10 ore di discussione riteniamo di poter dire che la relazione del Sindaco va considerata sufficiente. Non sono pregiudizialmente oppositivo, su alcuni punti mi ha anche convinto, per esempio sul ripensamento dell’idea di metropolitana leggera. E’ difficile contestare alcune affermazioni. Il punto è un altro. Non si scorge un progetto politico che è una cosa diversa dai progetti. E’ una relazione sulle intenzioni e il programma è ancora tale. Nonostante questo siamo, però, per le opere pubbliche. Se ben fatte e ben pensate, rendono le città più belle e più vivibili e rappresentano un volàno per l’economia. Lei ci ha present la nuova Piazza Bilotti. Niente di nuovo in verità. Progetti di una città in divenire che si devono sedimentare. Non ci avete mai mostrato una faccia, così come non avete mai pronunciato la parola diritto coniugata alla parola lavoro. Siamo ai vertici della pressione fiscale e dell’evasione. A questo si aggiunga il degrado ambientale del centro storico, la disoccupazione della generazione media, nella quale Cosenza fa registrare il tasso più alto, lo spaccio di sostanze stupefacenti , l’aumento della microcriminalità e le nuove emigrazioni.
Insomma, una città immersa in una crescita solo di facciata.
Non vivete sulla luna e so che sapete che queste cose sono vere perché anche voi parlare con la gente. Non c’è più speranza. Due anni e mezzo fa le intenzioni degli elettori miravano a ben altro. Quelle intenzioni appaiono ben lontane. E in questa deriva si finisce per perdere il senso della misura. E l’ennesimo atto di disprezzo alla città si è consumato stasera consegnando una paginetta della relazione dell’Assessore Hauser che è un’offesa ai consiglieri, una mortificazione alla loro dignità. L’Assessore non deve scaldare solo la poltrona, deve fare le cose. Ecco perché reitero la mia richiesta di dimissioni e auspico una mozione di sfiducia dell’intero Consiglio.
In due anni e mezzo, la città è stata sommersa dal problema dei rifiuti, ostruita dalle barriere architettoniche, con parte della popolazione sotto i tenti di amianto, senza un piano di risparmio energetico, una discarica che rischia di sorgere a Donnici senza la democratica concertazione con chi ci vive.
Abbiamo presentato decine di interrogazioni, ma non abbiamo avuto mai nessuna risposta, neanche sulle questioni sulle quali abbiamo espresso condivisione, come sulla metropolitana.
In due anni questa Amministrazione ha abbassato il livello di operosità . Quando nel manifesto programmatico si dice che produrre più ricchezza per il territorio significa aprire nuove imprese, sarebbe sufficiente pagare i giovani che hanno suonato nelle feste di fine anno. Il lavoro non esiste, per fare un ecografia bisogna attendere lungamente, non è consentito avere la Pet, la Conferenza dei sindaci non viene più convocata e chi dieci anni fa ha rubato una macchina non ha più diritto di lavorare.
Su questo ci batteremo senza sosta. Noi ci opporremo con due parole non pronunciate in dieci ore: diritto e lavoro e mi auguro che dopo le mortificazioni subite ci sia un rigurgito di dignità che non consenta l’approvazione di questa relazione programmatica.”

Maria Lucente : “sono nota per non abbracciare una linea dura di opposizione. Stasera il clima di pesantezza si taglia a fette. E provo amarezza. C’è da registrare l’insuccesso di questa Amministrazione.
Per due anni e mezzo non ho incalzato questa Amministrazione. Quando l’Assessore al bilancio Vigna dice non abbiamo dichiarato il dissesto, dimentica che si parlava di dissesto anche prima. E Perugini non ha dichiarato il dissesto.
La relazione dell’Assessore De Rose è intrisa di teoria ridondante. Ci siamo indignati per il taglio ai buoni libro, ma l’anno prossimo le famiglie vivranno un momento assai delicato, ma che farà l’Amministrazione il prossimo anno? Prevale la dimensione del “dopo faremo”, come per la Città dei Ragazzi.
Stasera colgo per la prima volta in modo totale che questa Amministrazione non realizzerà niente di positivo per questa città. Con il rammarico ulteriore che tutta la parte del sociale e del lavoro è annullata perché è la più faticosa.”

Andrea Falbo: “Ho riascoltato l’intervento del Sindaco per tre ore e mezza e ho cercato di cogliervi un’anima che non riuscivo a cogliere. Mi ha colpito una frase descrittiva dello stato dell’arte, spero sia stata una svista: “non partecipo volentieri al consiglio”. Se fosse così, sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dell’assise comunale. Colgo nell’azione dell’Amministrazione troppo accentramento con assenza di coinvolgimento dei consiglieri, per esempio per la progettazione dell’isola ecologica a Donnici. Un’altra affermazione mi ha lasciato perplesso, quando il Sindaco ha evocato invidie personali ed ostacoli. La critica è l’essenza della democrazia e della sovranità popolare.
Nel merito dello stato di attuazione delle linee programmatiche, per quanto riguarda il welfare, nonostante lo sforzo profuso dall’ex assessore De Rosa, vedo molta apatia e non c’è stata progettazione. Siamo all’anno zero.
Anziché mandare tutti gli anziani e non solo una parte, al soggiorno termale, abbiamo preferito le Buone Feste cosentine.
Parlare di sanità è a mio parere doveroso. Ma lei, Sindaco, non ha mai convocato la Conferenza dei sindaci per fare il punto della situazione. Abbiamo assistito impotenti al depauperamento dellle specializzazioni del nostro Ospedale.
Anche quel che accade al il cimitero è una vergogna. C’è una questione atavica che è quella della frana. Per questa opera c’è mancanza di volontà.
Sulle cooperative pretendiamo garanzie per impedire che anche un solo posto di lavoro vada perduto.
Parliamo il linguaggio della chiarezza e della trasparenza. Qualche mese fa il nuovo sindaco di Messina si è presentato in Comune in bicicletta e a piedi nudi e ha sbaragliato i tornelli. Qui non c’erano e li abbiamo installati. Dobbiamo avere gli ultimi e i deboli come punti di riferimento.”

Francesco Perri: “Se la città soffre, la regione e il Paese soffrono, dobbiamo avere la capacità di fare autocritica. Abbiamo un impegno politico serio verso il mondo della cooperazione cosentina e il Sindaco ha detto che saranno salvaguardati i posti di lavoro.
Dobbiamo, però, rivolgerci anche altrove e non scaricare solo sul Sindaco le responsabilità e invocare l’impegno delle altre istituzioni, anche dell’Europa). Il Sindaco ha svolto un lavoro sostanzialmente positivo e i cantieri aperti hanno portato lavoro.
Gli assessori regionali Mancini e Gentile, insieme al Presidente Scopelliti, hanno fatto sì che l’Amministrazione avesse i giusti finanziamenti per far partire queste opere pubbliche.
Nel settore del bilancio l’assessore ha fatto sicuramente un buon lavoro.
Voglio tranquillizzare i cittadini circa il lavoro. Saremo vigili e attenti.”

Giovanni Perri: “Le poche cose che sono state realizzate sono quelle che commenterò. Il traffico: se vogliamo decongestionare la città perché vogliamo costruire un parcheggio in pieno centro e chiudere via Roma? Trascuro la questione della metropolitana leggera, perché concordo con il collega Paolini. Sulla raccolta differenziata dico che la montagna ha partorito il topolino e che è un’occasione sprecata. C’è pieno di spazzatura. Potevamo attingere a tanti altri modelli efficienti e non lo abbiamo fatto. Sul commercio aggiungo che è possibile che solo noi incontriamo commercianti sfiduciati? I franchising stanno abbandonando la città.
E cosa dire del verde pubblico? Le erbacce invadono marciapiedi. Come sta l’Assessore Hauser?”

La risposta, immediata, arriva dall’intervento successivo, quello del consigliere Massimo Commodaro: “l’Assessore Hauser sta bene grazie a Dio. L’’Assessore Hauser in questi anni ha dimostrato di essere un Assessore serio e competente.
Numerosi i protocolli d’intesa che sono stati sottoscritti per ridurre le emissioni di CO2.
Questa è un’Amministrazione moderna che pensa al futuro e che ha avuto una grande capacità di risanare il bilancio comunale.
La raccolta differenziata è il futuro, un modello vincente come quello di Salerno. Non bisogna criticarlo a priori. Piazza Bilotti contribuirà alla riqualificazione di quasi tutto il centro città.
E’ una città che sa guardare al futuro. E lo dimostrano i passi in avanti compiuti in direzione della mobilità sostenibile, come per la circolare veloce. Gli eventi non sono feste, ma eventi che attraggono verso la nostra città migliaia di persone dalla provincia.
Un’isola ecologica non è una discarica, è l’esatto contrario. Ci sono in tutte le città d’Italia. Il filo conduttore dell’Amministrazione Occhiuto è la politica dei fatti, delle idee, dei progetti.”

Lino Di Nardo: “Gli ammortizzatori sociali non li fa il Comune, il comune fa i contratti per la realizzazione di servizi. Il Comune ha un’ingessatura finanziaria che non consente di far fronte alle richieste, non solo delle classi svantaggiate, ma anche dal ceto medio
C’è da registrare una diminuzione di 4 milioni di euro di risorse statali. L’azione amministrativa che si sta portando avanti tende a dare a Cosenza quella centralità che storicamente le compete.
L’intervento per la riqualificazione di Piazza Bilotti è un nuovo cardine della vita culturale cittadina, che risponde anche ad esigenze di mobilità sostenibile. Alla realizzazione dovrebbero tendere tutti coloro cui stanno a cuore le sorti della città.
L’azione amministrativa ha consentito di rivitalizzare la città dopo anni di immobilismo. Sono state confermate le agevolazioni previste dalle precedenti amministrazioni e in qualche caso ne sono state previste di nuove.
Il Piano di riequilibrio decennale ha gettato le basi per un risanamento. Ultima annotazione riguarda il centro storico che ha nella zona franca urbana un’occasione irripetibile per il suo rilancio.”


Dopo l’intervento dei consiglieri iscritti a parlare, la breve replica del Sindaco Mario Occhiuto: “nonostante le problematiche emerse, credo che la nostra Amministrazione comunale possa essere considerata un’amministrazione del fare e che ha concretamente avviato una serie di azioni che riguardano tutti i servizi e che sono sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo messo mano al sistema idrico e all’illuminazione pubblica con le lampade a led. Anche le gare per le Cooperative sono rivolte a riorganizzare un servizio e a renderlo migliore, anche a salvaguardia del lavoro.
Abbiamo avviato opere pubbliche, a cominciare da Piazza Bilotti, per 50 milioni di euro.
La piazza serve ai cittadini e ai commercianti; non solo restituiamo uno spazio pedonale, ma rendiamo un servizio anche ai commercianti, così come anche nelle politiche sociali, attraverso la consegna delle case con criteri di trasparenza.
Qualcuno ha parlato che partecipo poco volentieri ai consigli. Non è così, anche se a quelli come questo partecipo poco volentieri. Purtroppo alcune volte questa sala diventa il tempio delle parole false ed anche voi lavoratori venite strumentalizzati inconsapevolmente.
L’isola ecologica è esattamente il contrario di una discarica. Tra l’altro si tratta di un progetto avviato dalla precedente amministrazione e con progettisti della precedente amministrazione. Alcuni, sempre strumentalmente, hanno fomentato i cittadini di Donnici.”
Sulle cooperative Occhiuto – rivolgendosi direttamente ai lavoratori presenti in sala - afferma che “abbiamo fatto un progetto per farvi lavorare tutti. Anziché fare polemiche, siccome c’è un bando pubblicato, organizzatevi per partecipare. Tutte le cose dette sono infondate. E’ inutile esasperare gli animi.
Nel bando di gara sono previsti due punteggi uno riguarda il numero delle persone e l’altro il lavoro già svolto per il Comune.
Dovete essere solidali fra di voi.
Stiamo cercando di venire incontro alle vostre esigenze e di dare un servizio migliore alla città.
Spero che anche la minoranza in questa situazione possa recuperare un clima costruttivo che ci consenta di raggiungere gli obiettivi comuni che ci siamo prefissi.”

Il consiglio comunale prosegue, dopo aver accolto un’inversione dell’ordine del giorno richiesta dal consigliere Enzo Paolini con la trattazione del punto relativo al nuovo bando sulla manutenzione del verde ed altro che coinvolge il futuro delle cooperative sociali di tipo B, primo firmatario Marco Ambrogio che apre la discussione: “mi sento più tranquillo – afferma Ambrogio - dopo le parole del Sindaco. Non siamo alla ricerca di voti. Lei deve immaginare, Sindaco, che c’è una parte che amministra e una parte che controlla. La invito ad essere più pacato nell’appellare la minoranza. Se il Sindaco garantirà che non si perderà neanche un posto, meriterà tutta la stima e la benevolenza.
Il progetto è ambizioso ma va tradotto in realtà. Vorremmo delle delucidazioni. Siamo disposti a fornire la nostra vicinanza, ma a due condizioni: non un posto di lavoro in meno e lo stipendio intatto.”
Ad Ambrogio replica brevemente l’Assessore al ramo Carmine Manna che ribadisce come con il nuovo bando venga garantita la tutela di tutti i 470 lavoratori delle cooperative.”
Secondo il consigliere Paolini il bando non rispetterebbe le tabelle della legge Fornero.
Interviene di nuovo il Sindaco Occhiuto per alcune puntualizzazioni:
“i chiarimenti – rivolgendosi al consigliere Ambrogio - potevano essere chiesti un po’ prima. Nella stesura del bando sono stati impegnati tecnici esperti della Prefettura e l’obiettivo è quello di rendere un servizio migliore ai cittadini e salvaguardare i posti di lavoro.
Adesso il bando scade e bisogna partecipare.
Se la tabella Fornero non è rispettata, non era rispettata neanche prima. I lavoratori non vengono penalizzati
A noi interessava modulare il bando perché l’aggiudicataria potesse utilizzare tutte le persone che hanno già lavorato nel Comune di Cosenza.
Nello stesso appalto è prevista la possibilità di affidare altri ulteriori servizi. L’unico problema, a mio avviso. È quello di riuscire a mettervi d’accordo, ad organizzarvi.
Sempre rivolgendosi al consigliere Ambrogio il Sindaco ha precisato di aver proposto il conferimento della cittadinanza onoraria al Prefetto Cannizzaro “perché ci ha dato una grande mano.”
La seduta si conclude con una proposta del consigliere Paolini che interpreta l’esigenza condivisa di inserire tutti i lavoratori con una retribuzione minima inderogabile per legge: “Se questa assicurazione c’è, bene, se non ci dovesse essere il consiglio comunale impegna l’Amministrazione al mantenimento dei minimi salariali previsti dalla legge, consentendo l’inserimento lavorativo di tutti.”











autori:  Anna Rita Callari e Giuseppe Di Donna