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"Una biblioteca per la casa circondariale": illustrata a Palazzo dei Bruzi la fase operativa del progetto finanziato dalla Rotary Foundation e dai club del territorio

una biblioteca in carcere
22 lug 2013

La casa circondariale di Cosenza in primis e a seguire anche quelle di Rossano, Castrovillari e San Lucido avranno presto biblioteche attrezzate attraverso le quali poter indirizzare i detenuti verso un percorso di rieducazione e di reinserimento nel tessuto sociale. Il risultato è frutto della concretizzazione del progetto “Una biblioteca per la casa circondariale”, promosso dai club Rotary della città e della provincia di Cosenza, dal Comune di Cosenza, dalla LIDU (Lega Italiana per i Diritti dell’Uomo) e dall’Amministrazione penitenziaria.
A proporre per primo l’iniziativa era stato lo scorso anno il Club “Rotary Cosenza Telesio”. A seguire, le adesioni degli altri club Rotary della città (“Cosenza” e “Cosenza Nord”, ma anche dei club Rotary di Corigliano e Rossano, di Castrovillari, Paola e Amantea).
Otto club in tutto che hanno fatto rete, grazie al braccio operativo della “Rotary Foundation”, l’organismo internazionale che ha consentito il finanziamento di parte del progetto, mentre la parte restante sarà finanziata con i conferimenti dei diversi club del territorio.
Questo pomeriggio l’iniziativa, ormai entrata nella sua fase operativa, è stata illustrata nel corso di un incontro tenutosi nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi.
A fare gli onori di casa, l’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Manfredo Piazza. “Questa iniziativa – ha esordito l’Assessore Piazza – ci riempie di gioia perché ci consente di dotare la casa circondariale di Cosenza di un supporto strutturale che ha per noi un valore molto importante, convinti come siamo del ruolo imprenscindibile della cultura che favorisce, oltre al lavoro e alla formazione, il percorso di fuoriuscita dalla condotta criminosa di chi è privato della libertà personale.” L’Assessore Piazza ha poi ricordato l’esperienza vissuta qualche tempo fa, quando venne incaricato di spiegare alcuni passaggi significativi della Costituzione italiana ai ragazzi del carcere minorile di Catanzaro. “L’opinione pubblica – ha rimarcato Piazza a questo proposito – ha una percezione falsata della detenzione carceraria. La pena detentiva è, invece, una condizione molto pesante. La pena dovrebbe essere qualitativamente più efficace ma dovrebbe essere più ridotta, pur restando ferma la necessità di veder soddisfatta l’esigenza punitiva. La Biblioteca nelle carceri serve a facilitare il percorso riabilitativo di quelle persone che vivono condizioni difficili dalle quali non sono riuscite ad uscire.”
Alla manifestazione di questo pomeriggio l’Assessore Piazza ha voluto invitare, con grande garbo istituzionale, chi l’ha preceduto nella titolarità della delega alla solidarietà e coesione sociale, Alessandra De Rosa che, unitamente al Presidente uscente del Club Rotary Telesio, Carlo Zanolini, sostituito dai primi di luglio dal nuovo Presidente Michele Falco, ha seguito la fase iniziale e di gestazione del progetto.
La De Rosa ha ringraziato l’Assessore Manfredo Piazza e i rappresentanti del Rotary per la grande opportunità di raccogliere i frutti di un lavoro svolto in assoluta sinergia.
All’iniziativa di questo pomeriggio ha partecipato anche il Presidente della Commissione consiliare Sanità e servizi sociali Roberto Bartolomeo che non ha nascosto la sua soddisfazione, atteso che - ha fatto rilevare- tra le sue proposte, già discusse con il direttore della casa circondariale Filiberto Benevento, figurava da tempo quella di dotare la Biblioteca del carcere di via Popilia di un congruo numero di volumi per aumentare la dotazione libraria già esistente.
Bartolomeo ha annunciato altre iniziative da realizzare nell’istituto di pena cosentino, a cominciare dalla partita di calcio promossa per il mese di settembre tra una rappresentativa di detenuti e una rappresentativa di consiglieri comunali e amministratori.
“Il progetto – ha aggiunto dal canto suo il Presidente uscente del “Rotary Club Cosenza Telesio” Carlo Zanolini – è nato dal desiderio del Rotary di incidere sul territorio. Grazie al Presidente della Commissione distrettuale della “Rotary Foundation” Francesco Socievole – ha detto Zanolini – sono state bruciate le tappe ed è stato possibile attivare il finanziamento in tempi velocissimi.”
Partner fondamentale del progetto è stata la LIDU (Lega Italiana per i Diritti dell’Uomo), rappresentata al tavolo di questa sera a Palazzo dei Bruzi dalla Presidente del Comitato provinciale Paola Rizzuto che ha ricordato le molteplici iniziative delle quali la Lidu è stata protagonista per portare avanti il progetto, nel pieno convincimento che la cultura renda liberi.
All’incontro di oggi era presente anche il direttore della casa circondariale di via Popilia Filiberto Benevento che ha definito l’iniziativa una grossa opportunità per i percorsi riabilitativi dei detenuti. Non poteva mancare anche il contributo di Michele Falco, neo presidente del Rotary Club Cosenza Telesio ed editore, orgoglioso del fatto che la cultura possa diventare concretamente un momento di luce nel tunnel in cui vive chi è privato della libertà personale. Per Walter Pellegrini, nella sua qualità di socio della LIDU, “è importante che si sia concretizzata l’idea del fare rete per un fine comune. E’ questo l’inizio di un lungo cammino che deve vedere tutti gli attori ancora insieme”.
A tirare le somme dell’iniziativa, da una parte il Past Governor e Presidente della Commissione distrettuale della “Rotary Foundation” Francesco Socievole e, dall’altra, Maria Rita Acciardi, da poco subentrata quale Governatore del Distretto 2100.
“E’ significativo – ha ricordato Socievole - che 8 club della provincia di Cosenza abbiano cofinanziato, con la “Rotary Foundation”, questo progetto e che, sempre insieme abbiano concorso al finanziamento di un altro progetto umanitario in Turchia.” Richiamandosi alla difesa della dignità dell’uomo e alla solidarietà, capisaldi dell’azione del Rotary, Socievole ha sottolineato l’importanza del progetto ideato per la casa circondariale di Cosenza, ma allargato anche alle carceri di Rossano, Castrovillari e San Lucido e modellato sull’esempio di quello realizzato con ottimi risultati in Campania nelle carceri minorili di Nisida.
Grazie al progetto rieducativo molti minori ristretti nel carcere di Nisida hanno seguito corsi sull’arte presepiale, corsi tecnologici per idraulici ed impiantisti o di qualificazione per pizzaioli e, su segnalazione dei rotariani del territorio, sono riusciti a reinserirsi nel tessuto sociale trovando lavoro in alcune aziende private.
“Il Rotary – ha detto Socievole – fornisce l’input, il resto dovranno farlo le pubbliche amministrazioni”.
Soddisfazione è stata espressa da Maria Rita Acciardi, calabrese e primo Governatore donna del Distretto 2100.
La Acciardi ha ricordato che i detenuti fanno parte a pieno titolo della comunità ed ha richiamato l’esigenza di sostenerne il percorso riabilitativo.
“Nello specifico, abbiamo avviato – ha detto – una filiera virtuosa. Ora dobbiamo rendere il tavolo del partenariato pregno di interessi reali. E’ la rete di collaborazioni che vince. La nostra mission è quella di avere uno sguardo lungo per migliorare il mondo.”






 

Autore: Giuseppe Di Donna