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Politiche culturali: intervento del Sindaco Mario Occhiuto

foto sindaco occhiuto
16 mag 2013


“Anche quest’anno la stagione ‘More’ dedicata al teatro contemporaneo dalla compagnia ‘Scena Verticale’, titolare della residenza teatrale del Morelli, ha colto nel segno. I dati, significativi, che parlano di sold out in quasi tutte le serate della rassegna non solo lasciano ben sperare per il prosieguo della residenza teatrale, ma danno conto di una ritrovata vitalità di tutto il sistema dei teatri della città che ha, negli ultimi due anni, conosciuto una nuova fase di graduale, ma incisivo rilancio, a testimonianza delle buone pratiche che l’Amministrazione comunale ha intrapreso sul fronte delle politiche culturali, pur angustiato da tagli e da un momento recessivo certamente non dei migliori. Il rilancio dei teatri cittadini è stato un nostro preciso obiettivo”.
Il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto tiene a sottolineare il buon risultato, replicato anche quest’anno dopo il successo del 2012, della rassegna teatrale ‘More’, dedicata alla scena contemporanea e conclusasi ieri sera al teatro Morelli con un concerto del gruppo “Il circolo delle quarte”. Il primo cittadino ha inteso intervenire, anche da titolare della delega alla Cultura che ha tenuto per sé sin dall’inizio del suo mandato, con alcune considerazioni sulle politiche culturali intraprese e portate avanti dall’Amministrazione comunale con la direzione artistica unica dei teatri cittadini affidati alla guida di Isabel Russinova.
“L’offerta culturale dell’ultimo biennio – precisa Occhiuto – è stata ampia ed articolata ed ha coinvolto non solo il nostro teatro di tradizione, il Rendano, ma, oltre al Morelli, anche il Cinema Italia-Tieri.
E’ evidente che la congiuntura economica del momento non è stata di aiuto nell’attuazione compiuta di tutti i nostri programmi e, lungo questo percorso, delineato con impegno, competenza e dedizione assoluta da Isabel Russinova, alla quale va il ringraziamento di tutti, qualche problema è affiorato, come nel caso dell’annullamento di qualche spettacolo, prontamente sostituito dalla direzione artistica con spettacoli di indubbia qualità e di pari livello che hanno consentito di mantenere gli impegni assunti ad inizio stagione con il pubblico e gli abbonati.
In particolare – continua l’intervento del Sindaco Mario Occhiuto – sull’annullamento dell’opera “Skanderbeg” il Comune ed il “Rendano” devono ritenersi parte lesa perché a pochi giorni dal debutto, per una questione che ha contrapposto il compositore Venerucci e il Teatro dell’Opera di Tirana, che in novembre aveva ospitato la prima messa in scena dell’opera, siamo stati privati della possibilità di rappresentare un lavoro teatrale carico di profondi significati per la nostra regione, che, com’è noto, è anche terra di arbëreshë. Anche in questo caso ‘Skanderbeg’ è stato sostituito con un’opera di pari valore, ‘La Traviata’, che sarà rappresentata al Rendano il 30 e 31 maggio e che darà a Cosenza la possibilità di proseguire le celebrazioni verdiane, in occasione del bicentenario della nascita, iniziate a marzo con l’omaggio al grande compositore di Busseto e che ha visto esibirsi il grande soprano Fiorenza Cedolins.
Di eguale livello la cantante Elena Rossi, che sarà Violetta in ‘Traviata’, una delle soprano italiane più contese dai teatri internazionali.
Sarebbe ingeneroso poi mettere in dubbio l’importante operazione conclusa dal direttore artistico con le celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Mascagni che ha visto a Cosenza un fitto programma di eventi con la presenza al ‘Rendano’ della nipote del grande compositore livornese Maria Teresa Mascagni e della pronipote Guia Farinelli Mascagni, regista di ‘Cavalleria Rusticana’.
Ingenerare un dubbio del genere significherebbe disconoscere il ruolo avuto da Cosenza nel fare da apripista, nel mondo, alle celebrazioni mascagnane, prima ancora di Livorno, città natale del compositore. Degna appendice è stata poi la mostra di cimeli e spartiti originali appartenuti a Mascagni, ospitata al Museo dei Brettii e degli Enotri, dove è stato proiettato anche il rarissimo film “Rapsodia Satanica”, prima vera e propria colonna sonora del cinema, musicata dallo stesso compositore toscano.
Si potrebbe continuare all’infinito, ma il rischio sarebbe l’autoreferenzialità, aspetto che non ci appartiene, convinti come siamo che alla lunga sarà il pubblico a giudicare. E i segnali venuti dall’ultima stagione sono più che incoraggianti, anche su questo terreno. C’è stato un incremento degli abbonamenti ed in aumento è anche l’affluenza degli spettatori, ai quali la direzione artistica ha inteso somministrare un questionario per misurare il gradimento degli spettacoli. C’è da aggiungere, infine, che i costi della stagione si sono sensibilmente ridotti e, a giudicare dal fatto che gli spettacoli di prosa erano tra i migliori in circolazione nei teatri italiani, si può parlare di una vera e propria operazione virtuosa.
Apprezzabile il lavoro portato avanti anche sul Cinema Italia-Tieri, ripensato da Isabel Russinova come ‘Casa del Cinema e del Jazz’.
Anche qui – ricorda Occhiuto - i primi segnali sono confortanti con le rassegne già ospitate : ‘Mm d’autore’, dedicata al cinema indipendente, e quella dal titolo ‘Shakespeare 2016: lo spettacolo del mondo’ che riguarda il progetto pluriennale promosso in partenariato tra l’Università della Calabria, il Comune di Cosenza ed il teatro Rendano, in vista del quarto centenario della morte di William Shakespeare che si celebrerà nel 2016.
Altri progetti sono in cantiere e si spera di poterli realizzare.
Come si vede, non è mancata un’attività a 360 gradi che, nell’attuale contingenza economico-finanziaria è da salutare quasi come un piccolo miracolo. Ecco, perché, anziché criticare, sarebbe più opportuno, aiutare a costruire il futuro culturale della nostra città”.

 

Autore: Giuseppe Di Donna