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Il Sindaco Mario Occhiuto consegna riconoscimento al giornalista Mario Campanella in Commissione cultura

mario campanella in commissione cultura
08 apr 2013


“Sono realmente emozionato di ricevere questo riconoscimento perché viene dalla mia città e dall’istituzione più importante in assoluto perché il Comune accosta i cittadini agli amministratori in un percorso di governo condiviso della città”.
Sono parole del giornalista cosentino Mario Campanella, ospitato nel pomeriggio di oggi a Palazzo dei Bruzi dalla commissione cultura del Comune di Cosenza, presieduta da Claudio Nigro. Nel corso della seduta, il Sindaco Mario Occhiuto ha consegnato a Mario Campanella un riconoscimento per i significativi traguardi raggiunti nell’attività giornalistica, ma anche in quella di scrittore che ha saputo con grande impegno indagare, nelle inchieste e nei libri pubblicati, alcune problematiche di stringente attualità come la pedofilia, il bullismo e la vulnerabilità dei giovani.
Il profilo professionale di Mario Campanella è stato delineato dal Presidente della Commissione cultura Claudio Nigro. Giornalista professionista dal 1996, una laurea in scienze della comunicazione, settore nel quale è attualmente esperto per conto del Consiglio regionale della Calabria, già Vice Presidente del Corecom-Agcom, Mario Campanella ha ricoperto diversi incarichi di capo ufficio stampa in altrettanti contesti, come l’ASP, l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, le Ferrovie della Calabria e la Sorical. E’ stato, tra l’altro, a capo anche dell’ufficio stampa della Commissione Bicamerale parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza. Impegnatissimo nel sociale, gli ultimi suoi libri, “Senza il bacio della buona notte”, edito da Rubbettino nel 2006, e “Lettera a una bambina molestata”, scritto quest’ultimo insieme a Don Fortunato Di Noto per la casa editrice Viator, focalizzano l’attenzione su alcuni temi di ampio respiro e di forte impatto emotivo come i riflessi sui figli delle separazioni coniugali e la pedofilia. Tra i meriti di Campanella, anche l’aver acceso di recente i riflettori proprio sul fenomeno sommerso, ma, purtroppo, in continua crescita, degli abusi sui minori, con la I giornata contro la pedofilia celebrata in tutti i campi di calcio della serie A e promossa insieme a Don Di Noto, con il sostegno della Lega Calcio e della Presidenza della Camera dei Deputati.
Nel corso della Commissione cultura Campanella, che ha ricordato i suoi trascorsi di giovane cronista di RLB alle prese con i resoconti di innumerevoli sedute del Consiglio comunale della città, ha chiesto alla stessa Commissione di farsi parte attiva in Consiglio comunale di una mozione a sostegno della modifica, sostanziale e non solo di forma, dell’articolo 444 del codice di procedura penale che consente attualmente ai pedofili di patteggiare la pena, con esclusione di ogni menzione sul casellario giudiziale. “La pedofilia – ha detto il giornalista – è un crimine aberrante che è sotto gli occhi di tutti. Purtroppo il divario tra fatti reali e denunce è ancora abissale”.
Il Consigliere comunale Massimo Bozzo ha poi colto al volo un altro suggerimento di Mario Campanella facendo sua la proposta di rivalutare l’enorme patrimonio librario custodito nella biblioteca del Convento del S.S. Crocifisso che è stata una sorta di culla culturale che ha contato molto nella formazione del giornalista, originario del quartiere della Riforma. Nel corso dell’incontro con Mario Campanella sono intervenuti anche Mimmo Frammartino e Maria Lucente. Per la Vice Presidente della Commissione Cultura “Mario Campanella è l’espressione del giovane che si è fatto spazio con le sue forze, un giornalista di trincea che ha arricchito strada facendo con l’impegno costante ed un coraggio non comune la sua professionalità. I temi da lui sviscerati nei suoi libri, come negli articoli, sono – ha aggiunto Maria Lucente – di un’attualità impressionante.”
Prima di congedarsi il giornalista ha annunciato i suoi prossimi progetti: un libro giallo ed una raccolta di dieci racconti sull’adolescenza, scritta a quattro mani con Maria Rita Parsi.




 

Autore: Giuseppe Di Donna