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Il Consiglio comunale rinvia la discussione su tutti i punti all'Ordine del Giorno

consiglio comunale 4 aprile
04 apr 2013

Il Consiglio comunale odierno, presieduto da Luca Morrone, ha rinviato a nuova convocazione la discussione su tutti i punti all’Ordine del Giorno.
La prima richiesta di rinvio, formalizzata all’aula dal consigliere Claudio Nigro, ha riguardato i due punti inerenti la metropolitana leggera.
Il consigliere del gruppo “Occhiuto Sindaco” – come fatto nella precedente seduta – ha rinnovato la richiesta di rinvio ritenendo che “la discussione sulla metropolitana leggera sia subordinata alle risposte che ancora si attendono dalla Regione sulle richieste avanzate dall’Amministrazione comunale”. La medesima motivazione è stata addotta anche per la richiesta di rinvio del punto all’Ordine del giorno sulla «Questione Rom» “della quale – ha specificato Nigro – non si può discutere in assenza di un indirizzo della Regione.
Contro il rinvio si è espresso il capogruppo del Partito Democratico, Salvatore Perugini. “Da più tempo questo Consiglio comunale – ha esordito - sta tentando di capire come stanno realmente le cose sulla metropolitana leggera perché tutte le notizie in nostro possesso sono quasi sempre rappresentate da fonti giornalistiche. La metropolitana leggera, insieme ad altri 11 progetti, è nella programmazione comunitaria quale progetto strategico regionale per lo sviluppo della mobilità urbana ed extraurbana – ha ricordato il capogruppo del PD”. Perugini ha ripercorso tutte le fasi già espletate dalla Regione, tutte “sulla base di deliberati, dal 1999 in avanti – ha detto - dei due Consigli comunali di Cosenza e Rende che in contemporanea approvavano l’idea definendone la funzione strategica per la mobilità urbana ed extraurbana, definendone anche nel dettaglio anche la linea progettuale. Nel 2010 è stato sottoscritto un accordo a Catanzaro – ha ricordato ancora -per dare avvio alle procedure di gara funzionali all’appalto di un’opera che impegna 160 milioni di euro, che significa anche muovere l’economia in un momento in cui la recessione sta invadendo il paese”.
Quindi il punto - ha concluso Perugini - è che il Consiglio comunale non sa cosa attendersi dalla Regione proprio perché manca un passaggio fondamentale e propedeutico: il Sindaco, con la sua Giunta, nel pieno diritto di intervenire modificando opere progettate ma non ancora esecutive, concretizzino una proposta di modifica da portare all’attenzione del Consiglio comunale. Quando questo Consiglio comunale, insieme a quello di Rende, modifica o conferma i precedenti deliberati che sono la strada amministrativa di questo cammino, allora solo a quel punto possiamo incalzare la Regione istituzionalmente a dare risposte”.
Anche sulla questione ROM, Salvatore Perugini ha espresso opposizione al rinvio. “È un problema gravissimo, che affligge molte città e che i Comuni da soli non riescono ad affrontare. Sul tema dei ROM – ha aggiunto - da più tempo questo Comune non ottiene alcun tipo di solidarietà che sarebbe invece necessaria per unire le forze e dare una soluzione organica ad un problema che non è di facile soluzione”. Il capogruppo del PD ha dichiarato di condividere l’importante intervento strutturale programmato dal Sindaco Occhiuto “ma – ha detto – allora la discussione serve ad avere dal Sindaco una informativa su come stanno concretamente le cose sotto il profilo degli atti amministrativi”.
Subito dopo ha presola parola il consigliere del PSE Enzo Paolini. Un intervento a favore del rinvio, come da Regolamento, nel quale Paolini, pur ritenendo utile la discussione sulle problematiche in questione, si è dichiarato favorevole al rinvio ma “a domani – ha precisato - ed a condizione che nell’Ordine del Giorno sia inserita ad integrazione la problematica delle cooperative di tipo B. Oltre a questo ‘rinvio condizionato’ il consigliere del PSE ha anche rivolto al Presidente del Consiglio la “richiesta accorata di liberare il Consiglio comunale. Un consiglio presidiato dalle forze dell’ordine – ha detto - non è degno di una società civile. Significa che c’è un problema di tenuta democratica di cui dovete farvi carico”.
Dopo questi due interventi si è votato e approvato il rinvio dei tre punti, così come formalizzato dal consigliere Nigro.
Sempre dai banchi della maggioranza, è stato Michelangelo Spataro a chiedere il rinvio di tutti gli altri punti da evadere, evidenziando anche la necessità di tenere una riunione di maggioranza con il Sindaco.
Si è opposto Marco Ambrogio (PD) rintracciando a suo parere il problema “in una maggioranza non unanime, che non riesce a trovare la quadra. È la terza volta che si viene in Consiglio per chiedere il rinvio – ha concluso. Stiamo prendendo in giro la città”.
Gli ha replicato dalla maggioranza, con intervento a favore, Massimo Bozzo il quale, evidenziando come si sia “tutti bravi a fare politica e ad uscire con trovate geniali”, ha rintracciato nel passato le motivazioni del ritardo con il quale si stanno affrontando talune problematiche, “stiamo pagando – ha detto - le colpe della mancata filiera istituzionale della passata consiliatura”.
“Oggi si governa la città in un contesto diverso e difficile – ha ribadito il consigliere dell’UDC. Concordo che si debba restituire questa sala ai cittadini di Cosenza e non solo per non vedere le forze dell’ordine ma soprattutto per non vedere in questo Consiglio cittadini che bisognano della garanzia di un lavoro. Dobbiamo ragionare ma senza strumentalizzazioni – ha concluso Bozzo. Credo che oggi non siamo in grado di dare risposte perché c’è un tavolo aperto con la Regione dove, forse, qualcuno vuole tenerci sulla graticola”. Infine, il rappresentante dell’UDC ha ribadito la tenuta della maggioranza.
Prima della votazione il Sindaco Mario Occhiuto ha inteso intervenire per alcune puntualizzazioni. Dopo aver ringraziato la maggioranza per il sostegno all’azione del Sindaco, precisando che “la maggioranza è fatta di uomini che discutono per poi assumere delle decisioni”, il primo cittadino ha rimarcato che “il nostro obiettivo è mantenere in vita le cooperative, il cui lavoro è importante per la città, ma che hanno anche una funzione sociale che è importante per chi vi lavora”.
“Se le forze dell’ordine decidono che ci sono problemi di ordine pubblico – ha affermato Occhiuto - è perché si aizzano i cittadini. Sollecitato dalla minoranza ad essere più chiaro, il Sindaco non ha esitato a fare il nome del consigliere Enzo Paolini, per poi tornare subito nel merito della problematica.
“C’è una questione economica - ha detto - che pretestuosamente alcuni consiglieri comunali hanno sollevato per aumentare i corrispettivi dei lavoratori. Oggi questo non è possibile perché questo Comune era sull’orlo del dissesto, che noi abbiamo evitato votando il riequilibrio. In passato - ha continuato Occhiuto - nel Consiglio comunale qualche consigliere disse che si potevano stabilizzare i lavoratori salvo poi ricredersi; sulle procedure per la richiesta dei certificati antimafia, qualcuno in Consiglio comunale ha detto che questo documento era facoltativo, salvo poi ricredersi”.
“La strada che noi stiamo percorrendo – ha ribadito Mario Occhiuto - è l’unica possibile ed è quella della legalità. Stiamo gestendo gli aspetti economici anche in ristrettezza di risorse, ma i lavoratori devono seguirci e non continuare a farsi aizzare contro il Comune. Allora – ha concluso - seppure faticosamente, riusciremo a risolvere il problema”.
Inevitabile la replica del consigliere Enzo Paolini, che è intervenuto per fatto personale. Il consigliere del PSE ha ripercorso le tappe principali della sua presenza nella vicenda delle cooperative che lo hanno visto “invitato dal Comune – ha detto – in due momenti successivi a dare il suo contributo sulla stesura del contratto prima e sulla soluzione da trovarsi per il pagamento della mensilità di gennaio dopo”. Seppure la stesura condivisa del contratto abbia poi trovato intoppi, Paolini ha ribadito di aver volentieri prestato la sua collaborazione, “per il bene del Comune e per le sorti dei lavoratori. Sono stato dunque un aizzatore e fomentatore? - ha concluso. Non sono io il bugiardo”.
Al termine il rinvio di tutti punti all’Ordine del Giorno ha ricevuto 16 voti favorevoli e 10 contrari.


Autore: Annarita Callari