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Venerdì 22 marzo al Teatro "Rendano" il concerto di Paolo Fresu con il progetto "Brass bang!"

paolo fresu
18 mar 2013

Appuntamento con il jazz internazionale venerdì 22 marzo al Teatro “Rendano” di Cosenza. Per la sezione “Celebrity” della stagione del teatro di tradizione cosentino, curata da Isabel Russinova, in programma, alle ore 21,00, un evento musicale molto atteso, protagonista il trombettista sardo Paolo Fresu con la formazione dei “Brass bang!”, composta da altri eccellenti nomi della scena jazzistica internazionale e che vedrà schierati accanto a Fresu anche il trombettista americano Steven Bernstein, una delle personalità più prolifiche della scena downtown, il trombonista Gianluca Petrella, tra i più dotati del panorama italiano, e Marcus Rojas, newyorchese virtuoso della tuba.
Leader e autentica vedette della formazione è senz’altro Paolo Fresu, jazzista e trombettista di fama internazionale, fondatore del Festival “Time in Jazz” che si tiene da venticinque anni in Sardegna, a Berchidda, suo paese natale. Paolo Fresu ha al suo attivo più di 300 dischi, incisi con formazioni diverse, e 2500 concerti in tutto il mondo. La critica lo ha più volte paragonato a due leggende come Miles Davis e Chet Baker.
Le formazioni storiche di Paolo Fresu sono il Paolo Fresu Quintet, l’Angel Quartet e il Devil Quartet, con il quale ha inciso il recentissimo disco Desertico, pubblicato qualche settimana fa. Innumerevoli le sue collaborazioni con altri importantissimi nomi del jazz internazionale come Ralph Towner, Richard Galliano, Trilok Gurtu, Carla Bley, Uri Caine.
Nella sua ultratrentennale carriera, ha ricevuto moltissimi riconoscimenti, alcuni di particolare prestigio, come la nomination per il Latin Grammy Awards e il Django d’Or francese come miglior jazzista e miglior musicista internazionale per il cd Melos.
Autore anche di musiche per il teatro e di colonne sonore per il cinema, ha ricevuto il Nastro d’Argento per la colonna sonora del film L’isola.
Nel 2011, in occasione del suo cinquantesimo compleanno e dei suoi trent’anni di carriera, il trombettista sardo ha realizzato un lungo tour-evento dal titolo “Cinquant’anni suonati” che in 50 giorni, con formazioni diverse, lo ha portato in altrettante località della sua Sardegna, esibendosi accanto a tutti i musicisti che aveva incontrato in passato. Un tour di cinquanta date di fila, senza un giorno di pausa, partito proprio da Berchidda, con il concerto di quella banda musicale del paese nella quale Paolo Fresu entrò all’età di 11 anni e dalla quale partì la sua meravigliosa avventura musicale, e conclusosi al Teatro Lirico di Cagliari con un concerto nel quale Fresu si è esibito da solo.
Come accade tutti gli anni per il suo festival “Time in Jazz”, anche durante il tour dei suoi cinquant’anni Fresu si è esibito in luoghi non convenzionali, come siti nuragici, chiese o basiliche sperdute, parchi eolici, nei boschi, dove gli spettatori si recano spesso a piedi compiendo percorsi non proprio agevoli. Una sfida che val la pena ogni volta affrontare, tanto le proposte musicali di Paolo Fresu risultano cariche di suggestioni e di significati profondi, mai scontati, e dove il rito della fruizione collettiva della musica è amplificato fino alla massima espressione.
La storia del tour che porterà il trombettista sardo venerdì 22 marzo al “Rendano” di Cosenza è presto scritta: Fresu invita a suonare i “Sex Mob” di Steven Bernstein a Berchidda per il suo festival “Time in jazz” e si innamora di quel suono e di quell’atmosfera. Petrella invita Fresu a suonare nella sua “Cosmic Band” e si diverte da morire. Bernstein conosce Petrella e comincia a dire in giro per il mondo che esiste un vero e proprio genio del trombone. I tre si incontrano per puro caso a Bolzano dove suonano in tre formazioni diverse in quel festival. E’ lì che matura l’idea di dar vita a qualcosa che può essere “esplosivo” anche senza l’ausilio della ritmica tradizionale : un progetto “tutti fiati”. Le ultime perplessità legate all’assenza di un suono basso contribuisce a fugarle Steven Bernstein che ha un asso nella manica: Marcus Rojas, considerato il miglior suonatore di tuba al mondo.
E’ fatta. Così è nata la formazione dei “Brass bang”, una piccola-grande band di fiati con grandi solisti tra poesia, humour, ritmi travolgenti e divertimento!
Assicurato quello che si preannuncia per gli spettatori che seguiranno il concerto del “Rendano”.
Biglietti in vendita sia al botteghino del teatro che all’Agenzia Inprimafila di viale degli Alimena.

 

Autore: Giuseppe Di Donna