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Mostra di Luigi Spanò alla Trend Line Gallery

16 gen 2013

Siinaugura sabato 19 gennaio, alle ore 18.00, alla Trend Line Gallery di corsoTelesio, la mostra dell'artista crotonese Luigi Spanò "Il sentimento della ragione", presentata da Tiziana Vommaro. La mostra rimarrà aperta fino al 26 febbraio.

Note biografiche

LUIGI SPANÒ nasce a Santa Severina in provincia di Crotone. A Lecce compie la sua formazione culturale e professionale, frequentando l’Accademia di Belle Arti, dove consegue e a tutt’oggi occupa la Cattedra di Pittura in qualità di titolare. A partire dal 1970, anno della sua prima personale a Bari, partecipa a numerosissime mostre in Italia e all’estero.
E’ stato invitato a Spoleto in occasione del “Festival dei Due Mondi 1975”. A Larissa, in Grecia è stata organizzata una sua mostra personale nel Museo “G.I. Katzigra” dove alcune sue opere sono state acquisite. Negli anni 1991-92 ha preso parte alla collettiva Premio “Rodolfo Valentino” tenutasi a Los Angeles e patrocinata dalla Regione Puglia. Le sue opere più recenti (1998) sono presenti nella Facoltà dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Lecce e all’interno del Monastero di S. Giovanni Evangelista di Lecce. Nel settembre 2001 una sua personale è stata organizzata nella Sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, dal Comite De Gestion Du Patrimoine Et Des Manifestations Artistiques Et Culturelles.
Claudio Strinati scrive di lui:
“Spanò ha una specie di cura maniacale della materia pittorica. È come una gemma preziosa, una sostanza raffinatissima da cui il maestro estrae una sorta di quintessenza, delicatissima e intima.
Ma con questa materia sensibile elabora immagini di una forza e di una energia veramente rare.
L’invito evidente che promana, in ogni caso, dai suoi quadri è a entrare in un tragitto e a percorrerlo integralmente per vedere dove arriva la fine e se c’è un vero finale per il suo innato senso del racconto.
Tutto farebbe pensare, infatti, che il maestro pensi la pittura come un racconto continuo che scorre nei misteri del bosco e dell’infanzia, si inoltra nei sentieri della fantasia e si arrampica su ostacoli iperbolici e imprevedibili.
Ma, avverte il maestro che dosa attentamente le titolazioni delle opere e pretende che si rifletta a ciò che fa, i sogni hanno l’ambizione del reale, anzi sono reali. Così si comincia a pensare meglio e ci si chiede se l’idea di Spanò, sia veramente la rappresentazione dei sogni, dell’incubo o, piuttosto, di quella ossessione propria al sogno che deforma i confini della realtà ma non li ignora.
Il mondo di Spano è, dunque, un vero universo della immaginazione, che pretende a una propria unitarietà e richiede una lettura circostanziata perché l’insigne maestro non gioca con le forme e non ha il gioco a proprio obiettivo. Tutt’altro! Spanò è un artista originale e pieno di estro audace e malinconico nello stesso tempo.
La serie delle opere recenti la dice lunga sulla sua attitudine affabulatoria e sul fascino indubbio delle sue immagini che sembrano scaturite da una mente naturalmente orientata alla seduzione della forma; ma è una seduzione intellettuale dentro cui preme una urgenza di sentimento che non può non essere percepita da un osservatore attento e appassionato.
Ne scaturisce una personalità di artista sensibilissimo e argutamente presente nel dibattito contemporaneo il cui itinerario è giunto a un alto livello di maturità manifestando una autentica capacità di comunicazione e un coinvolgimento che è raro oggi trovare.”
Numerosi critici hanno scritto con interesse della sua produzione: S. Anagostopulus, A. Angelis, E.F. Accrocca, G. Amodio, G. Amoruso, E. Bambi, C. Bartella, G. Battimo, Bonavita, E. Bonea, P. Caputo, T. Carpentieri, R. Casini, R. Caracchio, S. Cazzato, L. Cosi, I. D’Agostino, M. DE Marco, D. Del Moro, S. Donno, M.A. Funaro Guidazzi, G. Fusco, L. Galante, A. Gatto, C. Giacomazzi, S. Giannattasio, M. Guastella, G. Invitto, E. Jacovino, B. Longo, A. Maffei, G. Malafarina, P. Mandrillo, P. Marino, E. Mercuri, G. Messinetti, U. Moretti, V. Pagano, G. Parisi, F. Perrelli, M. Pizzarelli, D. Purificato, A. Poli Bortone, G. Quarta, L. Repaci, G. Schiavone, G. Selvaggi, G. Sergio, F. Silvestri, F. Simongini, S. Spedicato, M. Strazzeri, C. Strinati, L. Tallarico, O. Tamburrano, D. Valli.
Tra il 2005 e il 2007 l’interesse per l’artista ha portato alla stesura di due tesi per la facoltà di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Lecce.