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L'Assessore Davide Bruno interviene sulla lettera pastorale dell'Arcivescovo Nunnari

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30 ott 2012

“Nel ringraziare l’Arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, Mons.Salvatore Nunnari – per la partecipazione ed il proficuo contributo fornito ieri sera al dibattito nel Consiglio comunale dedicato alla questione dei rom, colgo l’occasione per esprimere assoluta condivisione dei profondi contenuti della lettera pastorale, dal titolo “Mi appello a voi, uomini della mafia” che lo stesso Arcivescovo ha diffuso lo scorso mese di settembre in occasione della Festa della Madonna del Pilerio e di cui ci ha fatto dono ieri sera prima che iniziasse la seduta consiliare.”
Lo afferma l’Assessore ai giovani e al futuro Davide Bruno che sulla lettera di Mons.Nunnari ha inteso sviluppare un suo intervento.
“La lettera pastorale indirizzata agli “uomini della mafia” – sottolinea l’Assessore Bruno – risulta essere – a mio sommesso avviso – uno degli atti più significativi dell’episcopato di Mons.Nunnari. La sua analisi è al tempo stesso lucida e spietata, soprattutto nella parte in cui parla delle speranze soffocate dei giovani, spesso preda dello smarrimento a causa del venir meno di punti di riferimento certi per costruire un futuro che dia loro sicurezza ed una dignità lavorativa. La loro fuga dalla regione di appartenenza, quella che Mons.Nunnari chiama “la nostra terra”, alla ricerca di un lavoro e di gratificazioni che altrimenti non potrebbero avere, si accompagna alla fuga dei numerosi investitori che abdicano al proposito di mettere radici in Calabria, compulsati come sono dalla ‘ndrangheta e dal racket delle estorsioni.
Fenomeni che generano inevitabilmente – come esemplarmente messo in evidenza da Mons.Nunnari – un danno d’immagine incalcolabile perché quella che prevale sempre più spesso è l’equazione Calabria uguale terra di mafia. Ma le parole dell’Arcivescovo lasciano spazio anche all’ottimismo, mettendo in risalto l’opera meritoria della società civile e la voglia di riscatto dei nostri giovani. Dopo aver messo in guardia dai pericoli che derivano dalle attività criminose finalizzate al traffico di droga, Mons.Nunnari dopo la notte, intravede la luce e a disegnare i contorni di quella che il presule chiama “un’alba nuova” forti si stagliano i segnali di rinascita culturale che provengono dalla nostra terra. Nunnari confida nel cambiamento dei mafiosi al punto da rivolgere loro, come già la Chiesa aveva fatto in passato con documenti di eguale forza e vigore, un invito alla conversione “per mutare il deserto della loro esistenza in un giardino dove fiorisce la giustizia e la pace”.
Sono fermamente convinto – conclude l’Assessore Davide Bruno – che la riflessione pastorale dell’Arcivescovo Nunnari rappresenti un solido punto di partenza per sviluppare un processo, oramai non più rinviabile, di effettivo cambiamento al quale le istituzioni hanno l’obbligo di contribuire abbracciando una dimensione della politica che spinga in avanti questo cambiamento attraverso comportamenti eticamente corretti e che abbiano come unico obiettivo l’interesse generale ed il bene comune.”

 

Autore: Giuseppe Di Donna