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Cosenza, un gioiello a cielo aperto

reperti 2
04 ott 2012

Pubblichiamo un contributo di Ercole Scorza, cineoperatore e collaboratore del Comune di Cosenza:

"Cosenza è un gioiello a cielo aperto, tutti noi conosciamo il pregio storico, architettonico, artistico della città vecchia, ma forse non tutti conoscono i mosaici della più grande area archeologica cittadina, quelli di Piazzetta Antonio Toscano.
Nelle mie peregrinazioni giornaliere mi imbatto in una piazzetta Toscano ripulita dalle erbacce che, purtroppo, tendono ad invaderla. Mi addentro, dunque, nella parte inferiore, quella coperta per intenderci, per verificare e testimoniare lo stato dei resti archeologici.
Immediatamente mi accolgono i primi mosaici, spettacolo per gli occhi e per l’animo di chi quel centro storico lo vive intensamente, lo descrive attraverso le immagini, tentando di trasmetterne l’essenza, lo racconta, ma soprattutto lo ama. Piazzetta Toscano, come dicevo, è per estensione e complessità stratigrafica la più grande area archeologica cittadina: è stata riportata alla luce una successione temporale che va dal IV secolo a.C. fino ai nostri giorni senza alcuna interruzione.
A valle dell’area archeologica era già noto un troncone di muro romano in opera reticolata (opus reticulatum) ma fu solo nel 1998, a seguito dei lavori di riqualificazione della zona, che furono scoperti gli avanzi di imponenti strutture antiche, che si sono rivelate estremamente importanti ai fini della conoscenza della storia di Cosenza.
All’epoca ellenistica (IV-III sec. a.C.), quando Cosenza era capitale dei Brettii, è datato un grande edificio in blocchi parallelepipedi di calcarenite di cui si ignora la funzione e di cui è stata scoperta la soglia d’ingresso, che restò in uso fino all’età tardo-repubblicana (I sec. a.C.). Sulla sottostante via Campagna, invece, sono riemersi sia i resti di strutture abitative di cui restano le fondazioni in ciottoli di fiume uniti a secco che alcuni blocchi parallelepipedi del grande edificio riutilizzati in strutture successive di epoca romana.
In epoca romana l’area di piazzetta A. Toscano conobbe una nuova fase edilizia importante. Al grande edificio in blocchi si appoggiano vari ambienti che costituiscono un’articolata struttura, probabilmente una da una ricca casa di età imperiale romana (domus), abitata almeno fino al II-III sec. d.C., con vani più lussuosi, con pareti decorate con intonaci policromi e pavimenti in cocciopesto o mosaico ed erano ricchi di decorazioni architettoniche, e altri adibiti a magazzini per la conservazione delle derrate alimentari.
La domus fu abbandonata in epoca imperiale avanzata, conseguenza di un evento traumatico, forse un terremoto, come può confermare il crollo imponente che ricopre alcuni di questi ambienti.
In seguito all’abbandono in epoca imperiale avanzata, l’area fu abbandonata e sono state rinvenute quattro inumazioni povere di corredo di età tardo-antica. Infine, tutto lo scavo mostra intromissioni di murature e canalizzazioni moderne dei palazzi che occuparono l’area e che crollarono nei bombardamenti del 1943.
Ritengo importante che questi luoghi vengano valorizzati non solo attraverso l’immagine, ma che venga trovato il modo per reperire mezzi e risorse perché questa memoria e queste ricchezze non vadano perse. Abbiamo un debito morale nei confronti dei nostri avi e quello che Cicerone chiamava il dovere del depositario, nei confronti dei nostri figli. Perché la stratificazione, la succesione di epoche e di presenze storiche,hanno plasmato di secolo in secolo, non solo la città, ma anche i suoi i cittadini".

ercole scorza


 

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Autore: Elena Scrivano