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Machì e Vizza: "Salutiamo il lavoro dei forestali anche con piccoli gesti di ospitalità"

13 lug 2012

L’assessore alla formazione della coscienza civica Marina Machì e l’assessore al benessere, qualità del tempo e degli spazi Carmine Vizza propongono una riflessione sul lavoro di manutenzione straordinaria che gli operai forestali stanno facendo in città, lanciando contestualmente un appello al senso civico dei cittadini.
“Sotto il sole, e dunque sotto gli occhi di tutti, gli operai forestali continuano il lavoro di pulizia e manutenzione del verde della nostra città. Si era da poco insediata la nuova giunta e li vedemmo al lavoro, più o meno nello stesso periodo, in viale Mancini, alle prese con le aiuole e pure con piccole ma difficili costruzioni di muretti e facilitatori di seduta; poi con la sistemazione degli argini del parco fluviale e la potatura mirata degli alberi. Si è trattato di un ottimo biglietto da visita per quei lavoratori, spesso bistrattati, oltre che un dono inaspettato per la città. Quelle mani esperte, armate di ascia, rastrello e decespugliatore, pian piano si stanno allungando su tutte le strade e dovrebbero interrogare i cittadini più distratti che giornalmente contribuiscono a sporcare vie e marciapiedi. Non godremo per sempre del lavoro di manutenzione straordinaria dei forestali e sarebbe proprio il caso di ringraziarli evitando di gettare cicche, cartacce, bottiglie fuori dal finestrino, attenendoci alle regole della consegna separata, depositando i cartoni ben piegati e legati, telefonando a Ecologia Oggi allo 0984 411975 o al numero verde 800 400 506 prima di mettere sulla strada qualsiasi rifiuto ingombrante. E poi, ricordiamoci che quei guardiani dei boschi stanno giocando fuori casa, non hanno alberi secolari a proteggerli dal sole. Salutiamoli, offriamogli una bottiglia di acqua fresca, chiediamo loro se hanno bisogno di qualcosa. Insomma, mettiamo in scena un piccolo gesto di ospitalità a favore di chi si prende cura degli spazi pubblici. Che siano sentieri di montagna o strade cittadine”.

Autore: Annarita Callari