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Da oggi a Cosenza c'è via don Francesco Mottola. L'Amministrazione comunale intitola una strada al sacerdote calabrese che sarà Beato

Intitolazione via Don Francesco Mottola
14 ott 2019

Una nuova strada, realizzata di recente, è stata intitolata questa mattina dall’Amministrazione comunale a don Francesco Mottola, che tra qualche mese sarà beatificato. Un luogo scelto non a caso e che, come ha tenuto ad evidenziare durante la cerimonia monsignor Francesco Nolé, arcivescovo della diocesi Cosenza-Bisignano, rimanda al significato di unire, considerando che in linea d’aria si trova al centro fra due chiese periferiche, quella di San Giuseppe a Serra Spiga, retta da don Emanuele Mastrilli, e la parrocchia di San Giovanni Battista in via De Rada (con la sua grande croce a campeggiare sull’ingresso autostradale di Cosenza Sud), guidata da don Pier Maria Del Vecchio.
Don Francesco Mottola è il santo sacerdote che ha unito contemplazione e carità dedicando la propria vita agli emarginati, agli ultimi, alle donne e agli uomini che la società ghettizzava e che il sacerdote di Tropea chiamava “i nuju du mundu”.
Il postulatore della Causa che culminerà, indicativamente nel prossimo mese di maggio, con la celebrazione di beatificazione in Vaticano, è don Enzo Gabrieli, che sta seguendo l’inchiesta diocesana dal 2011 e che, questa mattina, era presente alla scopertura della targa insieme a diversi parroci del territorio.
Proprio ai sacerdoti delle parrocchie cittadine, in virtù dell’esempio di don Mottola, ha rivolto un pensiero e un ringraziamento il sindaco Mario Occhiuto: “Siamo grati ai nostri sacerdoti – ha detto – perché ci supportano nel sostenere le fasce più deboli, laddove la nostra attività politico-amministrativa incontra dei limiti. Il nostro impegno rimane comunque sempre rivolto ai cittadini più bisognosi”. Il sindaco ha evocato i valori dell’accoglienza e della bellezza, come pure quelli della difesa dell’ambiente che vuol dire difesa degli esseri umani, gli stessi che oggi “vedono in prima linea una ragazza giovanissima, Greta Tumberg, contrapposta ai potenti della terra in difesa del futuro”. Principi, questi, ripresi nell’intervento di monsignor Luigi Renzo, arcivescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, il quale si è soffermato sull’umanità di don Mottola e sul suo esempio di sofferenza che lo ha visto per oltre 20 anni costretto all’immobilità senza per questo smettere di aiutare i meno fortunati.
Don Francesco Mottola nel 2010 ha compiuto un miracolo che è stato riconosciuto e che ha consentito che l’inchiesta diocesana passasse alla fase romana della Congregazione delle Cause dei Santi dove il miracolo è stato vagliato da una Commissione medica, da una Commissione teologica e da una Commissione di Cardinali e Vescovi che hanno espresso parere favorevole. A questi voti è seguita l’autorizzazione di Papa Francesco.
La città di Cosenza ha voluto così omaggiare una figura che rappresenta un vanto per il clero calabrese e per la Calabria, modello di spiritualità tradotta nell’efficacia delle azioni.
Alla scopertura della targa della neo via don Francesco Mottola (che coincide praticamente con la salita del Link Hotel) hanno presenziato anche il vicesindaco di Tropea, Roberto Scalfari, gli assessori della giunta Occhiuto, Francesco Caruso, Matilde Spadafora Lanzino e Michelangelo Spataro, il presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo e le consigliere comunali Alessandra De Rosa e Anna Rugiero oltre alle autorità delle forze dell’ordine. 

Autore: Iole Perito