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Strutturazione dell'USCA: il Sindaco Occhiuto incontra delegato del commissario Bettelini e i rappresentanti della Federazione dei medici di medicina generale

la nuova sede USCA di via degli Stadi
27 ott 2020

Il Sindaco Mario Occhiuto ha incontrato a Palazzo dei Bruzi il dott.Stefano Perrotta, delegato del commissario straordinario dell'Asp, Dott.ssa Simonetta Cinzia Bettelini e responsabile dell'Unità operativa complessa Farmaceutica Territoriale Ionio Sud-Nord, Cosenza-Savuto-Valle Crati e i responsabili della FIMMG (Federazione dei medici di medicina generale) Dott.Felice Fazzari (responsabile distrettuale) Dott.Antonio Francesco De Vuono (vice segretario) e Dott.Tullio Chimenti (componente del direttivo). Ad accompagnarli, la Presidente della Commissione consiliare sanità del Comune di Cosenza, Maria Teresa De Marco, delegata del Sindaco alla salute pubblica. All'incontro ha preso parte anche l'Assessore al benessere e qualità del tempo e degli spazi Carmine Vizza. Il delegato dell'ASP Perrotta e i responsabili della FIMMG avevano partecipato in mattinata ad una seduta della Commissione sanità convocata dalla Presidente De Marco per discutere della necessità di pervenire, in tempi strettissimi, ad una strutturazione dell'USCA ( l'Unità speciale di continuità assistenziale) per monitorare e visitare a domicilio i pazienti di Covid che non necessitano del ricovero in Ospedale e rendere, in questo modo, meno gravoso il compito dei medici di famiglia. La questione è stata prospettata anche al Sindaco Occhiuto che ha ricordato come l'Amministrazione comunale, rispondendo ad una specifica richiesta del commissario Bettelini, abbia messo a disposizione un intero settore della struttura comunale di via degli Stadi, attualmente adibita a sede del Decoro Urbano, per ospitare la nuova sede dell'USCA, volta a fronteggiare l'emergenza sanitaria da Covid-19 e a garantire l'assistenza dei pazienti affetti da coronavirus che non necessitano di ricovero ospedaliero. Il Sindaco Occhiuto ha, inoltre, garantito ai rappresentanti dei medici di medicina generale di adoperarsi, con i poteri che gli sono riconosciuti come autorità locale in campo sanitario, per richiedere all'ASP interventi immediati affinché l'USCA, che prevede in provincia di Cosenza 11 postazioni per un totale di 45 medici in tutto, in via di reclutamento, possa entrare in funzione a pieno regime per assicurare le funzioni che le sono proprie . Per il Sindaco Occhiuto “è importante condividere un modello che preveda una continua collaborazione tra i medici dell'USCA e quelli di medicina generale affinché si arrivi alla specializzazione di un vero e proprio nucleo di intervento, composto da medici ed infermieri che fanno capo all'USCA alla quale, in caso di necessità, i medici di famiglia si rivolgeranno per segnalare i casi di quei loro pazienti che hanno bisogno di cure domiciliari”. Il delegato del commissario dell'ASP Perrotta ha assicurato al Sindaco Occhiuto di farsi parte attiva presso la dottoressa Bettelini per informarla delle risultanze dell'incontro e della soluzione suggerita dal Comune. Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Sindaco dal vice segretario della FIMMG Antonio Francesco De Vuono “per l'eccellente interlocuzione avviata con il Comune e la Commissione sanità che – ha detto – non abbiamo trovato da nessuna altra parte”. De Vuono ha poi posto l'accento sulla necessità che la medicina territoriale venga potenziata, “anche perché – ha aggiunto – non esiste solo il Covid e gli altri pazienti, oncologici, cardiopatici, diabetici ecc., non possono essere abbandonati al loro destino. Ecco perché i medici di famiglia non possono essere lasciati soli nei loro studi, peraltro sempre aperti. Azienda ospedaliera, azienda territoriale e medicina di base devono funzionare insieme. Il nostro diventa un grido di allarme perché vogliamo operare come si deve”. Felice Fazzari ha insistito, dal canto suo, sull'utilizzo improprio dell'USCA “che – ha detto - anziché svolgere la funzione per la quale è sorta e cioè le visite e le cure domiciliari ai pazienti affetti da Covid che non è necessario ricoverare in Ospedale, si utilizza esclusivamente per effettuare i tamponi in modalità Drive-in. L'USCA deve, invece – secondo Fazzari – fungere da trait d'union tra i medici di base e i pazienti”. D'accordo con Fazzari anche il dottor Chimenti. “Se l'USCA - ha ribadito quest'ultimo – viene utilizzata per trasferire la struttura di cui si compone in tutta la provincia per fare tamponi, non svolge la funzione che le è propria”. Infine, è stata posta anche la questione della chiusura della medicina specialistica ad occuparsi di altre patologie che non siano il covid. “E' inammissibile – ha aggiunto Fazzari – che uno specialista si chiuda nelle proprie stanze perché sprovvisto di sistemi di protezione”.


 


 

Autore: Giuseppe Di Donna