Dietro l’apparante tecnicismo delle formula e della sintesi linguistica degli open data vive una filosofia che è politica e culturale. Si tratta cioè di aprire l’universo dei dati in possesso della pubblica amministrazione alla disponibilità dei proprietari reali di tale patrimonio: i cittadini.
E’ bene, da subito, chiarire che gli open data rappresentano, per noi, una modalità di governo.
Ecco perchè il Comune di Cosenza, con una delibera di Giunta Municipale datata Settembre 2012, ha inteso adottare un atto di indirizzo che impegnasse l’amministrazione ed i suoi settori operativi verso l’avvio di un percorso virtuoso legato alla pubblicazione dei propri dati. Si è trattato di un percorso importante che abbiamo condiviso con l'Istituto ICAR CNR e con il suo direttore, il Prof. Domenico Talia, che ha saputo guidarci nella fase di progettazione e di articolazione dei data set. D'altra parte, la collaborazione con l'Università della Calabria e la rete degli Istituti CNR è da sempre uno dei driver fondamentali della nostra strategia di innovazione
Parliamo di percorsi e di processi. Va precisato, da subito, che siamo solo agli inizi di una stagione che necessiterà di continuità politica, di condivisione di obiettivi e di impegno, anche formativo, delle risorse interne.
Oggi, però, ci presentiamo con una piccola dotazione di data set. Ma, mi sia consentito, oggi non è importante “pesare” i data set, valutarne l’esaustività o la correttezza metodologica. Esistono, ovviamente, enormi margini di miglioramento e tanti saranno stati gli errori commessi.
La vera criticità era rappresentata dall’avvio del percorso, dalla comunicazione verso l’esterno di questo nuovo strumento di governo locale e delle informazioni da dare sulle potenzialità che gli stessi open data hanno per lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali ed occupazionali.
Questo obiettivo, oggi, il Comune di Cosenza può serenamente affermare di averlo raggiunto.
Si tratta ora di insistere sul solco tracciato, di creare nuove professionalità all’interno della macchina comunale, di creare sensibilità e sinergie tra istituzioni e imprenditori, di affermare la centralità della filosofia open anche all’interno delle PA meno aperte al mutamento e all’innovazione.
Assessore Geppino DE ROSE - SMART CITY E SOCIAL INNOVATION
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