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Falbo su lavoratori ex percettori di mobilità in deroga: "aprire un dibattito volto alla loro stabilizzazione"

consigliere andrea falbo
04 feb 2019

“E' quanto mai necessario aprire un dibattito serio e proficuo sui lavoratori ex percettori di mobilità in deroga ed avviare un percorso condiviso a vari livelli istituzionali”.
Lo afferma il consigliere comunale Andrea Falbo, delegato del Sindaco Occhiuto alle strategie attive per il lavoro, intervenendo a sostegno degli stessi lavoratori.
“Grazie ad un ordine del giorno presentato dai consiglieri regionali di minoranza – sottolinea Andrea Falbo - la vicenda dei lavoratori ex percettori di mobilità in deroga approderà nei prossimi giorni in Consiglio Regionale. Nel frattempo mi sento di condividere anche la proposta del Ministero di Grazia e Giustizia che ha espresso sull'argomento la volontà di prevedere dei titoli preferenziali per i tirocinanti che operano nel settore della Giustizia, affinché possano partecipare a concorsi pubblici, previo un percorso privilegiato, finalizzato al definitivo accesso nella Pubblica Amministrazione. Questa modalità, però – afferma ancora il consigliere Falbo - deve trovare applicazione per tutti i tirocinanti che operano all’interno degli enti statali, come quelli del MIUR e del MIBACT (circa 2000), e degli Enti Locali collocati tra Regione, Province e Comuni che sono i più numerosi (circa 4600) e che svolgono una funzione fondamentale. Ho avuto modo di avere una diretta testimonianza dell’importanza del ruolo dei tirocinanti i quali hanno acquisito conoscenze e competenze oggettivamente significative per il buon andamento dell’ente comunale.
Ecco perché appare non più differibile occuparsi di questa vicenda per favorire il reinserimento dei lavoratori ex percettori del trattamento di mobilità in deroga, nelle modalità del tirocinio. Da sempre mi sono sentito vicino a questa problematica e insieme a tanti altri amministratori della provincia sono stato accanto ai lavoratori durante la loro protesta presso la Prefettura di Cosenza nel giugno del 2018. Mi auguro che il confronto in Consiglio Regionale possa essere utile e proficuo per determinare l'avvio a soluzione di una vicenda così delicata e importante. Auspico altresì un fattivo coinvolgimento di noi rappresentanti degli Enti Locali finalizzato a porre l’accento sull’importanza della stabilizzazione dei tirocinanti. A tal fine, consapevole di non avere strumenti diretti per dare in maniera autonoma una soluzione alla questione, propongo di avviare da Cosenza, città capoluogo di provincia, un tavolo aperto e operativo nel quale i rappresentanti istituzionali degli enti locali, possano dare voce ai lavoratori, demandando altresì ai governi sovracomunali soluzioni condivise. Ritengo -ha concluso Falbo - che questa battaglia di civiltà sia indispensabile per un rilancio definitivo della nostra regione. Se la politica non dovesse dar seguito a questo ennesimo obiettivo, sarebbe una sconfitta per tutti i rappresentanti che operano nelle istituzioni. D'altra parte, l'utilizzo dei lavoratori in mobilità ha consentito agli enti locali di sopperire, in un certo qual modo, alle problematiche dovute alla carenza di personale, oltre che contribuire come sostegno al reddito dei lavoratori disoccupati e reinserirli nei circuiti del mercato del lavoro. Se non si intervenisse, questi sforzi resterebbero vani”.

 

Autore: Giuseppe Di Donna