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il Comune al tavolo tecnico in Prefettura su crisiidrica: sì alla collaborazione ma le esigenze di una città capoluogo sono ineludibili

contatore acqua
28 ago 2017

Un percorso condiviso, finalizzato ad individuare azioni che permettano di fronteggiare la persistente crisi idrica che sta interessando il territorio. E' tornato a riunirsi con questo spirito il tavolo tecnico, istituito presso la Prefettura di Cosenza che ne ha la supervisione, al quale siedono la Regione Calabria, SoriCal, i Comuni serviti dall'acquedotto Abatemarco, città capoluogo in testa, rappresentata dall'assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso e dai tecnici ingegneri Francesco Converso, Renato Cerzosimo e Marcello Falbo.
Dalla stessa Regione - in particolare dal consulente tecnico prof. Paolo Veltri, presente con il Direttore Generale Infrastrutture e Lavori Pubblici, Domenico Pallaria - la fotografia delle ragioni della crisi.
“E' uno studio della stessa Regione – è il commento dell'assessore Caruso – a dirci che nella captazione e nell'adduzione risiedono i punti deboli del sistema idrico. Considerazione questa che solleva perplessità su come nella nostra regione, che pure è la seconda in Italia per risorse idriche, siano state inadeguate le capacità di programmazione e gestione rispetto a fatti comunque prevedibili come le emergenze idriche. Il Comune di Cosenza - si è detto - sta profondendo ogni sforzo anche nella gestione delle proprie captazioni e adduzioni ai serbatoi, con un impegno totalizzante di ogni risorsa dell’ufficio idrico e il coinvolgimento aggiuntivo di elevate professionalità tecniche ed operative. A tal riguardo, accogliamo la disponibilità della Regione che si è impegnata a dare priorità di finanziamento ai Comuni che agiscono in tale direzione”.

Le azioni proposte dall'ente regionale sono diverse ma, per il Comune di Cosenza, non sono attribuibili ad un breve periodo, così come presentate. “Oggi abbiamo una emergenza” – ha ribadito l'assessore Caruso. E, rispetto alla riduzione della portata dell'acqua, “siamo d'accordo – ha detto – ma va basata sulle effettive risorse disponibili Comune per Comune, senza prescindere dalle esigenze ineludibili di una città capoluogo”.
L'Amministrazione comunale di Cosenza non mette in discussione l'approccio collaborativo al grave problema della crisi idrica, “siamo disponibili – ha affermato Francesco Caruso – a concordare con SoriCal la ridistribuzione dell'acqua ma nella misura che riterremo accettabile. Allo stesso modo resta un nostro sacrosanto diritto, come stabilito nell'ordinanza del Sindaco Occhiuto, confermata dal Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, entrare nelle cabine di manovra per misurare la fornitura d'acqua da parte di SoriCal, secondo criteri di continuità e costanza, valutando le curve di consumo giornaliere, dato importante per efficientare la distribuzione”.

Autore: Annarita Callari