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La Console Generale degli Stati Uniti per il Sud Italia a Cosenza in occasione del concerto della vocalist e pianista Diane Schuur al Castello Svevo, per la sedicesima edizione del "Peperoncino Jazz Festival"

il concerto di diane schuur al castello
03 ago 2017

Una serata decisamente da incorniciare e da ricordare a lungo quella del Castello Svevo di Cosenza in occasione del concerto della vocalist e pianista americana Diane Schuur, uno degli eventi di punta del “Peperoncino Jazz Festival”, la manifestazione, giunta alla sua sedicesima edizione, di cui è direttore artistico Sergio Gimigliano e che vede, tra le istituzioni che l'hanno patrocinata, anche il Comune di Cosenza.
Autentica “first lady del jazz”, Diane Schuur ha, dall'alto dei suoi due “Grammy Awards” ottenuti nel 1986 per “Timeless” e, l'anno successivo, per il disco inciso con la Count Basie Orchestra, dispensato emozioni a piene mani, passando in rassegna un pezzo importante della storia del jazz di cui è tra le regine incontrastate, forte di un songbook di tutto rispetto al quale ha attinto come da uno scrigno preziosissimo.
E così dopo un blues introduttivo che ha consentito di saggiare subito le notevoli abilità dei suoi compagni di viaggio (Adam Pache alla batteria, Julian Siegel al tenor sax e Francesco Puglisi al contrabbasso), la vocalist di Tacoma ha letteralmente deliziato la platea con un gran numero di standard entrati di diritto nella storia del jazz, ma mai eseguiti senza un tocco di originalità e improvvisazione, come si conviene ai grandi del genere. Tra le “perle” riplasmate, una quasi irriconoscibile “I've got you under my skin” di Cole Porter, omaggio a Frank Sinatra, uno dei suoi mentori (l'altro fu Stan Getz che la notò al Monterey Jazz Festival nel 1979). A Sinatra e Getz, Diane Schuur ha dedicato il disco inciso nel 2014, “I remember you” e nel quale ritroviamo altri standard come “S'wonderful” di George Gershwin e “How Insensitive” di Carlos Antonio Jobim, entrambe eseguite anche al Castello Svevo di Cosenza. Ma il concerto di Cosenza è stato altrettanto speciale per la presenza del Console generale degli Stati Uniti per il Sud Italia, Mary Ellen Countryman, che non ha voluto far mancare la sua presenza in considerazione del fatto che da molti anni il “Peperoncino Jazz Festival” si svolge sotto l'alto patrocinio del Consolato americano.
Ad accogliere la Console Generale, la delegata del Sindaco Occhiuto alle politiche culturali, Eva Catizone. Nel dare il benvenuto, in rappresentanza del primo cittadino, impegnato fuori città, a Miss Countryman, Eva Catizone ha sottolineato il legame di Cosenza con Napoli, città che ha definito in qualche modo “sorella” della città dei Bruzi. Un plauso particolare Eva Catizone ha poi rivolto al Pepereroncino Jazz Festival, “tra le manifestazioni storicizzate della nostra regione”. E a proposito del concerto di Diane Schuur ha aggiunto: “siamo particolarmente orgogliosi di ospitare una delle voci femminili più interessanti del panorama jazz internazionale”.
Il Console Generale si è detta, dal canto suo, lieta di essere nuovamente a Cosenza, non essendo questa la sua prima visita in città. Mary Ellen Countryman, che era accompagnata dalla sua assistente culturale e responsabile delle relazioni esterne, Antonella Di Vaio, ha poi avuto parole di particolare apprezzamento per il Castello Normanno-Svevo, che ha definito “magnifico e splendida cornice per un concerto come quello di Diane Schuur. Sono lieta di assistere all'esibizione della mia connazionale che è senza ombra di dubbio tra le signore del jazz più acclamate al mondo”.
E' quanto mai singolare che il Console Generale degli Stati Uniti nel Sud Italia abbia preferito venire a Cosenza a seguire, al Castello Svevo, il concerto della vocalist e pianista americana, nonostante la sera precedente la Schuur si fosse esibita a Napoli, sede diplomatica di Miss Countryman, a Castel S.Elmo, anche se non in quartetto, come a Cosenza, ma con la big band di Gerardo Di Lella, compositore e musicista al quale Deedles (questo il diminuitivo della Schuur) è legata da un ormai quinquennale sodalizio artistico che ha prodotto anche un cd di classici napoletani, rivisitati in chiave jazz, dal titolo “Napoli & Jazz”.
“Ho preferito Cosenza – ha detto qualche attimo prima del concerto la Console generale – anche per riaffermare il partenariato, già esistente da diversi anni, con il Peperoncino Jazz Festival che si conferma manifestazione di tutto rispetto e di respiro internazionale”.


 

Autore: Giuseppe Di Donna