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La situazione finanziaria dell'Amaco discussa in Commissione trasporti: audizione del Presidente e del direttore generale, alla presenza dei sindacati

commissione trasporti
02 mag 2017

La situazione finanziaria dell'AMACO con particolare riferimento ai rilievi formulati all'azienda dal collegio dei revisori dei conti del Comune per la mancata trasmissione del bilancio al 31 dicembre 2016, è stata al centro della seduta della Commissione trasporti di Palazzo dei Bruzi, presieduta dal consigliere comunale Gisberto Spadafora, cui hanno preso parte il Presidente dell'Amaco Mario Capalbo ed il direttore generale Gianfranco Marcelli, presenti anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali aziendali FIT Cisl, Uil, UGL e FAISA.
La seduta è stata introdottta dal Presidente Gisberto Spadafora. A prendere per primo la parola il capogruppo del PD in Consiglio comunale Damiano Covelli che aveva sollecitato in particolar modo la riunione della Commissione trasporti. Nel sottolineare “la necessità di fare il punto sul governo e la gestione del trasporto pubblico locale”, Covelli ha parlato di “conti in rosso dell'Amaco nelle ultime tre annualità. Non abbiamo – ha aggiunto – la possibilità di leggere i bilanci. Questo ci fa esprimere preoccupazione per il futuro dei lavoratori e per le sorti del servizio che potrebbe vedere penalizzati i cittadini”. Covelli ha chiesto di conoscere come stanno realmente le cose. I sindacalisti presenti si sono posti in una situazione di ascolto per capire al meglio la situazione e per determinarsi successivamente.
Le risposte dell'azienda sono venute anzitutto dal Presidente dell'Amaco Mario Capalbo. “La normativa recente che ha introdotto delle innovazioni – ha sottolineato Capalbo - dà la possibilità all'Amaco di posticipare l'approvazione del bilancio. I nostri revisori – ha detto Capalbo – hanno allo studio una nuova classificazione. E' solo una questione tecnica legata ad una specifica richiesta dei revisori. E' la prima volta che il Comune ha approvato il bilancio di previsione in tempo utile. Ed è per questo che si è determinata questa temporanea sfasatura”. In ogni caso, Capalbo ha sottolineato “l'assenza di presupposti nei rilievi dei revisori dei conti sull'Amaco”.
Nel suo intervento il Presidente dell'Amaco ha contestato i rilievi formulati dai revisori del Comune, soprattutto con riferimento al fatto che “due su tre degli esercizi precedenti al 2016 non sono negativi. Il 2013 – ha detto Capalbo in commissione trasporti – si è chiuso con, al netto delle tasse, un più 88 mila euro, mentre nel 2014 il segno positivo supera i 9500 euro”.
Solo nel 2015 Capalbo ha ammesso un segno meno di 280 mila euro.
Il Presidente dell'Amaco ha definito critica la situazione che ha trovato al suo arrivo in azienda. “Enormi – ha sottolineato - erano i crediti vantati dall'Amaco verso il Comune e riferiti al periodo 2002-2013. Quelli antecedenti erano stati addirittura stralciati”. Entrando maggiormente nel merito delle cifre, il Presidente dell'Amaco ha aggiunto ancora che “i crediti vantati dall'Amaco per servizi non pagati, nel periodo compreso tra il 2007 ed il 2010, ammontavano ad un milione e 560 mila euro. Un debito ripianato dal Comune attraverso una società che ha acquistato lo stesso debito e che, comunque, per le casse dell'Amaco, ha significato una perdita secca dell'8%.
Capalbo ha poi elencato altri crediti vantati dall'Amaco nei confronti della Regione Calabria (due transazioni in tal senso sono state chiuse proprio dall'attuale Presidente dell'Amaco per un totale di due milioni e 400 mila euro circa). Il Presidente dell'Amaco ha inoltre riconosciuto “il notevole sforzo dell'Amministrazione Occhiuto nella riconciliazione delle poste debitorie e creditorie fino ad un totale di 3 milioni e 360 mila euro”.
Non ha taciuto poi “i tagli lineari, sia nei corrispettivi che nei chilometri da parte della Regione. Altre uscite sono state determinate dall'accensione di fidi e anticipazioni bancarie che hanno determinato la corresponsione di interessi passivi pari a 300 mila euro”. Tra i meriti ha ascritto alla sua gestione, il Presidente dell'Amaco ha inserito il fatto che per la prima volta l'Amaco ha acquistato con mezzi finanziari propri alcuni mezzi del Parco autobus.
Sulla questione dei tagli lineari, sia ai corrispettivi che ai chilometri, ad opera della Regione, relativi alle annualità 2014-2015, è entrato anche il direttore generale dell'Amaco Gianfranco Marcelli che ha quantificato in 765 mila euro all'anno la perdita secca per l'azienda. “La Regione – ha detto ancora Marcelli – ha preteso la salvaguardia dei livelli occupazionali, cui l'Amaco si è sobbarcata nonostante è noto a tutti che le aziende di trasporto pubblico locale non hanno ammortizzatori sociali. A tutto questo si aggiunga l'invecchiamento del Parco macchine. Gli ultimi acquisti dell'azienda, se si escludono quelli effettuati dall'attuale gestione, risalgono al 2005, quando l'Amaco ha abbracciato la metanizzazione dell'azienda. Gli automezzi più “nuovi” si avviano ad avere 13 anni con un aumento esponenziale dei costi di manutenzione, mentre in Europa l'età media degli autobus non suopera gli 8 anni.
Nel biennio 2015/2016 – ha detto ancora Marcelli – la Regione Calabria ha previsto l'acquisto soltanto di autobus extraurbani e l'azienda rischia di restare fuori anche dai fondi, previsti dalla delibera Cipe n.50 del 1 dicembre 2016, che saranno ripartiti dai Comuni”.
Hanno inoltre dato il loro contributo alla discussione i consiglieri comunali Enrico Morcavallo, Bianca Rende e Vincenzo Granata.
Il capogruppo di “Grande Cosenza” Morcavallo ha, con riferimento alla situazione finanziaria dell'Amaco, parlato di “debiti di non lieve entità, nonostante il Comune abbia adempiuto ai suoi obblighi nei confronti dell'azienda di trasporto pubblico locale”.Morcavallo ha , inoltre rimarcato, i rilievi del collegio dei revisori dei conti, soprattutto con riferimento ai rapporti di consulenza, e formulato alcune osservazioni sul contratto di leasing per l'entrata in funzione di un altro servizio gestito dall'Amaco, quello delle paline e dei totem intelligenti. La consigliera Bianca Rende ha chiesto, invece, conto al Presidente Capalbo e al direttore dell'Amaco Marcelli delle assunzioni effettuate dall'azienda negli ultimi cinque anni definendo la situazione finanziaria “critica e preoccupante”. La consigliere Rende ha anche chiesto il motivo per il quale non erano stati trasmessi il bilancio e lo schema di rendiconto.
Soddisfazione per l'esito dell'incontro di oggi è stata espressa dal consigliere Vincenzo Granata, soprattutto per la gestione del servizio e per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Granata ha poi chiesto che si faccia chiarezza con il collegio dei revisori dei conti, soprattutto in ordine alle disparità emerse tra entrate ed uscite.
A tirare le somme della riunione di questa mattina in Commissione trasporti è stato l'Assessore alla mobilità sostenibile del Comune di Cosenza Michelangelo Spataro che ha assimilato la situazione dell'Amaco a Cosenza a quella di tutte le aziende di trasporto pubblico locale nel Paese. “Parlare delle aziende di trasporto pubblico locale – ha detto Spataro - è come parlare del PIL italiano. Anzi, Cosenza riesce a mantenersi a galla più delle altre. Basti pensare che ha salvaguardato i livelli occupazionali, nonostante i tanti crediti vantati verso molti. L'Amaco è riuscita ad attuare anche un contenimento della spesa”.
 

Autore: Giuseppe Di Donna