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Venerdì 31 Marzo, alla Casa della Musica, l'attesissimo concerto del pianista Francesco Grillo

il pianista francesco grillo
30 mar 2017

Un concerto che si preannuncia come un vero e proprio evento, non fosse altro che per la caratura e l'indiscusso talento del suo protagonista.
Cosenza si appresta a vivere, domani, venerdì 31 marzo, una serata indimenticabile alla Casa della Musica dove sarà ospitato, alle 20,30, “Piani diversi”, il concerto del pianista milanese Francesco Grillo, promosso dal Comune di Cosenza, attraverso la delegata del Sindaco Mario Occhiuto per le politiche culturali, Eva Catizone, insieme al Conservatorio “Stanislao Giacomantonio”, all'Associazione “Quartieri Tranquilli” e alla Fondazione “Lilli Funaro”, cui sarà devoluto l'incasso a sostegno dei progetti di ricerca avviati dalla stessa Fondazione e per l'istituzione di una borsa di studio.
Francesco Grillo è un pianista e compositore di enorme talento che sta facendo parlare molto di sé la critica specializzata per un suo disco, di recentissima uscita, che ha suscitato più di un motivo di interesse per quanto è sorprendente. Nel disco, Vivaldi The Four Seasons, Francesco Grillo trascrive, per piano solo, Le quattro stagioni di Vivaldi, compiendo un'operazione considerata all'inizio quasi “spregiudicata”, nel senso che non era stata mai tentata prima, ma che col passare dei giorni e soprattutto con l'aumento degli ascolti e, messa da parte ogni forma di timoroso rispetto preconcetto nei confronti di una pagina di musica classica, avvolta quasi da un'aura di sacralità, si è, invece, rivelata non solo riuscita, ma di grandissima attualità. La trascrizione del pianista milanese, senza intaccare la sensibilità popolare delle Quattro stagioni vivaldiane, un vero e proprio monumento in musica, è riuscita, con intelligenza, garbo e piacevolezza, nell'intento di conferire ai sofisticati cultori di musica da camera uno strumento inedito per meglio comprendere le dinamiche interne dell'opera e renderla ancora più fruibile in una versione inevitabilmente contemporanea.
“Ho cercato di trascrivere quest'opera – spiega Francesco Grillo, così come ha fatto qualche giorno fa su RAI 5 nel corso del programma di cultura “Save the date” - senza intervenire più di tanto sulla struttura e sull'armonia perché stiamo parlando di un'opera talmente perfetta che era molto pericoloso intervenire in modo massivo su un capolavoro del genere. Non mi ha fatto tanto paura il dover affrontare una composizione così famosa. Più che altro avevo paura che non ci fosse una resa importante. Mi sono convinto, invece, man mano che si andava avanti, che sarebbe bastato abbandonarsi e trovare la chiave giusta ed anche l'interpretazione, per rendere, in maniera diversa, una musica fantastica come questa”.
Il concerto ha per titolo “Piani diversi”, perché, accanto alle trascrizioni delle “Quattro stagioni” di Vivaldi, il repertorio proposto dal pianista milanese abbraccerà anche il jazz e, oltre alle sue composizioni originali, la musica brasiliana.
Un mix che riflette l'eclettismo di Francesco Grillo, amante della musica senza frontiere, forse per quell'impronta famigliare che gli deriva dai trascorsi musicali del nonno (tromba alla Scala, ma anche bandoneòn in Argentina) fino allo zio, batterista e cantante de “I Giganti” (quell'Enrico Maria Papes, icona del beat vocale anni Sessanta con brani come la famosissima “Tema”).
“Abbracciare tanti stili – sottolinea ancora Francesco Grillo - ti permette, come nel mio caso, di poter accedere a chiavi di lettura che altrimenti non potresti avere e che ti consentono di poter spaziare creando uno stile nuovo, un po' particolare, senza per questo rinunciare al resto. Il fatto che metta insieme tutti questi generi di musica non è semplicemente dar vita ad un'esplorazione totale, ma è anche un modo per attraversare sensazioni ed emozioni differenti. Quindi, si sorride, si piange, si riflette, ci si abbandona, un po' come succede nella vita. Per me un concerto deve essere la sintesi di questo, cioè della vita”.
Le diverse anime di Francesco Grillo, chansonnier per gioco, ma pubblicato sia in USA che in molti paesi europei, in continuo dialogo, ma anche in fuga dall'Accademia, jazzista quando vuole esserlo, compositore di matrice classica, ma sempre con un tocco di evidente diversità, convivranno tutte nel concerto di Cosenza. La sua totale assenza di prevedibilità e il suo sorprendere, andando spesso controcorrente, ne hanno fatto la cifra stilistica e di riconoscibilità, in Italia come all'estero.
Come detto, oltre ai brani tratti dal cd Vivaldi The Four Seasons, nel concerto della Casa della Musica Francesco Grillo eseguirà anche un repertorio più jazzistico che deriva dalla sua passione per i grandi pianisti della tradizione, come Bill Evans, Thelonius Monk e Bud Powell, suoi numi tutelari e inesauribile fonte di ispirazione, così come per la classica lo sono i grandi romantici Chopin e Liszt e successivamente, Rachmaninov, Scriabin o Prokoviev e, tra i francesi, Ravel innanzitutto. Attingere da entrambe le tradizioni, la classica ed il jazz, ha significato per Francesco Grillo creare uno stile compositivo molto personale che integra mirabilmente due mondi apparentemente lontani. Il suo primo album, “HighBall”, del 2011, contiene musica complessa e di grande lirismo, con brani originali per piano solo e tre duetti con il celebre pianista jazz Stefano Bollani. Di tutto rispetto anche la collaborazione con altri nomi importanti del jazz, come il trombettista Enrico Rava, con il quale sta mettendo in piedi un nuovo progetto che dovrebbe vedere la luce a Milano ed anche abbastanza presto. Sempre per restare ancorati al jazz, il pianista milanese ha collaborato anche con il clarinettista Nico Gori, il batterista israeliano Asaf Sirkis, il vibrafonista Andrea Dulbecco e il contrabbassista Yuri Goloubev, con i quali ha pubblicato, nel 2012 l'album “Otto”. Dell'anno successivo è, invece “Frame”, album di piano solo, inciso per la Sony Classical.






 

Autore: Giuseppe Di Donna