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Recital di Giancarlo Cauteruccio per le celebrazioni della Madonna del Pilerio giovedì 9 febbraio in Cattedrale

recital a madonna di pilieri
07 feb 2017

“A Madonna di Pilieri”. E’ il titolo del recital, promosso dall’Amministrazione comunale e fortemente voluto dal Sindaco Mario Occhiuto per celebrare la Madonna del Pilerio, ed in programma giovedì 9 febbraio, alle ore 18,30, nella Cattedrale di Cosenza. Il recital, in dialetto calabrese, porta la firma di Giancarlo Cauteruccio, regista cosentino, grande innovatore della scena teatrale italiana, da 40 anni alla guida della compagnia “Krypton” e da più di 25 direttore del “Teatro Studio” di Scandicci dove ha creato una vera e propria residenza artistica.
Lo spettacolo, presentato questa mattina a margine della conferenza stampa della stagione lirica 2017 del Teatro “Rendano”, nella Sala Quintieri, presenti, oltre a Cauteruccio, il Sindaco Mario Occhiuto, la sua delegata per la cultura Eva Catizone ed il dirigente del settore Cultura del Comune Giampaolo Calabrese, nasce dalla suggestione dell'importante icona della Madonna del Pilerio e dalla possibilità di poter affrontare le problematiche che, intorno alla patrona della città, si sono susseguite nei secoli. Si tratta di uno spettacolo originale che il regista e attore Giancarlo Cauteruccio ha concepito allo scopo di poter rilanciare alcuni temi che gli stanno molto a cuore e che riguardano la sua terra d'origine. Nello spettacolo Cauteruccio affronta la lingua calabrese, non nelle sue valenze dialettali, ma in quanto potente energia espressiva ed elemento di profonda appartenenza per un artista-migrante quale ritiene di essere. L'allestimento si basa su suoi testi originali e su testi del noto poeta di Acri Vincenzo Padula. La voce di Cauteruccio è supportata dalle sonorità di un giovane ensemble del Conservatorio di musica “Giacomantonio” di Cosenza, diretto dal Maestro Claudio Tommaselli e da una suggestiva cornice visual (creata da Massimo Bevacqua) intesa dal regista come vera e propria scenografia dinamica in grado di dialogare esteticamente con l'architettura della Cattedrale. Il cast artistico è, inoltre, integrato dalla cantante Laura Marchianò. Le ricerche su testi e canti sono di AnnaGiusi Lufrano.
Giancarlo Cauteruccio, che ha ideato il progetto e che ha firmato la regia, declamerà dal centro dell'Abside della Cattedrale i suoi testi e quelli di Padula con la sua voce roboante .
“La Madonna del Pilerio – ha spiegato Cauteruccio nella conferenza di presentazione – è una delle Madonne del latte. La Madre è la prima fonte di nutrimento, di donazione, di accoglienza. In questa sua naturale azione esprime la sua forza e il legame che stabilisce con il mondo, così come avviene con l'opera di Ambrogio Lorenzetti nella sua Madonna del Latte del 1324, del Palazzo Arcivescovile di Siena, e con La Vergine di Jean Fouquet del 1452.
Il nutrimento della madre mi lega e ci lega – ha detto ancora Cauteruccio – alla cultura delle origini, alla necessità della tradizione e, soprattutto, all'indelebile forza della famiglia, primo sistema formativo della condivisione, della solidarietà, dell'accoglienza. Non penso alla Madonna esclusivamente come viatico del miracolo; sarebbe come sminuire il suo essere Madre-Maestra e guida alla consapevolezza, il suo essere davvero pilastro di protezione, colonna portante della complessa architettura della nostra esistenza. Penso alla Madonna-Madre che ci attrae come quel primo momento nel quale il nostro istinto ci porta a cercarne il seno per ricevere il latte materno e quindi la vita. La mia performance parlerà la mia lingua originaria. Mi farò aiutare dalle parole straordinarie di Vincenzo Padula che ha ispirato la mia scrittura. Accanto a me ci saranno le mamme che verranno ad allattare i propri figli, sedute, accanto a me, come le antiche donne calabresi davanti all'uscio delle loro case, come arcaiche guardiane. “Pilerio”, infatti, potrebbe anche derivare dalla parola greca “puleròs” che sta per guardiano/custode della porta”.
Al progetto hanno dato la loro adesione tre associazioni: la Banca del Latte e Gocce di latte, rappresentate dalla loro responsabile Maria Pia Galasso, la pediatra neonatologa che dal 2005 ne è artefice, e l'Associazione “Mamma che mamme!”.
Il senso del messaggio culturale che l'Amministrazione comunale ha voluto lanciare con questa iniziativa lo ha spiegato Eva Catizone, delegata del Sindaco Occhiuto per la Cultura. “Nel Paese – ha detto la Catizone - è in corso una discussione sull'opportunità delle mamme di allattare nei luoghi pubblici. C'è anche una forte indicazione di Papa Francesco di aprire le porte delle Chiese alle mamme per far sì che queste possano allattare. E allora ci siamo detti che questo era il messaggio da veicolare e crediamo che con l'aiuto della performance di Giancarlo Cauteruccio e con l'adesione delle associazioni presenti sul territorio riusciremo a catalizzare l'attenzione”.





 

Autore: Giuseppe Di Donna