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Presentato il calendario "Percorsi di Moda al MAB". L'iniziativa, patrocinata dal Comune, ha riscosso l'apprezzamento di un folto pubblico

presentazione calendario percorsi di moda al mab
11 gen 2016

Nulla, se non la collocazione di altre opere di pari livello, può aggiungere valore al MAB, il Museo all’aperto Bilotti, quella galleria d’arte en plein air, attraversata dalle opere di alcuni grandi maestri del XX secolo, che rappresenta uno straordinario tratto distintivo della città di Cosenza. Quella Cosenza che si candida a diventare sempre di più, così come nelle intenzioni del Sindaco Mario Occhiuto, città opera d’arte e fabbrica creativa la cui idea portante è dar vita, come avvenuto anche in occasione delle ultime festività natalizie e di fine anno, ad un grande scenario di eventi, anche all’aperto, che si snodano lungo l’asse longitudinale che parte da Piazza Bilotti e arriva fino al cuore del centro storico.
Ma se alcune delle opere del MAB - sette per la precisione - diventano fonte di ispirazione per la pubblicazione di un calendario che coniuga arte, cultura e moda, creando anche i presupposti per la valorizzazione delle giovani energie creative della città, il risultato non può che essere un contributo, non di poco conto, alla conoscenza ulteriore del MAB, soprattutto a beneficio di quanti per la prima volta arrivano a Cosenza e si immergono in una passeggiata sull’isola pedonale tra le opere di Rotella, Dalì, De Chirico, Modigliani, Manzù, Greco, Sosno e Consagra.
L’idea del calendario “Percorsi di moda al Mab” è frullata in testa a Giada Falcone, responsabile, insieme alla sorella Selene, dell’Associazione di Eventi, moda e spettacolo “A POIS” che ha progettato questo singolare accostamento tra moda e arte e che rivela tutta la sua originalità nel momento in cui affianca sei bellissime modelle cosentine, finaliste della prima edizione del concorso di moda e cinema “Ciak si Sfila”, conclusosi nel settembre dello scorso anno, a sette opere del Museo all’aperto Bilotti. Ieri il calendario è stato presentato ufficialmente all’Enoteca della Provincia di Cosenza nel corso di una manifestazione molto apprezzata dal numeroso pubblico intervenuto. Al termine della presentazione non è mancata la presenza del Sindaco Mario Occhiuto che, accompagnato dall’Assessore agli eventi Rosaria Succurro, si è intrattenuto a conversare con le organizzatrici e con le modelle ritratte nel calendario, esprimendo compiacimento per l’iniziativa messa in campo dall’Associazione “A pois” e che ha chiuso la programmazione di “Buone feste cosentine”.
Nel corso del vernissage del calendario, condotto dalla giornalista Federica Montanelli, era stato l’Assessore Massimo Bozzo a portare il saluto dell’Amministrazione comunale. “L’idea – ha detto Bozzo - valorizza il lavoro di molti giovani della nostra città ed esalta il bello. L’auspicio è che la manifestazione possa ripetersi anche il prossimo anno”
A spiegare l’origine del progetto “Percorsi di moda al Mab” è stata Giada Falcone.
“La molla che ha fatto scaturire il tutto è stata l’esigenza di istituire un singolare connubio tra l’arte di cui sono espressione le opere del MAB e gli scatti fotografici del calendario, ma anche fornire un ulteriore stimolo di conoscenza a chi già conosce il MAB ed incuriosire chi viene a scoprire per la prima volta questo enorme patrimonio artistico che rappresenta per la città di Cosenza un valore aggiunto. Ed è proprio con questo intento – ha concluso Giada Falcone - che il calendario sarà distribuito nei punti informativi della città, a Piazza XI settembre e al Chiostro di San Domenico”.
Queste le sei giovani modelle che nel calendario figurano accanto alle opere dei maestri del Novecento, indossando abiti esclusivi realizzati dalla scuola di moda e design “Accademia new style” diretta da Franca Trozzo: Miriam Belluscio è affiancata a “Ferro Rosso” di Pietro Consagra, Martina Colla a “San Giorgio e il Drago” di Salvador Dalì, Federica Florio (vincitrice della prima edizione del concorso “Ciak si sfila”) a “La rinascita della cultura” di Mimmo Rotella, Maria Francesca Palermo a “Le Tre colonne” di Sacha Sosno, “Alessandra Crocco a “Testa di Cariatide” di Amedeo Modigliani e Manuela Caruso a “Il Grande Metafisico” di Giorgio De Chirico. Nella copertina, ancora Federica Florio posa accanto a “Testa di medusa” di Giacomo Manzù. Negli abiti – è stato spiegato – si assiste ad una libera interpretazione delle opere che vengono per così dire rivisitate, ma restando sempre ancorati al contesto artistico e al periodo storico in cui è sono state concepite.
Gli scatti sono di Luca Di Biase che ha curato anche la grafica del calendario, mentre il simpatico back stage finale è frutto dell’impegno di un altro bravo fotografo: Settimio Martire. La serata è stata poi conclusa da un defilè di moda, dedicato al cinema degli anni trenta, e da una degustazione di vini e prodotti tipici calabresi.










 

Autore: Giuseppe Di Donna