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Anche il Vice Ministro degli Interni Bubbico all'inaugurazione dei box art sul Lungofiume

il viceministro bubbico e il sindaco occhiuto all\'
05 lug 2015

Vernissage d’eccezione ieri sera per l’apertura dei primi 10 box art sul Lungo Fiume di via Dante Alighieri, in occasione della partenza ufficiale del progetto “Residenza artistica Cosenza 2015” promosso dall’Amministrazione comunale e fortemente voluto dal Sindaco Mario Occhiuto e proposto dall’Associazione Culturale “I Martedì Critici”, di cui è animatore lo storico e critico d’arte Alberto Dambruoso.
Con viva sorpresa dei presenti, ieri sera sul luogo dell’inaugurazione dei box art (o, per meglio dire, dei bocs art, dalla sigla della città di Cosenza), insieme al Sindaco Mario Occhiuto è arrivato il Vice Ministro agli Interni del governo Renzi, Filippo Bubbico, in città per partecipare alla cerimonia di insediamento del nuovo Arcivescovo di Cosenza, Mons. Francescantonio Nolè. Il Vice Ministro Bubbico era accompagnato dal Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, dal Questore Luigi Liguori e dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Giuseppe Brancati.
Il Sindaco Occhiuto, presente anche l'Assessore al turismo, agli eventi e al marketing territoriale Rosaria Succurro, ha fatto gli onori di casa ed ha fatto visitare al Vice Ministro i box art, spiegando a Bubbico la filosofia del progetto delle residenze artistiche che da ieri sera hanno cominciato ad ospitare i primi performers che animeranno il Lungo Fiume fino al prossimo 18 luglio. Dal 19 luglio al 2 agosto questi artisti saranno rimpiazzati da altri 19 che si collocheranno nei box già disponibili e negli altri che per la data del 19 luglio saranno ultimati.
A margine della visita sul Lungo Fiume il Vice Ministro Bubbico ha rilasciato qualche commento sulla situazione generale del Mezzogiorno d’Italia, sulle enormi potenzialità, spesso inespresse, della Calabria e sul valore della città di Cosenza.
“Nel Mezzogiorno d’Italia – ha detto Bubbico - registriamo una situazione di grandi eccessi, nel senso che abbiamo le cose più interessanti, più belle, le energie più significative, le intelligenze più creative e poi abbiamo la ‘ndrangheta che desertifica tutto, originando un sistema che funziona male. Noi dobbiamo agire perché si possa trovare una condizione di ordinaria medianità nella quale vengano eliminati gli eccessi negativi perché gli eccessi positivi possano determinare un innalzamento del fattore medio e Cosenza è una città straordinariamente bella, una città densa di storia che ha avuto una grande funzione nel Mezzogiorno e che ha saputo dare, in una fase particolare della nostra storia repubblicana, anche la dimostrazione concreta di come si possa costruire una condizione di eccellenza nel Mezzogiorno e in una realtà interna come la Calabria, attraverso la realizzazione di un grande ateneo che ha saputo guadagnare un riconoscimento e una reputazione valorizzata su scala nazionale ed europea.
Dobbiamo continuare a valorizzare e ad impegnare le nostre energie – ha aggiunto il Vice Ministro agli Interni - ma dobbiamo farlo stabilendo principi di legalità e di trasparenza, pretendendo il rispetto di legalità che è l’unico modo per sconfiggere la criminalità organizzata e la ‘ndrangheta che toglie ossigeno alle comunità locali, che brucia futuro e alimenta una situazione di povertà e di marginalità che risulta insopportabile a fronte di tanta bellezza e di tanta capacità che qui vediamo estrinsecata attraverso le diverse realtà ed un civismo che si annuncia, ma che non riesce ancora ad imporsi come sarebbe necessario che accadesse”.
Nel corso della sua visita il Vice Ministro ha molto dialogato con il Sindaco Occhiuto al quale lo accomuna la matrice professionale, essendo anche Bubbico architetto.
“Penso – ha detto ancora il Vice Ministro - che le istituzioni hanno il dovere di parlarsi e di dialogare e cooperare per risolvere i problemi delle nostre comunità. Con il Sindaco Occhiuto ho avuto modo di discutere dei problemi che abbiamo di fronte. Certo, una comune matrice di natura professionale rende più agevole e più scorrevole un dialogo, ma anche prescindendo da quello, è importante discutere, confrontarsi, agire insieme per risolvere i problemi delle nostre comunità”.
Nel corso dell’inaugurazione dei box art il Sindaco Occhiuto ha ribadito a più riprese la sua idea di Cosenza città opera d’arte e fabbrica creativa. “Tengo molto a questa idea di città – ha detto Occhiuto- che sia scenario di eventi culturali all’aperto. Su questo abbiamo sviluppato un programma che parte dalla città nuova e arriva alla città antica, lungo un percorso ideale di attività artistiche e culturali che si stanno man mano concretizzando. Questo è un primo gruppo di box art che ha aperto stasera, ma ce ne sono altri due che entreranno in funzione nelle prossime settimane”. Poi il primo cittadino ha ringraziato gli artisti presenti ai quali ha chiesto il massimo della partecipazione e dell’interattività con i cittadini. “Cosenza – ha sottolineato ancora Occhiuto rivolgendosi agli artisti - è una città che ha puntato molto sulla cultura anche in un momento difficile. Quella che abbiamo davanti è un’occasione unica ed irripetibile. Il nostro progetto artistico dovrà coinvolgere uno scenario non solo nazionale, ma anche internazionale”. Occhiuto ha poi concluso il suo intervento annunciando la realizzazione, all’ingresso del Lungo Fiume, del Museo dell’arte contemporanea dove troveranno collocazione anche le opere che gli artisti presenti a Cosenza fino al 2 agosto realizzeranno in loco.
Dopo il Sindaco è intervenuto il critico d’arte Alberto Dambruoso che ha curato il progetto delle residenze artistiche.
“Ribadisco – ha detto Dambruoso – quanto già ho affermato in altre occasioni. Quella del Sindaco Occhiuto è stata un’idea geniale e un caso unico in Italia di atelier appositamente realizzati per artisti che possono operare liberamente, interagendo con il pubblico. Iniziamo con dieci artisti nazionali, ma anche di spessore internazionale”. E a questo proposito Dambruoso ha ricordato, tra gli altri, la presenza dell’iraniano Navid Nazimi, dello spagnolo Andres Torca e dell’italo-argentina Mariana Ferratto.
Accanto a questi, altri artisti provenienti da tutta Italia: da Torino, da Roma, dall’Umbria, ecc. “Abbiamo cercato di rappresentare – ha spiegato ancora Dambruoso - sia uno spaccato di quella che è l’arte contemporanea in Italia, cercando di selezionare i migliori sul territorio, ma anche di ciò che è l’arte contemporanea attraverso le generazioni.
Molti artisti opereranno negli atelier, ma altri ancora opereranno direttamente con la città e nella città”. Verranno, inoltre, realizzati dei workshop. Il format sarà quello sperimentato nei “Martedì critici”, curati dallo stesso storico dell’arte. Una serie di incontri d’arte, tenuti a Roma e in altre città italiane e nelle strutture museali più diverse, con la partecipazione di artisti di successo e di performer appartenenti alle nuove generazioni che hanno aperto una nuova strada alla divulgazione dell’arte contemporanea.
“Anche a Cosenza – ha concluso Dambruoso - sarà proposta questa nuova modalità di approccio all’arte per far sì che sia più fruibile e più accessibile, andando incontro alle persone e cercando di abbattere quelle barriere che a volte fanno sì che molta gente non partecipi. Molte cose saranno un work in progress che nasceranno al momento, dal vivo. L’auspicio è che questo progetto possa andare avanti e configurarsi come uno degli appuntamenti a livello nazionale tra i più importanti del nostro Paese”.




 

Autore: Giuseppe Di Donna