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Malori per tre medici dell'ospedale dell'Annunziata, la denuncia e la solidarietà del sindaco Occhiuto

Mario Occhiuto OK
16 feb 2015

“Con enorme rammarico devo constatare che si è verificato ciò che temevamo da diverso tempo e che a più riprese abbiamo denunciato rimanendo inascoltati”.
Il sindaco Mario Occhiuto interviene sulla vicenda dei tre medici dell’ospedale dell’Annunziata colti da malore.
“Con sempre maggiore convinzione – aggiunge il primo cittadino – sono accanto al personale sanitario del nostro nosocomio in quella che è una battaglia di civiltà per l’affermazione di un diritto fondamentale, la tutela della salute di tutti. Non ci sembra una pura coincidenza che tre medici abbiano pagato il prezzo di quei carichi di lavoro talmente pesanti che, per come oggi si è davvero verificato, mettono a repentaglio il loro fisico come pure la salute dei pazienti”.
Tra richieste continue alla direzione dell’Azienda ospedaliera di una immediata risoluzione e diverse visite di vicinanza istituzionale presso il Pronto soccorso, reparto dove è maggiormente avvertita la carenza di personale (qui i sanitari restano anche per molte ore in più oltre il normale turno di servizio), il sindaco Occhiuto lo scorso luglio firmò un’ordinanza in cui, attraverso un provvedimento senza precedenti in Italia, imponeva all’Azienda ospedaliera l’assunzione straordinaria di sette medici per il pronto intervento. Non se ne fece nulla perché addirittura la medesima Azienda ospedaliera, dopo averla richiesta, impugnò quell’ordinanza e dunque, tuttora, la situazione si manifesta ad altissimo livello di criticità. “Fa bene il Sindacato nazionale dei Medici – aggiunge Occhiuto – a invocare l’intervento dei vertici del governo regionale. Non possiamo consentire che episodi del genere si verifichino di nuovo. Lavorare sotto stress è pericoloso per i sanitari e per i pazienti. Due infarti e un ictus capitati negli stessi giorni sono l’ennesimo campanello di allarme di fronte a cui non si deve restare indifferenti. E’ giunto il momento di responsabilizzare chi perpetua questo immobilismo”. 

Autore: Iole Perito