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Il mensile "Bell'Italia" dedica un interessante reportage alla città di Cosenza

Bell\'Italia marzo 2014
13 mar 2014

Un interessante reportage di 11 pagine dedicato alla città di Cosenza. Lo ha realizzato il mensile dell’editoriale Giorgio Mondadori “Bell’Italia”, diretto da Emanuela Rosa-Clot, che lo ha pubblicato nel numero di marzo, attualmente in edicola.
Il servizio, con tanto di richiamo in copertina, è frutto del lavoro del giornalista Massimiliano Rella e del fotografo Franco Cogoli che per quattro giorni, nello scorso mese di gennaio, sono stati a Cosenza a cogliere gli aspetti più significativi di quella che nel titolo del servizio di “Bell’Italia” viene definita “Una città con due volti”, per metterne in risalto una sorta di “doppia anima”, quella che trasuda “dall’intrico di vicoli dal sapore medioevale del centro storico e dalla parte moderna esaltata dalla presenza delle opere d’arte che compongono il Museo all’aperto Bilotti”, dal nome dei collezionisti e mecenati Carlo ed Enzo Bilotti che hanno donato una parte imponente del loro patrimonio artistico alla città.
L’invito rivolto ai lettori della prestigiosa rivista è quello di trascorrere a Cosenza almeno un week-end, tra antico e moderno.
Minuziosa la descrizione del Mab, corredata da fotografie particolarmente suggestive che immortalano l’isola pedonale con in primo piano “I Due Archeologi” di Giorgio De Chirico, i “Bronzi di Riace” di Sacha Sosno, la “Grande Bagnante” di Emilio Greco. Grande attenzione è dedicata da Massimiliano Rella e Franco Cogoli anche alla parte antica della città. “Attraversare il borgo vecchio – si legge nell’articolo di “Bell’Italia” – è una piacevole passeggiata, tra chiese e palazzi che meritano una sosta”. Fotografia d’autore anche per la Cattedrale della quale viene proposta un’immagine della facciata con “le installazioni luminose d’autore che fanno stabilmente parte dell’arredo urbano” e per il Teatro “Alfonso Rendano”. Un altro scatto di particolare suggestione è quello che ritrae l’Elmo Bruzio di Mimmo Paladino con sullo sfondo Palazzo dei Bruzi. Tra gli episodi storici ricordati da “Bell’Italia”, i moti del 15 marzo 1844 da cui trae la denominazione l’omonima Piazza che, a giudizio di “Bell’Italia” è ricompresa “nella zona più curata del centro storico”, ma anche il sacrificio dei Fratelli Bandiera del 25 luglio del 1844. Una città, quella descritta nel servizio del mensile dell’editoriale Giorgio Mondadori, che risulta avere tra i suoi punti di forza (pur tra alcune criticità) la grande disponibilità dei cosentini verso i turisti, la sensibilità per l’arte moderna, sottolineata dalla presenza del Museo all’Aperto Bilotti e il ricco patrimonio culturale e monumentale che, però, per “Bell’Italia” è ancora da valorizzare.
Citazione a parte per il Museo dei Brettii e degli Enotri, della cui collezione il nucleo principale è dato dagli oggetti sepolcrali rinvenuti a fine ‘800 negli scavi di Torre Mordillo. Nell’articolo si rileva, inoltre, come nel Museo ospitato nel complesso di S.Agostino è conservata anche la copia degli atti di morte dei Fratelli Bandiera, insieme al primo Tricolore italiano, restaurato in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
A corredo dell’articolo, una esauriente legenda delle botteghe artigiane del centro storico, dei luoghi dove pernottare, dei ristoranti ed anche le coordinate giuste per abbinare al soggiorno in città un’escursione al mare o sull’Altopiano Silano.








 

Autore: Giuseppe Di Donna