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Alla Casa delle Culture la mostra di Zefa Paci

30 dic 2013

La Casa delle Culture ospita la personale dell’artista Zefa Paci, patrocinata dall’Amministrazione comunale. La mostra, che sarà inaugurata giovedì 2 gennaio, alle ore 11.00, alla presenza del Sindaco Mario Occhiuto, sarà presentata dal critico e sociologo d'arte Tiziana Vommaro. Sarà presente l’artista. In mostra 18 opere, acrilico su tela, che presentano tutte la medesima particolarità: sono dipinte sul retro della tela, così che solo chi è in grado di cercare potrà scoprire il complesso mondo emozionale della giovane artista. La mostra rimarrà aperta sino a domenica 5 gennaio 2014.
Note sull’artista
Zefa Paci è nata a Cosenza il 27 aprile 1981 da genitori siciliani.
Fin da piccola l’artista si è dedicata alla poesia e al disegno tanto che poi, con la maturità, ha scelto di seguire gli studi di Storia e Conservazione dei Beni Culturali e in questo ramo si è laureata. La passione per la pittura è nata invece casualmente; trovandosi all'interno di un negozietto dell’usato, l’artista ha notato una vecchia confezione di tubetti contenenti pittura acrilica, l’ha acquistata d’istinto e il giorno dopo ha iniziato a dipingere da autodidatta. Ha cominciato con gli autoritratti, il primo dei quali si intitola “Sostienimi sopra un fiume di lacrime senza farmi mai cadere” e rappresenta l’artista con una benda sugli occhi, descrivendo il totale abbandono all’altro, all’uomo che ama.
È sul paesaggio umano che verte la riflessione artistica e filosofica della giovane artista, e in particolare sulle donne (spesso gravide) e le bambine; le prime sono indagate a fondo nella serie “Fra poco non verrai a prendermi ma io ti aspetto qui” in cui la pittrice descrive un’attesa che si nutre di una speranza logorante e corrosiva; le bambine sono rappresentate invece nella serie “Il pennello è una mamma e partorisce persone”, bimbe intese come donne in fieri, proiettate completamente nel loro futuro di donne, un futuro che a volte appare roseo, delle altre talmente ostile da terrorizzarle e farle invecchiare precocemente.


Di lei dice Tiziana Vommaro: “le opere di Zefa Paci parlano della donna e del grande dono di cui ella è portatrice: generare la vita. L’attesa è il titolo scelto per la mostra perché le donne di cui parla Zefa sono donne in attesa. Donne ancora bambine che sognano il grande amore, donne in attesa di incontrare il proprio amante e che quindi fantasticano sul prossimo incontro oppure donne che hanno perso l’amore e sono assalite da mille dubbi. Ma anche le donne che attendono l’arrivo di un bambino sono dette in attesa, ed infatti la rappresentazione della donna gravida è uno dei temi classici della giovane artista. E già… perché l'attesa può essere uno status fisico ma soprattutto uno status mentale. L’attesa trova rifugio tra i pensieri, i ricordi, i sogni e le paure: sono proprio i nostri pensieri che trasformano l’attesa in un momento piacevole o in attimi di terrore. La sensazione e la condizione dell’attesa, letta con gli occhi delle donne: questo è dunque l’universo raccontato nelle opere di Zefa Paci”.

Autore: Annarita Callari