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Anche il Comune nella rete interistituzionale del progetto "Ascolto Donna"

Palazzo di Città
22 nov 2013

Anche il Comune di Cosenza entra a far parte della rete interistituzionale del progetto “Free-Fly -Ascolto Donna”, promosso dal Dipartimento di Prevenzione Psichiatria Forense- Medicina Legale dell’Asp di Cosenza, in collaborazione con l’Associazione “Archè” , presentato nello scorso mese di ottobre e frutto di un accordo tra la stessa Asp, la Questura di Cosenza e il Comando Provinciale dei Carabinieri al fine di tutelare le donne vittime di violenze fisiche e psicologiche.
La sinergia instaurata con l’Amministrazione comunale di Cosenza è stata ufficializzata nel corso di un incontro, tenutosi questa mattina a Palazzo dei Bruzi e che ha visto riuniti ad uno stesso tavolo gli assessori alla Comunicazione Rosaria Succurro, alla solidarietà e coesione sociale Manfredo Piazza e alla formazione della coscienza civica e scuola Geppino De Rose, la dottoressa Patrizia Nicotera, dirigente di psichiatria forense dell’UOC di Medicina Legale dell’Asp di Cosenza, insieme alle dottoresse Carolina Baratta e Stefania Spadafora, dirigenti dell’UOC Medicina Legale dell’Asp di Cosenza.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le molteplici attività offerte dall’ASP, attraverso il progetto “Free-Fly -Ascolto Donna”, fortemente voluto dal Direttore generale Gianfranco Scarpelli. “Il progetto, che dispone anche di un numero verde (“Ascolto donna”, già attivo da tempo, 800 050590)- è stato spiegato dalla dottoressa Patrizia Nicotera – mira a tutelare la donna vittima di violenze psicologiche e fisiche attraverso una serie di attività che vanno dalle prestazioni socio-sanitarie più adeguate, alla riduzione del danno, all’identificazione dei fattori di rischio e alla identificazione delle cause, alla prevenzione primaria e secondaria in collaborazione con le scuole, le famiglie, i servizi sanitari, le forze dell’ordine, i comuni e la Chiesa.”
Il progetto Free-Fly prevede una serie di interventi che vanno dal primo ascolto, attraverso il numero verde, all’accoglienza vera e propria del soggetto che ha subito maltrattamenti o violenza fisica e/o psicologica presso l’ambulatorio d’ascolto e d’accoglienza, colloqui e percorsi personali di uscita dalla spirale della violenza, visite presso l’ambulatorio di medicina legale per violenze fisiche ed abusi sessuali, eventuale ricovero presso i servizi ospedalieri, consulenze legali gratuite, attivazione di un eventuale protocollo con le forze dell’ordine e ricovero presso una casa di fuga temporanea.
I rappresentanti istituzionali del Comune di Cosenza (Assessori Succurro, De Rose e Piazza) hanno condiviso la necessità di creare tutte le condizioni indispensabili per assicurare la prevenzione primaria che significa, in buona sostanza, far sì che il fenomeno della violenza sulle donne non si sviluppi, attuando una politica di educazione e formazione alla non violenza diretta soprattutto nei confronti delle nuove generazioni che dovranno essere opportunamente educate ai rapporti di uguaglianza, parità e rispetto della differenza.
“Non esiste riduzione del danno – ha rimarcato la dottoressa Patrizia Nicotera – se non c’è prevenzione primaria.”
A questo proposito, nel corso dell’incontro di questa mattina a Palazzo dei Bruzi, è stato deciso di fissare una nuova riunione nel prossimo mese di dicembre o, al più tardi, i primi di gennaio, alla presenza dei dirigenti scolastici per programmare le attività da svolgere nelle scuole, allo scopo anche di procedere ad un’accurata analisi dei bisogni, studiare i percorsi informativi per i docenti e di sensibilizzazione delle famiglie per quel che concerne la consapevolezza e la gestione delle proprie emozioni.

 

Autore: Giuseppe Di Donna