Home Page » Canali » Archivi » Notizie » lettura Notizie e Comunicati

Cosenza e l'alluvione del Crati del 1959: conversazione di studio, venerdì 22 novembre, all'Istituto Carmela Borelli"

esondazione del fiume del 1959
21 nov 2013

Il gentlemen's agreement (l’accordo tra gentiluomini) sottoscritto il 10 ottobre scorso tra il Comune di Cosenza e il gruppo Facebook “Il senso del tempo, il valore di un posto, Cosenza” comincia a dare i primi proficui risultati e passa alla sua fase attuativa. Per la giornata di domani, venerdì 22 novembre, infatti, il Comune ed il gruppo Facebook che fa capo a Massimo Veltri, fondatore de “Il senso del tempo...” hanno promosso, in occasione del 54° anniversario dell’alluvione del fiume Crati, che colpì la città di Cosenza il 24 novembre del 1959, una manifestazione in programma, alle ore 10,00, all’Istituto comprensivo dell’infanzia (primaria e secondaria di 1° grado) “Carmela Borelli” di via Spirito Santo.
Si tratta di una conversazione di studio sul tema “24 novembre 1959, Cosenza e l’alluvione del fiume Crati”, primo degli appuntamenti che l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Occhiuto ed il gruppo Facebook “Il senso del tempo...” si sono prefissati in occasione della presentazione dell’accordo di collaborazione.
E il Sindaco Mario Occhiuto sarà tra i partecipanti all’iniziativa di domani, insieme all’Assessore alla formazione della coscienza civica, scuola e cultura di Palazzo dei Bruzi Geppino De Rose, a Massimo Ciglio, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Carmela Borelli”, a Massimo Veltri e Alfredo Salzano, rispettivamente fondatore e ideatore del gruppo facebook “Il senso del tempo...” e a Stefano Vecchione, Vice presidente dell’Istituto per gli studi storici di Cosenza. Tra gli altri interventi, previsti quelli del poeta Ciccio De Rose e delle docenti dell’istituto “Carmela Borelli” Maria Luisa Morrone e Isabella Salatino.
L’incontro sarà moderato da Vincenzo Scirchio.
Il progetto non vuole, nelle intenzioni del gruppo Facebook “Il senso del tempo...”, cadere nel nostalgico o nel contemplativo. Vuole, invece, consegnare al presente e al futuro uno spaccato di microstoria che altrimenti rischia d'andare perduto. Recuperare il vissuto serve ad assegnare identità, radici e creare condivisioni. Ma aiuta anche a proiettarsi nel futuro con basi solide, aumentando consapevolezze e amore per la comunità di cui si fa parte. Il gruppo raccoglie scritti, foto, filmati, registrazioni, commenti e attraverso le immagini vuole suscitare emozioni e riflessioni, coltivando il senso civico, il protagonismo responsabile e il senso critico rivolto alla proposta.
La relazione di Alfredo Salzano, con la proiezione delle immagini fotografiche d'epoca di Antonio Cannataro, si soffermerà su quelle giornate di grande impegno e di solidarietà dei cosentini e di tutta la nazione, quando sul panoramico piazzale antistante il complesso monumentale di San Francesco di Paola, all’imbrunire del 24 novembre 1959, una folla attonita di cittadini assistette inerme al nuovo e tragico straripamento del Fiume Crati. Nonostante tutte le risorse impegnate per la realizzazione degli argini e dei nuovi ponti sui due fiumi, la città fu costretta a fronteggiare un’altra imponente esondazione. Le precipitazioni a carattere eccezionale, incessanti sin dal giorno prima, con la massima piovosità nell’alto bacino del Crati, fece registrare, al Ponte di San Lorenzo, una portata di 720 metri cubi al secondo e una velocità media pari a 50 km/h. Rotti gli argini, quello destro in Contrada Caricchio e Casa Donato e il sinistro presso le contrade Caruso e Castagna, straripato sulle altre barriere di contenimento esistenti a monte e all’interno della città, il Fiume Crati in piena si riversò a destra nei quartieri posti alle pendici di Colle Triglio,e, a sinistra, lungo il Pancrazio, tra le piazze dello Spirito Santo e dei Valdesi, distruggendo per intero il mercato popolare di Lungo Crati Luigi De Seta e danneggiando l’allora Jolly Hotel. Il livello delle correnti superò, in alcuni punti, di oltre due metri quello delle strade. Molto ingenti furono i danni arrecati alle abitazioni, ai negozi e alle botteghe delle vie rionali, invasi da uno spesso strato di fango e da enormi tronchi d’albero.
L'intervento del Vice Presidente degli studi storici di Cosenza Stefano Vecchione esaminerà il rapporto tra la città, la confluenza del Busento nel Crati e i cinque ponti sui fiumi.
Al termine della conversazione di studio con gli studenti della scuola “Borelli”, seguirà una passeggiata, tra storia e ricordi, nei quartieri storici di Cosenza devastati dall’esondazione del Crati del 1959.











 

Autore: Giuseppe Di Donna