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Riduzione della portata dell'acqua: il Sindaco ordina alla SoRiCal di tornare ai valori normali altrimenti il ripristino sarà eseguito dalla forza pubblica

foto sindaco occhiuto
27 set 2013

Alla SoRiCal non è bastata neppure la sentenza pronunciata dal Tar lo scorso 7 febbraio affinché non riducesse ancora ai cittadini di Cosenza, come continua a fare, la fornitura idrica proveniente dalle sorgenti regionali dell’Abate Marco e del Bufalo. Il tribunale amministrativo regionale Calabria della sezione di Catanzaro mesi fa aveva dato ragione, appunto, al Comune di Cosenza in merito a un’ordinanza emessa dal sindaco Mario Occhiuto per diffidare la SoRiCal nelle sue iniziative non giustificate di elevata riduzione della portata dell’acqua.
Oggi, questo comportamento deprecato anche dal Consiglio di Stato, torna a ripetersi con evidenti disagi per la cittadinanza.
Da qui, l’ennesima diffida del sindaco Mario Occhiuto inviata due giorni fa e, oggi, l’emissione di un’ordinanza urgente che ordina alla SoRiCal di riportare immediatamente la fornitura idrica ai valori medi registrati negli ultimi quattro anni (ovvero 95 litri al secondo), dal momento che in difetto dal 28 settembre. Altrimenti, il ripristino della fornitura idrica sarà eseguito dalla forza pubblica.
La società SoRiCal è ormai solita ridurre senza preavviso e senza giustificazione il servizio di fornitura idrica alla cittadinanza di Cosenza quale rivalsa sui ritardi dei pagamenti da parte dell’Ente.
Ma in una precedente motivazione del Consiglio di Stato, che aveva accolto le ragioni del Comune, risiede l’illegittimità di questo tipo di azioni in quanto l’interesse dei cittadini è preminente e occorre mantenere in ogni caso una sufficiente erogazione dell’acqua.
“Nel mese di agosto 2013 – sottolinea il sindaco Occhiuto – il Comune ha registrato una fornitura idrica giornaliera inferiore ai 50 litri al secondo a fronte di una fornitura per l’anno precedente di circa 95 litri al secondo. La SoRiCal ha ritenuto di diminuire, dunque, di circa il 70% la portata di arrivo al serbatoio del Merone. Nel mese in corso – aggiunge – è stata poi registrata una fornitura giornaliera inferiore a 40 litri al secondo a fronte di una fornitura nello stesso periodo dell’anno precedente di 90 litri al secondo. Si tratta di abusi a danno dei cittadini che non abbiamo mai tollerato e mai tollereremo – conclude il Sindaco – Da parte nostra continueremo a difendere sempre i beni comuni come l’acqua, per la cui corretta fornitura tanto ci stiamo spendendo in ordine di ammodernamento della rete. L’interesse per la buona qualità della vita delle persone, non ci stancheremo di ripeterlo, è in cima alle priorità di questa Amministrazione”.
 

Autore: Iole Perito