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Primi importanti risultati per la raccolta porta a porta: dalla fine di luglio a oggi registrato l'86% di differenziata nelle zone in cui è stato esteso il servizio

raccolta differenziata
23 ago 2013

Il modello di raccolta differenziata denominato “porta a porta”, inserito nel programma politico-amministrativo del Sindaco e nel quale l’Amministrazione comunale di Cosenza ha da sempre investito, sta dando i suoi frutti al di là delle migliori previsioni.
In particolare, i dati acquisiti sulle varie frazioni raccolte nelle zone in cui si è recentemente esteso il servizio (lato ovest della città), nel periodo compreso tra il 23 luglio e il 22 agosto, riportano l’86% di differenziata e il 14% di rifiuto non riciclabile.
Com’è noto, quello del “porta a porta” è il sistema più difficile da avviare, ma è anche quello che, alla lunga, assicura i migliori risultati. Le difficoltà iniziali, che anche Cosenza (come tutte le altre città in cui il sistema è stato applicato) ha dovuto affrontare, sono legate a due presupposti indispensabili per la sua riuscita: la collaborazione motivata dei cittadini e la capacità organizzativa ed operativa del gestore della raccolta. La prima è stata affrontata con un’adeguata informazione dei cittadini, attualmente in fase di potenziamento, la seconda con la massima collaborazione delle strutture comunali nei confronti della società appaltatrice del servizio, soprattutto nella fase di formazione del personale.
Tutto ciò con il supporto della qualificata assistenza, ratificata da un’apposita convenzione, del Conai, l’ente che in Italia ha, tra l’altro, la funzione di supportare i Comuni nelle fasi iniziali della raccolta differenziata e di connetterli con il mercato del riciclo.
Essendo partita col piede giusto e, soprattutto, con la convinzione di avere scelto la strada migliore, la città di Cosenza sta dunque ottenendo i primi incoraggianti risultati.
Per altre zone diverse dalla parte ovest, come il centro storico, che presentano ancora delle criticità legate a particolari situazioni strutturali e sociali, si stanno intensificando gli sforzi sia sul fronte delle soluzioni tecniche, come i nuovi contenitori da esterno, sia su quello dell’informazione degli utenti.
E’ notorio, infatti, che quanto più alta è la coscienza civica della cittadinanza tanto più il sistema porta a porta garantisce ottimi risultati.
Ma la raccolta in sé rappresenta solo un anello della catena virtuosa che sottrae i rifiuti alle discariche, trasformandoli in materie riutilizzabili. Il secondo passo è rappresentato da una struttura di selezione, imballaggio e vendita dei materiali riciclabili, che faccia rimanere nel territorio le risorse ottenibili dal rifiuto. E su questo il Comune di Cosenza ha approntato, con la stessa convinzione riposta nel sistema porta a porta, il progetto di un Centro di Riciclo, sul modello attualmente più evoluto (che è italiano), che prevede di ridurre quel 14% di non riciclabile fino al 2-3%. Come del resto ampiamente divulgato, il Comune ha già il sito e i capannoni, mancano solo i macchinari che saranno acquisiti o tramite finanziamenti pubblici o tramite finanziamenti privati (da parte di chi avrà poi la concessione per gestire l’impianto). Un’aliquota dei materiali recuperati sarà impiegata in città, come il compost di qualità per la concimazione del verde pubblico, e come la cosiddetta sabbia sintetica, ricavata da quella frazione normalmente destinata alla discarica, che servirà a produrre panchine, recinzioni, segnaletica, chiusini, contenitori per rifiuti, elementi di pavimentazione, ecc. Anche tale lavorazione è prevista nel Centro di Riciclo, dove si prevedono circa quaranta posti di lavoro. E’ questa la risposta concreta di Cosenza al problema rifiuti, per il quale si persegue un’evoluzione verso la risorsa rifiuti.
 

Autore: Iole Perito