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Una Fiera di S.Giuseppe ancora più rispettosa degli animali

marina machì ok
13 mar 2013

Rispetto assoluto per gli animali. E’ questa la parola d’ordine dell’edizione 2013 della Fiera di San Giuseppe. Quest’anno, infatti, l’Amministrazione comunale ha emanato un’apposita ordinanza con la quale viene fatto divieto assoluto di vendere, all’interno della manifestazione fieristica più attesa dai cosentini, anatre, paperette e pulcini. Lo scorso anno il divieto era circoscritto ai soli pulcini colorati. Quest’anno, invece, è stato esteso a tutte le specie considerate più a rischio, come appunto i pulcini, le anatre e le paperette. Nell’ordinanza emanata dall’Amministrazione comunale viene inoltre fatto obbligo agli operatori commerciali della Fiera autorizzati all’esposizione e vendita di altri animali vivi, di osservare tutte le prescrizioni previste dalla legge 20 luglio 2004 n.189 contenente disposizioni in materia di corretta tenuta degli animali.
“Quest’anno – ha commentato con favore l’Assessore alla formazione della coscienza civica Marina Machì – viene compiuto un ulteriore passo avanti nella direzione di assicurare, durante la manifestazione fieristica, i livelli di tutela e salvaguardia della salute degli animali, estendendo in particolare il divieto di vendita e di maltrattamento ad alcune specie più a rischio. Lo scorso anno parecchi esemplari vennero, infatti, trovati morti in buste di plastica. Perché questa “mattanza” venga fermata saranno intensificati i controlli della Polizia Municipale, ma anche quelli degli operatori dell’OIPA, il nucleo di guardie ecozoofile, che ringraziamo per la collaborazione e che hanno espresso apprezzamento per l’opera di prevenzione svolta lo scorso anno dall’assessorato all’Ambiente e dall’assessorato alla formazione della coscienza civica. Dall’OIPA è venuta anche una sollecitazione ad estendere l’ambito delle specie animali delle quali vietare la vendita. Cercando di diffondere la cultura del rispetto per gli animali, l’Amministrazione comunale – ha sottolineato ancora l’Assessore Machì – intende, con l’intensificarsi delle buone pratiche a salvaguardia dei loro diritti, costruire una sorta di “palestra” di rispetto nei confronti dei  più deboli. La legislazione in materia di tutela degli animali di affezione è sicuramente avanti a livello europeo e regionale, ma ancora a livello pratico si fa fatica ad affermare comportamenti rispettosi delle direttive esistenti in materia, a partire dalla legge con la quale il Parlamento Italiano ha recepito la Convenzione europea sulla protezione degli animali. A livello locale esiste, come è noto, il regolamento comunale per la tutela degli animali, approvato nel 2003, ma la strada da percorrere è ancora in salita. Ora è stato gettato un altro seme, sperando che arrivino ogni anno nuovi e più significativi risultati.”

 

Autore: Giuseppe Di Donna