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Il Comune aderisce alla campagna dell'Unicef "Io come tu" per ricordare domani la giornata dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza

19 nov 2012

L’Amministrazione comunale ricorda la Giornata dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, in programma domani, martedi 20 novembre, in tutto il Paese, aderendo alla campagna promossa dall’Unicef a livello nazionale per ribadire il diritto alla non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che vivono, studiano e crescono in Italia.
“Ricorderemo la giornata dei diritti dell’infanzia – afferma l’Assessore alla formazione della coscienza civica, alla scuola e alla città a misura di bambino, Marina Machì – senza celebrazioni solenni, nè tenendo una conferenza stampa, perché avrebbero esaurito i loro effetti nel volgere di un giorno. Intendiamo piuttosto – continua la Machì - richiamare l’attenzione della comunità e delle scuole attraverso un’azione peer to peer, della durata di un mese, che coinvolgerà la scuola primaria e le scuole superiori e che si concluderà in prossimità del Natale. Agli studenti delle scuole superiori sarà chiesto – spiega la Machì – di individuare delle modalità e degli strumenti, frutto anche della loro inventiva, attraverso cui spiegare ai bambini della scuola primaria quali sono i diritti dell’infanzia. I bambini, a loro volta, saranno chiamati ad elaborare dei lavori che saranno presentati in occasione della manifestazione conclusiva che sarà organizzata a ridosso del Natale.”
I bambini e gli adolescenti migranti, soprattutto quelli privi di documenti o separati dalle famiglie, sono particolarmente esposti alle violazioni dei diritti umani e a discriminazioni.
La Campagna dell’UNICEF Italia, “IO COME TU. MAI NEMICI PER LA PELLE”, intende richiamare l’attenzione sul diffondersi, in Italia, di comportamenti discriminatori nei confronti di bambini e adolescenti di origine straniera, presenti a vario titolo sul territorio nazionale, che sta comportando un grave rischio di esclusione sociale.
La situazione è ancora più paradossale per le seconde generazioni, ovvero per i figli nati e/o cresciuti in Italia da genitori immigrati, i quali hanno sviluppato un senso di appartenenza nei confronti del Paese in cui sono nati e/o cresciuti (per averci vissuto, studiato, lavorato, ecc.) e hanno diritto a che questa loro condizione sia disciplinata in maniera adeguata affinché questo sentimento di appartenenza sia tradotto in diritti giuridicamente esigibili.
Nell’aderire alla campagna dell’Unicef, il Comune di Cosenza recepisce in pieno i punti prioritari sui quali dovranno essere adottate tutte le misure necessarie a tutelare i diritti umani fondamentali dei bambini e degli adolescenti di origine straniera.
Tra queste, la salvaguardia del loro interesse superiore nella definizione di politiche e nell’attuazione di provvedimenti loro rivolti, così come il favorire la circolazione e lo scambio delle buone prassi sperimentate sul territorio nazionale in tema di non discriminazione, valorizzazione delle diversita’ culturali, conoscenza della normativa italiana relativa all’acquisto della cittadinanza.
Su questa necessità ineludibile ha espresso il suo punto di vista anche l’Assessore alla soliderietà e coesione sociale Alessandra De Rosa.
“Partendo dalla considerazione che ciascuno ha il diritto di sviluppare liberamente la propria personalità ed il proprio intelletto, seguendo le proprie aspirazioni ed assecondando le proprie aspettative, senza alcuna distinzione di età, e che soprattutto i fanciulli, all’interno della famiglia e non solo, vadano tutelati nella formazione del loro carattere e della loro futura coscienza, - sostiene l’Assessore De Rosa - abbiamo il dovere morale, anche come Amministrazione, di contribuire a tutelare e a proteggere concretamente il fanciullo al fine di garantirgli quello sviluppo armonioso e completo e farlo crescere in un ambiente familiare ed in un clima di felicità, di amore e di comprensione, rimuovendo ogni ostacolo che possa minacciare questo percorso.
Non proclami, quindi, - conclude la De Rosa - ma azioni concrete nell’individuazione del disagio giovanile ed esistenziale, seguita dall’adozione di conseguenti ed adeguate risposte.”

 

Autore: Giuseppe Di Donna