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Personale di Francesco Toraldo alla Trend Line Gallery

19 nov 2012

La Galleria Marano, all’interno del suo nuovo spazio ‘Trend Line Gallery’ su Corso Telesio, presenta la personale del calabrese Francesco Toraldo, "La forza del vento". A distanza di 6 anni dall’importante mostra del 2006 tenutasi all’interno della sede centrale della Marano ed in occasione della quale venne presentato il catalogo del Maestro Toraldo la cui prefazione porta la firma di Vittorio Sgarbi, la nota galleria cosentina ripropone i lavori dell’ultimo decennio di questo artista che racconta nei suoi dipinti la giocosità e la vivacità del vento.

La mostra costituisce un'occasione per presentare un Artista che la critica colloca tra i più interessanti degli emergenti nel panorama artistico europeo. Toraldo ha seguito percorsi di ricerca complessi ma coerenti, all'interno di una figurazione che giunge a volte al limite dell'astrazione. In esposizione 25 opere uniche, realizzate dal 2000 al 2012, che consentono una visione esaustiva dell'Artista.
All’inaugurazione, prevista per venerdì 23 novembre, alle ore 18.00, partecipa il Sindaco Mario Occhiuto. La mostra è curata da Dorma Marano, la presentazione è di Giulia Fresca. La serata sarà conclusa da musica dal vivo ed una degustazione di prodotti e vini calabresi.

Orari:9,30/13,00 – 16,00/20,00 Venerdì e Sabato 9,30/13,00 – 16,00/22,00 (giorno di chiusura lunedì)

 

BIOGRAFIA DELL'ARTISTA

Nasce a Catanzaro il 9 novembre 1960.
Francesco Toraldo è un pittore la cui espressività intreccia narrazioni figurative che sembrano provenire non tanto da un progetto precostituito, quanto piuttosto essere prodotte da un ardore guidato dalla memoria. Dalla biografia di questo artista si evince un certo spirito ribelle, dato che, a suo tempo, egli non ha voluto portare a termine lo studio accademico, che pure gli è stato utile come base di apprendistato. Il suo vero maestro è stato soprattutto il padre Enzo, anche lui pittore, il quale ha saputo con evidenza infondergli l'amore istintivo per una figurazione forte e calibrata. Le capacità espressive di Francesco Toraldo si effondono nella sua opere con gli effetti vibrati di colori primari e puri. Egli non ama certo tenere sotto controllo la sua fantasia pittorica, e quindi interpreta il vero attraverso il filtro delle emozioni. Ci si accorge subito che Francesco Toraldo ha capacità e sensibilità per ciò che concerne la rivelazione del particolare in un contesto visivo dove prevale un espressionismo venato, in alcuni casi, di dolcezze post-romantiche.
L'osservatore si trova di fronte ad un artista che ha assorbito certamente dal museo dell'arte dello scorso secolo alcuni fondamentali insegnamenti e non solo i cromatismi della pittura fauve, che appare qui subito come primo e ovvio riferimento stilistico, ma anche agli approfondimenti visivi dell'espressionismo tedesco del primo dopoguerra. Perseguendo la volontà di trasfigurare il riconoscibile, e quindi di interpretarlo attraverso un filtro immaginifico, questo artista si avvale di un colorismo intenso e movimentato da larghe campiture, elemento che costituisce la costante di un linguaggio poetico di grande densità e di un'enunciazione narrativa nitida e sintetica. La gestualità di Toraldo agisce con forti colpi di spatola praticando giochi di contrappunto cromatico, che si risolvono in rapporti di limpida purezza fra le masse di colore. L'artista medita con intensa partecipazione sul suo lavoro, dialogando con una materia pittorica che scaturisce da una coscienza vigile nell'ascolto della sua stessa interiorità. Le sue raffigurazioni di vele sospinte dal vento, di suonatori di jazz, di corpi femminili nudi hanno l'essenzialità e l'immediatezza segnica di una pittura che sembra nascere direttamente dal colore, senza la necessità di un disegno preparatorio. Solo il colore sembra quindi abilitato ad aprire tutti gli orizzonti sensibili della sua visione. L'amore per la natura e per la figura umana modula ritmi musicaliche ritornano e si scatenano nelle cromie, che si fanno suono e armonia nella specifica riproduzione visiva dei musicanti di tromba e di sax, ma non solo. Questo abile pittore di cieli, di mari e di vigorose enunciazioni figurali, avverte la necessità di variare i temi preferiti attraverso il filtro di una visionarietà capace di decantare la passione in modulazioni nostalgiche, evitando l'iperbole e senza cadere nella banalizzazione. Le impressioni visive che provengono dalla sua memoria selettiva e che lo guidano in ogni nuova composizione, si risolvono in una espressività quanto mai poetica, in quanto capace di restituire ai valori della raffigurazione una funzione emotiva. La sensibilità pittorica si ritrova in tal modo ad agire éntro sintesi mirate, che acquistano respiro tramite i contrasti armonici fra tono e contro toni. L'analisi del momento figurale trova quindi la sua conclusione narrativa che rappresenta il particolare della bellezza del visibile, liberandone il segreto e portandolo alla sua piena esaltazione attraverso i percorsi dell'armonia.