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Presentata a Palazzo dei Bruzi la XXXII edizione della sagra dell'uva e del vino "Sapori d'autunno", da venerdì 5 ottobre a domenica 7 nel borgo antico di Donnici

uva
02 ott 2012

La sagra dell’uva e del vino Donnici doc cambia pelle, a cominciare dal nome, “Sapori d’autunno”. Il nuovo corso, tenuto a battesimo questa mattina a Palazzo dei Bruzi, in occasione della conferenza stampa di presentazione della XXXII edizione della manifestazione, nata nel 1979, è coinciso anche con la prima uscita ufficiale dell’Associazione “Vivi Donnici” che si è aggiudicato il bando pubblicato dal Comune e che si occuperà dell’organizzazione della tre giorni in programma da venerdì 5 ottobre a domenica 7 ottobre. Un gruppo di giovani under 30 che, muovendosi in sinergia con le cinque aziende di produttori del Doc Donnici (“Bozzo”, “Donnici 99”, “Monterosa”, “Spadafora” e “Terre del Gufo”) tenterà di cambiare il volto della sagra.
L’operazione rinnovamento l’ha spiegata in conferenza stampa l’Assessore alla crescita economica urbana, attività economiche e produttive e al turismo Luciano Vigna. “Il nostro obiettivo – ha detto - è quello di trasformare una manifestazione che ha vissuto nel tempo alti e bassi e che aveva snaturato il suo ruolo, riducendosi al mero consumo di prodotti alimentari non sempre di qualità, in un evento di promozione delle nostre eccellenze che serva anche da traino per i flussi turistici importanti che interessano il territorio. La promozione di un territorio – ha detto ancora Vigna – passa inevitabilmente dalla sua capacità di presentare al mercato i prodotti enogastronomici di qualità.”
Come ulteriore elemento qualificante Vigna ha inoltre indicato lo spirito altamente collaborativo instauratosi tra l’associazione culturale “Vivi Donnici” e i cinque produttori del Doc.
“L’Amministrazione comunale – ha concluso l’Assessore – punta molto su “Sapori d’autunno” perchè ci troviamo di fronte ad una ricchezza che dobbiamo essere in grado di utilizzare facendola interagire con le azioni volte allo sviluppo del turismo.”
L’intervento dell’Assessore Vigna era stato preceduto da quello del consigliere comunale Francesco Spadafora, espressione del territorio sede della manifestazione.
“La sagra dell’uva e del vino – ha rimarcato Spadafora – è un appuntamento importante non solo per la frazione di Donnici, ma per tutta la città di Cosenza. C’è un bisogno diffuso di valorizzare quelle eccellenze enogastronomiche che rappresentano la nostra vera ricchezza. Ecco perchè abbiamo chiesto al Sindaco di rinnovare la manifestazione per realizzare un vero e proprio programma di sviluppo che coinvolga tutto il territorio.”
Al tavolo della conferenza anche l’Assessore alla comunicazione del Comune di Cosenza Rosaria Succurro che ha sottolineato la necessità di una promozione sempre più capillare del territorio che deve passare necessariamente attraverso una buona comunicazione.”
A Michele Presta, in rappresentanza dell’Associazione “Vivi Donnici” è toccato il compito di illustrare nel dettaglio il programma di “Sapori d’autunno”, promosso dal Comune con il patrocinio della Provincia di Cosenza e della Regione Calabria.
Primo atto della giornata di apertura, venerdì 5 ottobre, alle ore 16,30, il convegno, al ristorante “La Coccinella”, sul tema “Il vino Donnici Doc nelle Terre di Cosenza” che sancirà l’ingresso ufficiale dei produttori del Donnici doc, già perfezionato nel dicembre 2001, nel nuovo marchio DOP “Terre di Cosenza”, la denominazione unica con la quale saranno etichettati i vini prodotti nell’intero territorio provinciale, in sostituzione delle “vecchie” Doc e IGT. Una semplificazione, quest’ultima, che, pur consentendo l’indicazione nell’etichetta della sottozona nella quale è collocato il vigneto di provenienza, renderà più efficace la comunicazione delle produzioni di un territorio che negli ultimi anni ha visto un miglioramento esponenziale della qualità.
Michele Presta ha nel suo intervento evidenziato tutto il desiderio, del gruppo di giovani di cui fa parte, di rilanciare il territorio donnicese, sia dal punto di vista storico-economico che sotto il profilo sociale.
“Abbiamo voluto – ha spiegato – dare un taglio netto col passato per conferire alla manifestazione un nuovo stile.” E questo modo nuovo di concepire la sagra passa attraverso lo spazio esclusivo affidato alle aziende produttrici del Donnici doc, le uniche abilitate durante la tre giorni della manifestazione, a vendere il vino. “Un primo passo questo – ha aggiunto Presta – per rendere la sagra migliore e diversa.”
Molto vario e articolato il programma, accanto all’allestimento degli stand (19 in tutto gli espositori): concerti di musica rock, classica e jazz, esibizioni di artisti di strada, esposizioni di opere pittoriche, ma anche mostre degli antichi mestieri, i giochi popolari delle 6 contrade della frazione e il ripristino del Palio degli Asini che mancava da diverse edizioni. In più, la possibilità di visite guidate alle cantine dei produttori a bordo del bus “ScopriCosenza”.
La conferenza stampa è stata conclusa dall’arch.Pierluigi Carci, delegato delle aziende produttrici del Donnici doc.
Con l’occasione Carci ha consegnato all’Assessore Vigna, in assenza del Sindaco Mario Occhiuto, fuori città per altri impegni istituzionali, la pergamena con il riconoscimento della “Selezione del Sindaco”, il prestigioso concorso enologico internazionale riservato alle città del vino e che quest’anno ha attribuito una delle 60 medaglie d’oro in palio, su 1600 vini partecipanti, al vino “Antico Diverzano”, un Donnici doc del 2008 prodotto dall’azienda “Donnici ‘99” di cui Carci è titolare. Una medaglia d’oro che viene assegnata non solo all’azienda, ma anche al Comune di appartenenza, in questo caso Cosenza.
Anche per Pierluigi Carci la sagra necessita di un rinnovamento. “Occorre andare oltre la sagra – ha precisato – programmando il lavoro su lunghi periodi, attraverso un percorso che valorizzi le nostre realtà, nelle quali sono da ricomprendere ottimi Doc, ma altrettanto buoni IGT. Occorre sfatare un mito: non è solo il Doc il depositario e testimone dell’eccellenza.”





 

Autore: Giuseppe Di Donna