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Presentato a Palazzo dei Bruzi il progetto culturale "Restart" per la tutela e la valorizzazione di 15 monumenti-simbolo della città

Progetto RESTART
05 giu 2012

Una buona pratica urbana frutto di quella condivisione istituzionale che privilegia la tutela e la conservazione del patrimonio identitario.
“Restart” è essenzialmente questo.
Il progetto, di cui è ideatore ed esecutore il restauratore cosentino Gianluca Nava, coadiuvato in questa esperienza dallo staff di “Nova Ars Restaurandi”, è stato presentato questo pomeriggio a Palazzo dei Bruzi e “battezzato” dal sindaco Mario Occhiuto.
Quindici monumenti cittadini, collocati fra il centro storico e la parte moderna, su volere dell’amministrazione comunale saranno sottoposti nei prossimi mesi a profondi interventi di tipo conservativo, preceduti da una ricognizione diagnostica che vede un riesame storico, archivistico ed iconografico di ogni statua. Complessivamente, l’operazione costerà la cifra irrisoria di 30mila euro, considerando l’immensa eredità artistica da custodire, di non facile stima economica.
“Non ci stanchiamo mai di promuovere l’arte e la cultura – ha esordito il sindaco Occhiuto salutando l’iniziativa – E’ un periodo in cui, a causa della grave crisi economica, è difficile parlare di questi argomenti. Ma l’uomo, specie nelle situazioni di disagio, non può prescindere dalla valorizzazione delle ricchezze che possiede. Non si può pensare, infatti, a una città e alle persone che la abitano non tenendo conto della bellezza fisica dei luoghi. Noi – ha aggiunto Occhiuto – non smetteremo mai di parlare di bellezza perché bellezza significa ricchezza, e dunque lavoriamo simultaneamente su più fronti per migliorare la fruibilità di Cosenza a 360 gradi”.
Il primo cittadino ha inoltre ricordato i numerosi progetti sulla Sostenibilità ambientale che l’amministrazione sta già attuando grazie al Protocollo d’intesa firmato con il Ministero dell’Ambiente, specificando che proprio in quest’ottica si colloca la filosofia di “Restart”.
Il progetto in questione, che il prossimo novembre presso i Musei Vaticani di Roma parteciperà al Congresso annuale dell’IGIIC (Italian Group International Institute for Conservation), nasce dall’azione sinergica fra quattro istituzioni (Comune di Cosenza, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, Università della Calabria con il Dipartimento di Scienze della Terra, Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma) che metteranno insieme una collaborazione ripartita per i vari aspetti di competenza.
Gino Mirocle Crisci, direttore del Dipartimento DI-BEST (Biologia e Scienze della Terra) dell’Unical, nel corso della conferenza stampa ha descritto il coinvolgimento del laboratorio universitario nella fase iniziale di diagnostica delle opere, mentre il Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Calabria, Fabio De Chirico, ha posto in evidenza come Restart non sia “una semplice operazione di restyling, bensì un’attenta acquisizione di dati e informazioni relativi al territorio su cui si trovano i monumenti scelti”.
E’ toccato infine al responsabile del progetto, Gianluca Nava, entrare nel dettaglio delle singole azioni di intervento, passando in rassegna le immagini delle 15 statue e anticipando l’attività tecnica che verrà svolta. “Il progetto Restart – ha ancora una volta sottolineato Nava – non è finalizzato solo al restauro. E’ un lavoro ad ampio raggio che sarà utile per una rivisitazione storica, archivistica ed iconografica delle opere”.
All’incontro di questo pomeriggio era presente anche l’architetto Luciano Garella, neo Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, che si è detto felice di affacciarsi al capoluogo bruzio in concomitanza di un progetto culturale di tale portata.
 

Autore: Iole Perito