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Giovedì 31 maggio la giornata conclusiva del Progetto "Cittadini praticanti"

locandina cittadini praticanti
28 mag 2012

Si avvia alla conclusione il progetto “Cittadini praticanti”, promosso dall’Assessorato alla formazione della coscienza civica, scuola e cittadinanza attiva e dal master in Teorie e prassi della democrazia nella società interculturale dell’Università della Calabria. Giovedì prossimo 31 maggio, alle ore 11,00, presso il settore educazione di via S.Tommaso, nel quartiere S.Lucia, si farà il punto sui risultati raggiunti.
Per tre mesi, a partire dal 15 marzo scorso, i percorsi di cittadinanza attiva si sono succeduti in quattro istituti superiori della città di Cosenza : il Liceo Classico “B.Telesio”, il Liceo Polifunzionale “Lucrezia della Valle”, il Liceo Scientifico “Fermi” e l’Istituto tecnico per geometri “Salvatore Quasimodo”.
Il progetto, il cui obiettivo è stato quello di promuovere, nelle quattro scuole che lo hanno ospitato, la consapevolezza di una cittadinanza attiva, si è avvalso di un nutrito e qualificato gruppo di docenti del master in Teorie e prassi della democrazia nella società interculturale. I docenti hanno affrontato, nel corso di una serie di incontri e seminari con gli studenti, diversi approcci al tema della cittadinanza attiva: da quello storico delle idee a quello più strettamente teorico, dall’approccio giuridico a quello politico, passando per una riflessione sull’antropologia umana e sugli aspetti pedagogici.
Giovedì prossimo 31 maggio la giornata conclusiva del progetto prevede la partecipazione dei dirigenti e degli studenti dei 4 istituti superiori che hanno seguito i percorsi di cittadinanza attiva e dei docenti universitari che li hanno animati.
In programma anche gli interventi del Prof. Pio Colonnello, direttore scientifico del master in Teorie e prassi della democrazia nella società interculturale dell’Università della Calabria, di Antonio De Sensi, referente del progetto “Cittadini praticanti” per il settore Educazione del Comune di Cosenza, e di Marina Machì, Assessore alla formazione della coscienza civica, scuola e cittadinanza attiva.
Il prof. Pio Colonnello, nel commentare il progetto, sottolinea come “l’attivismo del cittadino non sia una qualità personale del singolo individuo, quanto piuttosto una componente essenziale perché nella contemporanea concezione del gioco sociale esso possa essere condotto senza distorsioni ed abusi”.
L’assessore Marina Machì, nell’annunciare la giornata conclusiva, racconta che “il
progetto nasce da una domanda: cosa può un assessorato comunale rispetto a questioni così importanti che attraversano i grandi dispositivi educativi: scuola, famiglia, media? Può ragionevolmente occuparsi di piccole cose: imparare a fare la fila, abbassare il volume(delle comunicazioni verbali come dei rifiuti), sostenere la raccolta differenziata (non sfugga il senso di “piccola palestra di differenza”), promuovere il rispetto della strada e degli spazi pubblici, il rispetto dei randagi (che è una buona palestra “creaturale”, non antropocentrica, di empatia nei confronti di una diversità di specie). Piccole cose che in questo primo anno di assessorato si concretizzano, tra l’altro, nel progetto cittadini praticanti . I percorsi di cittadinanza attiva muovono da quella domanda fondamentale già indicata da Platone: “perché devo obbedire alle leggi della comunità?”. L’idea di base è che un individuo può reclamare un suo diritto in quanto appartiene ad una comunità, e non lo reclama contro la comunità, bensì contro quelle strutture di potere che una comunità si è data.”




 

Autore: Giuseppe Di Donna