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Educazione alla legalità: proiettato in Commissione cultura il corto di Alessio Pasqua "Un giorno come tanti"

locandina un giorno come tanti
23 mag 2012


Si continua in Commissione cultura a lavorare all’idea di organizzare a Cosenza un festival del cortometraggio che tenga conto delle competenze e professionalità di un vera e propria fucina di giovani talenti e videomakers presenti in città e nella provincia.
Uno di loro è senz’altro Alessio Pasqua, giovane regista cosentino, trapiantato a Roma, dove si è in qualche modo specializzato nel genere horror, e autore del recentissimo corto “Un giorno come tanti”, presentato con successo il 27 febbraio al cinema Modernissimo di Cosenza e finalista in ben 4 festival del cortometraggio in Italia.
“Un giorno come tanti” è stato proiettato in Commissione cultura a Palazzo dei Bruzi nel corso di un’audizione inserita nell’ambito della selezione preliminare che l’organismo consiliare presieduto dal consigliere comunale Claudio Nigro ha avviato da tempo per individuare il meglio dei videomakers locali da inserire nel prossimo Festival del cortometraggio.
All’audizione della commissione cultura hanno partecipato, assente giustificato il regista Alessio Pasqua, Francesca Florio e Francesca Marchese dell’Associazione culturale “Le Sei sorelle”, che ha curato l’organizzazione generale delle riprese del corto e che è molto attiva nel campo della diffusione dell’arte cinematografica e degli audiovisivi. A “Le Sei sorelle” si deve, infatti, la scoperta di molti videomakers locali, ma anche, l’organizzazione, diversi anni fa, di una rassegna cinematografica dedicata alla “nouvelle vague” iraniana, che ebbe come ospite, per una memorabile lezione di cinema, svoltasi tra pochi intimi alla Casa delle culture, Babak Karimi, montatore di Abbas Kiarostami e attore in “Una separazione” di Asghar Farhadi, che quest’anno ha vinto l’Oscar come miglior film straniero.
Coprodotto da “Ares Produzioni” e da “Rigor Mortis”, il corto “Un giorno come tanti”, proiettato in commissione cultura, affronta il tema delicato e spinoso del racket delle estorsioni e del reclutamento dei giovani al servizio della criminalità organizzata, attraverso la storia di due giovani studenti che cominciano a muovere i primi passi nella sfera del crimine, taglieggiando un imprenditore . Il corto di Pasqua è stato girato interamente a Cosenza, con l’isola pedonale e il centro storico a fungere da locations privilegiate. Ma anche con qualche puntata nell’hinterland (alcune scene sono state girate in un mattonificio dismesso di Marano, molto simile ai tanti non luoghi di cui è popolato il nostro Paese). Nel cast figurano Peppino Mazzotta (grande attore di teatro, ma noto ai più come Fazio, l’ispettore-assistente del commissario Montalbano nella fiction tratta dalle pagine di Andrea Camilleri), Alessandro Sperduti (interprete della serie tv “I Liceali”) e un gruppo di attori cosentini, alcuni alla loro prima esperienza nel cinema.
Il breve film - quindici minuti in tutto - è stato girato a costo zero e senza alcun sostegno da parte delle istituzioni, ma qualcosa comincia a muoversi e a dimostrarlo è l’attenzione della commissione cultura di Palazzo dei Bruzi.
Ora “Un giorno come tanti” potrebbe prendere la strada della diffusione nelle scuole per diventare strumento di educazione alla legalità. Su questo versante l’Associazione “Le Sei sorelle” ha già avuto un incontro proficuo con l’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola Marina Machì per avviare un tavolo di concertazione in questa direzione.
Nel corso dell’audizione Francesca Florio e Francesca Marchese hanno illustrato il percorso di lavorazione del film e i suoi obiettivi.
La Florio ha ricordato la composizione della troupe del film, per metà romana e per metà cosentina , a testimonianza di una fruttuosa sinergia tra maestranze autoctone e tecnici provenienti da fuori.
Francesca Marchese ha, invece, ricordato il percorso artistico di Alessio Pasqua che ha cominciato a fare cinema a Cosenza presso l’Accademia del Cinema, esperienza che Francesca Marchese ha condiviso in maniera pionieristica con altre 4 persone e della quale, nonostante gli ottimi risultati raggiunti, oggi non vi è più traccia per mancanza di fondi e di sostegno da parte delle istituzioni.
Unanime l’apprezzamento per il cortometraggio di Alesssio Pasqua della Commissione cultura. Il consigliere Maria Lucente ne ha sottolineato l’impegno politico e civile. “Solo così - ha detto - si può fare prevenzione e portare all’attenzione un messaggio in grado di raggiungere capillarmente i ragazzi. Un cortometraggio del genere penetra molto di più di ogni parola. Un racconto che insegna a non essere omertosi e che sprona i giovani a non essere passivi, senza per questo dover essere a tutti i costi degli eroi.”
Colpito dal finale amaro, ma che fa arrivare senza giri di parole il messaggio, il consigliere Giovanni Cipparrone.
Mimmo Frammartino ha, invece, annunciato, per il festival del cortometraggio che si ha intenzione di organizzare a Cosenza, un partenariato con il Comune di Torino. “Cosenza può dire la sua nella maniera più autentica – ha affermato Frammartino - ed il contributo culturale e di idee che può venire dall’Associazione “Le Sei Sorelle” è veramente straordinario.”
Dello stesso parere il Presidente della commissione Claudio Nigro: “il fatto di poterci eventualmente relazionare con Torino – ha ribadito nel suo intervento conclusivo -– fa assumere al nostro proposito di organizzare un festival del cortometraggio una particolare valenza. L’auspicio è che l’Amministrazione comunale possa rappresentare il veicolo attraverso il quale trasformare una vetrina di cortometraggi autoctoni in una vetrina nazionale.”

 

Autore: Giuseppe Di Donna