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Ventesimo anniversario strage Capaci e via D'Amelio: intervento del sindaco Mario Occhiuto e degli assessori Marina Machì e Davide Bruno

falcone e borsellino
22 mag 2012


“Dobbiamo sforzarci sempre di tramandare la memoria riempiendola di contenuti, perché è solo spiegando alle giovani generazioni il significato profondo di taluni sacrifici, che onoriamo con rispetto il ricordo di chi è morto per servire lo Stato”.
Ad affermarlo è il sindaco Mario Occhiuto che, insieme agli assessori Marina Machì e Davide Bruno, ha voluto ricordare le stragi di via Capaci e di via D’Amelio, in occasione del ventesimo anniversario, le cui celebrazioni ufficiali sono previste a Palermo domani, mercoledì 23 maggio.
Dal canto suo, Marina Machì, assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola del Comune di Cosenza, ribadisce che “è dalla scuola che può germogliare il seme della legalità e della speranza, perché è nella scuola che si formano i cittadini consapevoli che con gli strumenti della cultura e del sapere possono respingere gli assalti della barbarie e della degenerazione dei valori”. L’Amministrazione comunale di Cosenza – sottolinea ancora Marina Machì – al di là delle celebrazioni organizzate in tutta Italia per ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di tutti i caduti delle stragi di Capaci e via D’Amelio, intende richiamare l’attenzione sull’importanza e sul ruolo insostituibile che la scuola riveste nella formazione dei ragazzi e nella definizione dei loro percorsi di crescita. Ciò che più importa –rimarca inoltre Marina Machì – è impegnarsi per la legalità quotidianamente, combattendo anche tutti quegli atteggiamenti, come ad esempio il bullismo, che rappresentano una sorta di anticamera di comportamenti ancora più preoccupanti. I fatti di Brindisi aggiungono un ulteriore carico di tristezza e di sgomento all’anniversario di Capaci e via d’Amelio. Non è ancora chiara la matrice dell’attentato davanti alla scuola “Morvillo-Falcone” che sabato scorso ha spezzato la vita della giovanissima Melissa Bassi. Le ipotesi accreditate nelle ultime ore parlano di un gesto isolato, opera, forse di uno squilibrato. Comunque sia – dice ancora l’Assessore Machì - ciò che è avvenuto a Brindisi è agghiacciante e merita risposte adeguate. Ho condiviso ampiamente la scelta del Sindaco di Mesagne di non chiudere le scuole del suo comune per dimostrare che presìdi di legalità e di democrazia come le scuole non possono interrompere la loro missione neppure per un giorno. La nostra Amministrazione, con le azioni condotte dall’assessorato alla scuola, ha ribadito in più occasioni il suo impegno a favore della legalità e della democrazia.
Una giornata dedicata al “senso dello Stato” è stata quella che abbiamo ideato ed organizzato il 31 marzo scorso, con la messa in scena al Teatro “Morelli” dello spettacolo “Toghe rosso sangue”, preceduta da una mattinata di conversazione tra gli studenti delle scuole superiori cittadine e chi, a vario titolo, per professione e impegno sociale, affronta la problematica delle mafie.
Un invito alla presa di coscienza e all’espressione del proprio dissenso nei confronti di ogni forma di mafia. Sempre sull’idea di legalità – prosegue la Machì – abbiamo varato il progetto “cittadini praticanti” invitando alcuni docenti del corso di laurea in filosofia a tenere dei laboratori di cittadinanza attiva in quattro istituti superiori della città (il Liceo Classico “Telesio”, il Liceo Scientifico “Fermi”, l’Istituto per Geometri “Quasimodo” e il Liceo Statale “Della Valle”). Proseguiremo su questa strada, consapevoli del fatto che i principi e i valori della legalità vadano instillati con un’attenta opera di divulgazione e diffusione all’interno della scuola per bandire dalla società ogni forma di violenza e per evitare che il sacrificio di uomini come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino o della giovanissima Melissa Bassi non sia avvenuto invano”.
A Marina Machì fa eco anche l’Assessore al futuro e ai giovani Davide Bruno.
“Investire nella cultura e nel sapere – afferma Bruno – è un imperativo categorico per gli enti locali, perché solo così si potranno precostituire le condizioni perché i nostri giovani abbiano a loro disposizione gli strumenti necessari a combattere ogni forma di illegalità. E tra questi strumenti abbiamo voluto inserire il Servizio Volontario Europeo che da domani sarà presentato negli istituti superiori della città con l’obiettivo di promuovere la cittadinanza attiva dei giovani, in generale, e la loro cittadinanza europea in particolare, ma anche sviluppare la solidarietà e la tolleranza, allo scopo di rafforzare la coesione sociale dell'Unione europea e la comprensione reciproca tra i giovani di diversi paesi.”

Autore: Giuseppe Di Donna