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Incontro fra l'assessore Carmine Vizza e il direttore generale Paolo Gangemi per discutere della proposta del vice capogruppo del Pd Marco Ambrogio di cedere al Comune due casolari di Donnici di proprietà dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza

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15 mag 2012

L’assessore alla Salute Pubblica Carmine Vizza, su sollecitazione del sindaco Mario Occhiuto, ha incontrato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Paolo Gangemi, per discutere della proposta avanzata dal vice capogruppo consiliare del Pd a Palazzo dei Bruzi, Marco Ambrogio, in merito alla richiesta di cessione al Comune di due casolari di cui l’Azienda Ospedaliera è proprietaria sul terreno di Donnici.
Come si ricorderà, il suggerimento del consigliere Ambrogio andava a inserirsi nello scambio già deliberato, e approvato all'unanimità dalla Commissione Bilancio, fra l’Amministrazione comunale e l’Azienda ospedaliera di due rispettivi appezzamenti di terreno, con lo scopo di snellire la procedura di apertura del fabbricato del D.E.A. ubicato proprio su una superficie del Comune e trasferita all’Azienda Ospedaliera per evitare intralci burocratici, facilitando la procedura di apertura della nuova struttura sanitaria. A parere del consigliere Ambrogio, però, quello scambio non risultava equo sul piano delle dimensioni dei terreni e avanzava dunque l’idea che l'Azienda Sanitaria cedesse invece i casolari di Donnici per potervi allocare dei laboratori creativi, centri giovanili e il centro anziani che vi risiede da anni e per il quale il Comune paga regolare canone all’Ao.
“Il direttore generale Gangemi – annuncia oggi l’assessore Vizza – ci ha dato ampia disponibilità a valutare positivamente la proposta del consigliere Marco Ambrogio. Quando dall’opposizione emergono idee costruttive per il bene comune, l’amministrazione è infatti lieta di accoglierle e di farle sue. Con il direttore Gangemi – conclude Carmine Vizza - abbiamo concordato di rivederci a breve per aprire un tavolo tecnico e stabilire le modalità di cessione dei due casolari in questione”.
 

Autore: Iole Perito