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Dedicata alla Russia e alle sue fiabe la ripresa della stagione lirico-sinfonica del Teatro "Rendano"

isabel russinova
20 mar 2012

Riprende all’insegna della Russia e delle sue fiabe la stagione lirico-sinfonica del Teatro “Rendano” di Cosenza. Sabato 24 marzo (alle ore 20,30) e domenica 25 marzo (alle ore 17,00) andrà in scena, nella prima parte del programma dedicato alla Russia e alla sua cultura, una nuova versione di “Pierino e il lupo”, la celebre fiaba scritta e musicata da Sergej Prokovief nel 1936, affidata dal “Rendano” alla voce recitante dell’attrice Isabel Russinova che ne ha curato traduzione, adattamento e messa in scena.
La seconda parte del programma prevede, invece, l’esecuzione delle “Danze polovesiane” di Alexander Borodin, tratte dall’opera “Il principe Igor”, e della Jazz suite n.2 di Dmitri Shostakovich.
Sia in “Pierino e il lupo” che nel programma della seconda parte, l’Orchestra lirico-sinfonica del Teatro “Rendano” sarà diretta dal maestro Donato Sivo.
A spiegare il tributo del Teatro “Rendano” alla Russia è il direttore artistico del teatro di tradizione cosentino Albino Taggeo.
“Dovendo caratterizzare il tributo alla Russia, dopo l’omaggio rivolto alla Francia con i balletti andati in scena a fine gennaio, ho preso in considerazione – spiega Taggeo - alcune peculiarità che possono essere rappresentative di questa nazione. Una delle espressioni culturali della Russia è, appunto, la fiaba, dai grandi linguisti e antropologi russi come Vladimir Propp ai grandi scrittori di questo particolare genere letterario come Aleksandr Afanasiev, uno dei fondamenti della favola russa. Mi ha attratto molto – chiarisce ancora il direttore artistico Taggeo - questo discorso delle fiabe messo in relazione alla musica. Dal lavoro portato avanti in questi mesi con Giovanni Pelliccia e Donato Sivo è venuto fuori che un ottimo banco di prova per la nostra giovane Orchestra fosse continuare ad esercitarsi, oltre con le opere liriche, con il sinfonico. Far lavorare e far crescere l’orchestra significa farle fare molto sinfonico e così è stato con il concerto di musiche da film, in parte con il gran galà dell’Epifania e con i balletti francesi.
Non è un caso che dopo tre sinfonici abbiamo fatto il Rigoletto. Dopo Rigoletto, però, ritorniamo al sinfonico perché Sergej Prokofiev è un grande sinfonista, Shostakovich lo è altrettanto e Borodin pure. La sottolineatura è questa: l’esaltazione dell’humus e della base sinfonica. E poi c’è l’aspetto interessante di valorizzare Schostakovic che è un autore che io amo moltissimo e che è stato uno dei più importanti rappresentanti del realismo sovietico e un compositore che, nonostante i problemi di censura, è riuscito a lavorare nella propria terra, così come anche Prokofiev, senza sentire il bisogno di espatriare, lavorando in assoluta tranquillità e addirittura permettendosi di presentare due magnifiche jazz suites per Orchestra (al “Rendano” sarà eseguita la n.2), laddove il jazz era visto con molta diffidenza considerato che proveniva dagli Stati Uniti.”
Tornando a “Pierino e il lupo”, la fiaba di Prokofiev può essere considerata inossidabile e regge l’urto di qualsiasi elaborazione.
Sono stati in tanti a cimentarsi con quest’opera apparentemente semplice, ma non priva di insidie, dai grandi del teatro come Ruggero Ruggeri, Eduardo De Filippo, Tino Carraro e Dario Fo ad attori più vicini a noi come Gigi Proietti, Paolo Villaggio e Roberto Benigni. Tra i musicisti, invece, che si sono lasciati sedurre da questa opera ormai entrata nell’immaginario collettivo, si ricordano, tra gli altri, Lucio Dalla, Brian Eno, Shel Shapiro e Bono.
Non si lascia intimorire dal confronto con questi illustri predecessori l’attrice Isabel Russinova che sarà la voce recitante di questa nuova versione di “Pierino e il lupo” alla quale ha attribuito una matrice ancora più ecologista. Non è un caso che la Russinova abbia accettato con entusiasmo la proposta del “Rendano” (di cui cura il cartellone di prosa) e di Albino Taggeo, essendo, oltre che attrice anche autrice di libri per ragazzi.
“Possiamo sicuramente dire – afferma Isabel Russinova- che “Pierino e il Lupo” è uno dei primi manifesti ecologisti, una storia di musica e parole capace di avvicinare e sensibilizzare i bambini al rispetto della natura e degli animali.
Il mio percorso di scrittrice per ragazzi (ho pubblicato due libri con Rai Eri, distribuiti da Mondadori, ed è in uscita il terzo) hanno proprio come protagonista il rispetto della natura, degli animali, e del “diverso”. Ecco spiegato – continua l’attrice- l’entusiasmo a studiare ed affrontare l’interpretazione dell’opera di Prokoviev, cominciando dalla traduzione e dall’adattamento del testo, sottolineandone proprio l’aspetto ecologista e valorizzando la “chiave” che lo porta ad essere uno dei primi documenti in questo settore. Pierino salva con astuzia i suoi amici animali dal lupo, ma protegge anche quest’ultimo, salvaguardandolo dai fucili dei cacciatori. Alla fine tutti sono salvi, felici e contenti. Da sottolineare anche la figura del nonno, che racconta il rispetto che i più giovani devono agli anziani,custodi di saggezza e memoria.”
Venerdì 23 marzo, alle ore 18,00, nella Sala “Quintieri”, consueto convegno di presentazione del programma lirico-sinfonico di sabato e domenica.
Tema del convegno: “La fiaba nel suo humus più pregnante: la Russia” – Agli albori della rivoluzione bolscevica, scontro tra feudalesimo e rinnovamento, tra zarismo e nuove utopie.





 

Autore: Giuseppe Di Donna