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Venerdì la "prima" del Rigoletto al Rendano". Successo dell'anteprima per le scuole

anteprima scuola
23 feb 2012

Sono stati circa seicento gli studenti delle scuole della città e della provincia che mercoledì sera hanno gremito il Teatro “Rendano”, in occasione dell’anteprima del “Rigoletto” di Verdi riservata, com’è consuetudine, proprio agli istituti scolastici di Cosenza e provincia.
L’anteprima è stata un buon banco di prova per la messa in scena firmata dal regista Francesco Antonio Castaldo che, com’è noto, ha fortemente attualizzato l’allestimento dell’opera, con uno spostamento dell’azione ai giorni nostri, rivoluzionando nell’aspetto i personaggi, rigorosamente (fatta eccezione per il prologo e l’epilogo) in abiti moderni (grisaglie grigie e cravatte regimental extra large per gli uomini e abiti succinti e tacchi a spillo per le donne). Con un altro elemento in più: da Rigoletto ai cortigiani, tutti, indistintamente, portano con sé un’inseparabile borsa da lavoro (chiara l’allusione ai portaborse di oggi).
Un allestimento la cui modernità, però, non risiede solo nei costumi di scena, ma anche nei riferimenti molto espliciti ad accadimenti piuttosto recenti della vita politica nazionale, punteggiati dal fatto che Castaldo dissemina sulla scena, firmata da Pierluigi Manetti e Dora Zagari, una serie di simboli che non lasciano spazio all’immaginazione, come, ad esempio, il coacervo di antenne paraboliche e suppellettili rivestite di ritagli di giornale che evocano il potere mediatico.
L’anteprima del “Rigoletto” è stata accolta con entusiasmo dagli studenti che, durante tutta la rappresentazione, hanno seguito con compostezza e massima concentrazione l’evolversi del melodramma verdiano.
I 600 studenti che hanno affollato il “Rendano” provenivano dall’Istituto “Falcone” di Rende, dal Liceo Musicale “Lucrezia Della Valle” di Cosenza, dal Liceo Scientifico “Fermi”, dalla scuola media “Nicola Misasi”, dal Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio”. Con loro anche una nutrita rappresentanza dalla provincia, come gli studenti degli Istituti comprensivi di Belmonte e Cerisano, del Liceo Europeo della Musica e dell’Accademia delle arti di Castrovillari.
Al termine applausi a scena aperta e diverse chiamate al proscenio per i cantanti (su tutti il Rigoletto del baritono Damiano Salerno, la Gilda di Sandra Pastrana e il Duca di Mantova di Alessandro Liberatore).
Applausi anche per l’Orchestra lirico-sinfonica del “Rendano” diretta da Giovanni Pelliccia ed il coro lirico “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, guidato da Bruno Tirotta.

Un cast tutto di giovani

Il direttore artistico del “Rendano” Albino Taggeo lo aveva anticipato già da diverse settimane, orgoglioso di assumersi direttamente la responsabilità di aver reclutato per il “Rigoletto” che debutterà domani sera al “Rendano” un cast vocale interamente fatto di giovani.
Ed in realtà è proprio così, a cominciare da Damiano Salerno che interpreta “Rigoletto” e che, nonostante la sua giovane età, può essere considerato uno specialista del ruolo per averlo interpretato di recente più volte: al teatro Comunale di Bologna, al festival di Grange Park Opera a Londra, al teatro Regio di Torino e al Festival dell'Atlantico di Las Palmas.
Dopo Cosenza, sarà nuovamente Rigoletto al teatro di Saint Gallen in Svizzera.
Il cast artistico dell’opera di Verdi annovera poi il tenore Alessandro Liberatore (il Duca di Mantova) che può sbandierare con orgoglio il fatto di aver cantato nell’ottobre del 2002 con il grande Luciano Pavarotti in un recital a Montecarlo, Sandra Pastrana ( Gilda,la figlia di Rigoletto), soprano spagnolo che ha avuto il privilegio di essere stata diretta da bacchette importanti del calibro di Riccardo Muti, Gianluigi Gelmetti e Daniel Oren, il basso bulgaro Eugenio Staminorov (Sparafucile), Ekaterina Metlova (Maddalena), recentemente impegnata nel ruolo di “Carmen” al “Petruzzelli” di Bari, Abramo Rosalen (il conte di Monterone), Antonio Barbagallo (Marullo) e Antonino Mercurio (Il conte di Ceprano).
Ben nutrita la rappresentanza nel cast dei cosentini Raffaella Lupinacci (Giovanna), Saverio Pugliese (il cortigiano Borsa) e Annalisa Sprovieri (la Contessa di Ceprano).
Tutti e tre provengono dal Conservatorio “Giacomantonio” di Cosenza. Pugliese è stato già Matteo Borsa in un altro Rigoletto, diretto dal Marco Guidarini per la Stagione Lirica 2011 del Circuito Lirico Lombardo. Annalisa Sprovieri, diplomatasi sotto la guida dell’insegnante di canto Maria Carmela Conti, apprezzato soprano cosentino, ha partecipato a diverse opere andate in scena al “Rendano” negli ultimi anni: da “Tosca” a “Pagliacci” al “Flauto magico” fino alla “Bella dormiente”.
Nel suo percorso di studi può vantare un master class con il soprano greco Dimitra Theodossiou. Per debuttare nel suo primo vero ruolo (la Contessa di Ceprano) nel “Rigoletto” del “Rendano” ha temporaneamente rinunciato al ruolo di protagonista in Tosca” al Teatro di Pollenza (Macerata). Al “Rendano” tornerà a cantare, accompagnata dal maestro Giuseppe Maiorca, il prossimo 11 marzo, per la stagione dell’Associazione “Quintieri”, in un concerto dedicato alle musiche di Maurizio Quintieri e Giacomo Puccini.
Chiude la rappresentanza dei cantanti cosentini il mezzosoprano Raffaella Lupinacci che nel “Rigoletto” sarà Giovanna e che può vantare un’intensa attività artistica in Spagna.

Autore: Giuseppe Di Donna