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Cosenza e Torino insieme verso la Smart city

16 gen 2012

Un piano di alleanza tra le città di Cosenza e Torino per avviare uno scambio di esperienze nell’ambito del progetto smart city, le “città intelligenti” che investono molto in piattaforme e servizi ad alto contenuto tecnologico e ad alto indice di sostenibilità ambientale, è stato definito nei giorni scorsi nel capoluogo piemontese nel corso di un incontro tra gli Assessori all’Innovazione di Palazzo dei Bruzi Geppino De Rose e del Comune di Torino Enzo Lavolta.
La missione istituzionale dell’Assessore De Rose va nella direzione tracciata dalla Giunta guidata dal Sindaco Mario Occhiuto che della sostenibilità ambientale ha fatto uno dei punti cardine e degli obiettivi chiave del proprio programma amministrativo, atteso anche quanto sancito di recente dall’Unione Europea che ha stabilito di privilegiare, nell’assegnazione dei fondi previsti nel piano degli interventi strutturali 2014-2020, le città già impegnate nella sperimentazione di interventi nell’area delle applicazioni appunto di smart-city.
L’iniziativa del Comune di Cosenza e dell’Assessore all’innovazione Geppino De Rose è perfettamente in linea anche con l’orientamento del Governo nazionale che attraverso il Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha dettato nei giorni scorsi le linee guida per la modernizzazione del Paese e per un’Italia sempre più orientata verso il digitale, indicando proprio nelle smart city il fulcro ed uno degli obiettivi strategici per la crescita del Paese.
L’incontro a Torino tra gli Assessori all’innovazione di Palazzo dei Bruzi, Geppino De Rose, e del Comune di Torino Enzo Lavolta è servito a porre le basi di un programma complessivo di collaborazione che si preannuncia davvero interessante.
“Abbiamo chiesto al Comune di Torino, città considerata da sempre leader nell’area delle smart city, - spiega l’Assessore De Rose - uno scambio di pratiche in materia di governance complessiva delle smart city e di condivisione tecnologica di alcuni servizi che loro già applicano in materia di mobilità sostenibile e di controllo del territorio. Esiste una piena disponibilità di Torino a fare rete con le nostre strategie. A tale scopo è in preparazione – sottolinea ancora l’Assessore all’Innovazione del Comune di Cosenza - un protocollo congiunto che definirà tempi e contenuti di quello che si preannuncia come un vero e proprio programma di gemellaggio delle due città nell’area delle smart city e del programma Agire POR dell’Unione Europea”.
Il Settore Innovazione, l’Ufficio Europa e la Polizia Municipale del Comune Cosenza rappresentati rispettivamente all’incontro dalla dirigente Maria Rosaria Mossuto, da Leo Acri e Roberto Caruso, si sono confrontati con le omologhe strutture del capoluogo piemontese per definire esperienze e percorsi di collaborazione.
A giudizio degli assessori De Rose e Lavolta “non è solo una questione di innovazione tecnologica: le smart city sono la sintesi contemporanea di un modello di governance, ormai adottato a livello mondiale, nel cui ambito le città sono chiamate a disegnare circuiti e reti di partecipazione che pongono nella sostenibilità economica ed ambientale il vero motore dello sviluppo urbano”.
Secondo il titolare della delega all’innovazione della Giunta Occhiuto, “ l’ente locale deve abbandonare questa curiosa concezione “proprietaria” del territorio di riferimento, che anni di malintesi politici gli hanno assegnato. Al contrario, le smart city sono città-rete, connesse, che condividono conoscenze, valori culturali e ambientali attraverso spazi multimediali di fruizione e di controllo della qualità della vita.
I campi di sviluppo e di applicazione della smart city sono praticamente illimitati: dalla biomimetica, alla domotica, dalla bioedilizia alla produzione alimentare urbana, ai materiali innovativi ai sistemi di comunicazione Tetra, le città si apprestano a diventare sempre più ambienti di innovazione e di modernità sostenibile.
La sfida è insomma lanciata- conclude De Rose – e Cosenza città smart city, così come promesso dal Sindaco Occhiuto, comincia a prendere forma.”

 

Autore: Giuseppe Di Donna