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Al Museo dei Brettii e degli Enotri si presenta il volume sui "Centri fortificati indigeni della Calabria dalla protostoria all'età ellenistica"

15 feb 2019

Il Museo dei Brettii e degli Enotri offre un'occasione di confronto sulle antiche popolazioni calabresi. La ricerca scientifica si è infatti molto soffermata nell'ultimo trentennio sul popolamento indigeno della Calabria di età protostorica e storica, offrendo nuovi dati di conoscenza sulle antiche popolazioni calabresi, che devono essere alla base di una nuova valorizzazione culturale del territorio regionale.
Quale luogo migliore del Museo dei Brettii e degli Enotri - che ha fatto della conoscenza delle due componenti indigene (gli Enotri e i Brettii) del territorio il suo punto di forza – per approfondire questa interessante tematica. Lo fa venerdì 15 febbraio, alle ore 17.30, attraverso la presentazione del volume, promossa da Museion, "Centri fortificati indigeni della Calabria dalla protostoria all'età ellenistica" a cura di Luigi Cicale e Marco Pacciarelli, che indaga, alla luce delle novità emerse dalla ricerca archeologica, l'evoluzione del ruolo svolto dai centri fortificati indigeni della Calabria tirrenica tra II e I millennio a.C. A tal fine sono stati scelti tre importanti insediamenti come casi rappresentativi di diversi periodi e situazioni storiche: Punta Zambrone per l'età del bronzo, Torre Galli per la prima età del ferro e l'età arcaica, Pian della Tirena per il periodo tra l'età ellenistica e la romanizzazione, e da qui ampliare lo sguardo alle ricerche effettuate o in corso in altri siti calabresi. Presenti i curatori, interverranno Donatella Barca e Maurizio Paoletti (UniCal), a Mario Pagano (Soprintendenza ABAP province di Catanzaro, Cosenza e Crotone), a Fabrizio Sudano (Soprintendenza ABAP città metropolitana di Reggio Calabria e provincia di Vibo Valentia). I lavori saranno introdotti da Stefania Mancuso (UniCal).

Autore: Annarita Callari