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Tre "Colonne doriche" di Sasha Sosno sull'isola pedonale

14 nov 2008

Il Museo all'aperto Bilotti si è arricchito questa sera di una nuova scultura di Sasha Sosno, tre colonne doriche posizionate sulla parte nuova dell'isola pedonale.

Le colonne sono "ritagliate" in lastre di un bellissimo marmo bianco, posizionate su piccole aiuole erbose.

A fare la dodicesima donazione è sempre la famiglia Bilotti che, dopo la scomparsa di Carlo, continua in questa ammirevole azione di mecenatismo attraverso il fratello Enzo. "La parte nuova dell'isola -ha rilevato introducendo la breve cerimonia di inaugurazione  il capo Ufficio stampa del Comune Elena Scrivano- con questo innesto artistico diventa certamente più bella e preziosa. Il Museo si allunga e si conferma motivo caratterizzante per Cosenza: chi viene da fuori ormai non chiede più soltanto del centro storico, ma anche di questo specialissimo impianto museale all'aperto".

Ad Enzo Bilotti è toccato spiegare la bellezza della nuova opera dello "scultore dell'aria", la seconda di Sosno dopo i "Bronzi di Riace", già da tempo sull'isola di corso Mazzini. Attraverso le aperture a colonna nelle lastre si possono guardare scorci della città in maniera del tutto nuova e si è indotti a riflettere sulle radici della nostra cultura che affondano in tempi molto lontani.

Bilotti si è soffermato sulla volontà della sua famiglia di appassionati d'arte di avvicinare alla bellezza dell'arte moderna e contemporanea soprattutto le giovani generazioni ed infine ha preannunciato che presto ci sarà la tredicesima donazione, una splendida "Medusa" di Manzù, esemplare unico per il Mab di Cosenza.

Ma il nuovo tratto dell'isola pedonale sarà presto arricchito di elementi di interesse non solo artistico. Proprio questa mattina, anche a seguito di numerose richieste pervenute all'Amministrazione Comunale da parte di imprenditori, l'Assessore alla Cultura Salvatore Dionesalvi, facendo sue le sollecitazioni anche di alcuni consiglieri comunali, ha tenuto una riunione del Comitato per la Tutela e la Valorizzazione del MAB, di cui lo stesso Dionesalvi è presidente. Il Comitato ha discusso della necessità che il MAB sia allestito non solo come museo d'arte, ma anche come eco-museo, e che perciò anche l'arredo urbano - dalle luci alle panchine, alle fioriere, agli impianti pubblicitari - sia studiato e inserito in un progetto omogeneo ed organico.

L'Assessore Dionesalvi ha ribadito l' impegno in tal senso prima di cedere la parola ad un compiaciuto Sindaco.

Salvatore Perugini ha rinnovato le espressioni di gratitudine dell'Amministrazione e della città intera per questa munifica famiglia e, scherzando ma non troppo, si è augurato che il gusto della donazione possa permanere per tanto tempo e tante opere ancora. "La città apprezza moltissimo quanto è stato fatto e le sculture sono sentite come patrimonio comune da rispettare ed amare."

Don Fausto Cardamone, della parrocchia di San Nicola, prima di impartire la benedizione, ha voluto ricordare in una preghiera, che ha chiesto ai presenti di rendere corale, sia Carlo Bilotti che il Sindaco Giacomo Mancini, che fu il primo ad ideare l'isola pedonale.

Infine, le tre colonne sono state scoperte dal Sindaco e dalla diciottenne Lisa Bilotti, nipote di Enzo, al cui fianco era anche la figlia Edvige. Lisa è stata chiamata così in ricordo della figlia di Carlo, scomparsa a vent'anni per una malattia incurabile.

Le tre colonne si sono guadagnate immediatamente l'ammirazione generale e da stasera fanno bella mostra di sé e raccontano un altro pezzetto di storia della città e di una famiglia prestigiosa e generosa.