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Giornata del Creato a Cosenza al Chiostro di San Domenico, alla presenza dell'Arcivescovo, Mons.Nolè

la giornata del creato al Chiostro di San Domenico
16 set 2019

“Siamo tutti chiamati ad un grande atto di responsabilità, perché se è vero come è vero che la politica dovrebbe essere la più alta forma di carità, siamo chiamati a essere custodi della bellezza del creato”.
Lo ha detto Alessandra De Rosa, delegata del Sindaco Mario Occhiuto al terzo settore e al dialogo delle comunità interreligiose, intervenendo alla Giornata del Creato organizzata dagli uffici del lavoro e dell'ecumenismo della diocesi di Cosenza-Bisignano e svoltasi nei giorni scorsi nella sala capitolare del Chiostro di San Domenico, alla presenza dell'Arcivescoco Metropolita, Mons.Francescantonio Nolè.
L'iniziativa è stata promossa in occasione della giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato ed il tema che è stato sviluppato negli interventi, “Imparare a guardare alle biodiversità per prendercene cura” richiama direttamente l'Enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco e rappresenta quest'anno per la Chiesa italiana l'occasione per conoscere e comprendere quella realtà fragile e preziosa della biodiversità di cui anche la nostra terra è così ricca.
Alessandra De Rosa ha ringraziato, a nome della città di Cosenza gli uffici diocesani e tutte le altre realtà che hanno organizzato la giornata.
“Se, invece di sentirci padroni di un museo, fossimo consapevoli di essere strumenti di bellezza – ha detto ancora De Rosa - potremmo comprendere il valore alto del Creato. La nostra Amministrazione ha fortemente a cuore la sostenibilità ambientale ed ogni singolo e semplice gesto in questa direzione, da parte di ciascuno di noi, può essere importante.
Abbiamo, dunque, una grande responsabilità: quella di mantenere e custodire i beni del nostro Creatore. Siamo cresciuti pensando di essere i proprietari e i padroni della natura, autorizzati a saccheggiarla senza alcuna considerazione delle sue potenzialità segrete e leggi evolutive. Siamo chiamati a diventare gli strumenti di Dio Padre perché il nostro pianeta sia quello che Egli ha sognato nel crearlo e risponda al suo progetto di Pace, bellezza e pienezza”.
E piene di significato erano state le parole dell'Arcivescovo, Mons.Francescantonio Nolè, in apertura dell'incontro.
“Il creato è di tutti, non solo di tutti gli uomini e le donne, ma di tutto il Creato, di ogni vivente e ci impegna a un dialogo fecondo. Per questo sono certo che c'è un legame stretto tra ecumenismo e Creato”. Occorre – ha proseguito il presule -una sensibilizzazione alla fraternità e solidarietà universale che ci deve impegnare, ciascuno per il proprio compito, a tutti i livelli. Alla base dell'impegno per il Creato c'è una consapevolezza da costruire intorno a noi. Siamo chiamati a mettere al centro l'uomo che vive nel Creato e il Signore, creatore di tutto quanto abbiamo intorno”. Per mons. Nolè, “la Chiesa ha il ruolo di formare le coscienze perché o ci salviamo insieme o ci roviniamo insieme”. L'Arcivescovo di Cosenza-Bisignano ha sottolineato, inoltre, che “siamo chiamati a governare e tramandare il Creato che ci è stato donato. Noi non lavoriamo solo per il presente, ma guardando al futuro, alle generazioni che verranno. Come abbiamo ricevuto, siamo chiamati a dare”.
L'incontro è stato molto partecipato e ha visto, tra gli altri, la presenza di Don Dario De Paola, Direttore dell'Ufficio Diocesano per l'Ecumenismo e il dialogo interreligioso, di Jens Hansen, pastore della Chiesa Valdese di Catanzaro, di Jamal Ezzine, responsabile del centro culturale islamico, e di Don Francesco Bilotto, direttore dell'Ufficio Pastorale Sociale del lavoro. A moderare gli interventi, Pia Morimanno dell'Ufficio Diocesano per l'Ecumenismo e il dialogo interreligioso.

Autore: Giuseppe Di Donna