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Da ieri al Liceo Telesio la mostra "Calabria riVista", promossa dalla Biblioteca "Rodotà". All'inaugurazione anche l'Assessore Spadafora Lanzino. La Sala delle riviste intitolata alla memoria dello studente Marcello Veraldi

un momento dell\'inaugurazione della mostra
03 lug 2019

Una mostra che già dal suo titolo, efficace ed indovinato, “Calabria riVista”, la dice lunga sul suo obiettivo e la sua funzione: ripassare in rassegna la storia della Calabria, attraverso riviste e periodici d'epoca e con l'aiuto delle immagini pubblicate in una serie di volumi che rivelano aspetti paesaggistici, antropologici, artistici e culturali del territorio regionale.
La mostra è ospitata da ieri e fino al 31 luglio nella Biblioteca “Stefano Rodotà” del Liceo Classico “Telesio” di Cosenza, che l'ha promossa ed organizzata, con il patrocinio della Regione Calabria. L’allestimento prevede un’esposizione divisa in due sezioni, una dedicata ai periodici e alle riviste, e l'altra a fotografie, illustrazioni ed immagini, con la finalità di rendere fruibile una parte del patrimonio librario e delle riviste d’epoca della biblioteca, che illustrino percorsi storici e culturali del territorio calabrese. La mostra si inserisce all’interno di un’operazione di valorizzazione dell’immagine della Calabria e della sua storia.
All'inaugurazione di ieri al Liceo “Telesio” hanno preso parte, tra gli altri, il dirigente scolastico Antonio Iaconianni, la professoressa Antonella Giacoia, Direttore della Biblioteca “Rodotà”, l'Assessore alla scuola di Palazzo dei Bruzi, Matilde Spadafora Lanzino, e la direttrice della Biblioteca Nazionale, Rita Fiordalisi che ha avviato da tempo con il Liceo Classico una proficua sinergia e che nel caso specifico si sostanzia con la messa a disposizione di alcune riviste d’epoca e di materiale significativo con cui la Biblioteca Nazionale ha inteso arricchire i percorsi della mostra.
L'inaugurazione è stata introdotta dal Dirigente scolastico del “Telesio”, Antonio Iaconianni. “Mi piace che la nostra scuola – ha detto - partecipi attivamente al fermento culturale che la città di Cosenza riesce, in questo momento, ad esprimere.
Iaconianni ha ringraziato anche la Biblioteca Nazionale per il supporto fondamentale e indispensabile fornito in questa occasione.
L'Assessore Lanzino Spadafora ha, dal canto suo, espresso parole di apprezzamento nei confronti del Liceo Classico Bernardino Telesio “una scuola – ha detto - così attiva e piena di movimento positivo”. Ed ha inoltre ricordato di aver ricevuto a Palazzo dei Bruzi, nel mese di maggio, insieme al Vicesindaco e Assessore alla cultura Jole Santelli, due studentesse del Liceo “Telesio” delle classi Terza E e Terza A, premiate in due distinti concorsi nazionali svoltisi a Genova e a Napoli, dove hanno portato le loro eccellenti capacità ed il loro protagonismo attivo, affermandosi nei diversi ambiti della tecnologia digitale e della narrativa. “Questo dimostra – ha aggiunto Lanzino Spadafora – che il Liceo Classico è non solo una scuola attiva, ma è anche produttiva di talenti”. Rivolgendo un plauso alla mostra allestita nella Biblioteca “Rodotà”, l'Assessore Spadafora Lanzino ha sottolineato come “la lettura dei giornali significa avere uno sguardo aperto sul mondo che cammina, oltre che formare allo spirito critico e al confronto”.
Gli obiettivi di “Calabria riVista” sono stati poi illustrati dalla professoressa Antonella Giacoia.
“Sono convinta – ha detto - che una rivista possa illuminare e documentare la storia, gli orientamenti, le tradizioni e le attitudini della gente di un territorio, allo stesso modo di un buon libro o di qualsiasi altro documento di carattere storico o artistico. Una buona rivista diventa essa stessa un libro, un’opera di tesaurizzazione di conoscenze, storie, opinioni. La storia dei periodici calabresi è, da questo punto di vista, particolarmente preziosa per cogliere le evoluzioni e gli indirizzi culturali dei calabresi tra Ottocento e Novecento, la volontà e l’impegno, da parte di intellettuali significativi di questa terra, di entrare nel circuito di orientamenti e dibattiti di carattere nazionale, contribuendo, ad esempio, al fervore politico risorgimentale o all’opposizione alla censura del fascismo.
La seconda sezione di Calabria riVista, dal titolo “Ascoltare le immagini”, tenta – ha aggiunto la professoressa Giacoia - un’illustrazione del sentimento dei luoghi della Calabria attraverso un percorso di immagini che rivisitano, insieme al ricordo di scrittori e viaggiatori, paesaggi, volti, mestieri, arte e miti di questa terra.
Questa raccolta di immagini si caratterizza dunque per un linguaggio non verbale estremamente forte e altamente evocativo, capace in modo immediato e non mediato, di illustrare realtà che le parole tentano di declinare”. Nel corso della manifestazione, è intervenuta anche la direttrice della Biblioteca nazionale Rita Fiordalisi che ha ricordato il legame con il Liceo Telesio per l'attivazione, all'interno della Biblioteca che dirige, dei percorsi di alternanza scuola-lavoro che danno l'opportunità di comprendere in cosa consista il lavoro del bibliotecario.
La Fiordalisi ha inoltre posto l'accento sul catalogo informatizzato delle biblioteche Opac Sbn nel quale figura anche la Biblioteca del Telesio. “Vi invito a frequentare le biblioteche – ha concluso – e a leggere perché chi legge ha un quid in più”.
Prima di aprire ufficialmente al pubblico il percorso della mostra, è stata inaugurata la Sala delle riviste che era stata già intitolata alla memoria di Marcello Veraldi, studente della V C del Liceo Telesio, scomparso nel 2015. A ricordarlo, ieri, presenti i genitori, la sorella e la zia, gli inseparabili compagni di classe della V C. Marcello aveva collaborato con il giornale del Telesio e “il Telesio - come ha sottolineato ancora la professoressa Giacoia - sarà sempre casa sua, così come il suo cuore sarà sempre con noi”. Tra le testimonianze più toccanti, oltre a quella del padre di Marcello e delle compagne di classe (chi ha raccontato un aneddoto, chi ha declamato una poesia) c'è stata anche quella del suo maestro elementare, Salvatore Capalbo. “Era un bambino molto curioso, non mi lasciava mai in pace – ha ricordato. Era dotato di una velocità di apprendimento fuori dal comune e di una irrefrenabile sete di conoscenza”.


 

Autore: Giuseppe Di Donna