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Nasce l'Orchestra di fiati di S.Ippolito intitolata al "trombettiere del Re" Ippolito Ciardullo. Alla presentazione, l'Assessore Loredana Pastore

l\'Assessore Pastore con i responsabili dell\'Orches
26 giu 2019

A Sant'Ippolito sta per nascere un'importante realtà musicale che riprende in mano la grande tradizione bandistica vantata dai centri calabresi e della provincia di Cosenza.
E' l'Orchestra di fiati “Ippolito Ciardullo” di Sant'Ippolito, ufficialmente presentata nei giorni scorsi nella frazione alle porte di Cosenza, alla presenza dell'Assessore alla crescita economica urbana e alle attività economiche e produttive Loredana Pastore.
L'Orchestra di fiati “Ippolito Ciardullo” si compone di 32 elementi, provenienti dai licei musicali e dai conservatori del territorio. Direttore artistico è Andrea Filice, mentre il Presidente dell'Orchestra è Aurelio Ciardullo, figlio del musicista alla quale è intitolata. Ed è qui che la recente storia dell'Orchestra di fiati di Sant'Ippolito si intreccia con quella, che risale alla fine degli anni '20 e che è riassunta in alcune foto d'epoca, ingiallite, ma cariche di significato. Sono le foto che ritraggono proprio Ippolito Ciardullo con il suo inseparabile clarinetto.
Grande appassionato di musica, versatile in tutti gli strumenti a fiato, dalla tromba al sax (anche se il preferito restava il clarinetto), Ciardullo non disdegnava anche altri strumenti, avendo confidenza pure con fisarmonica, mandolino e chitarra. Agli esordi della sua carriera musicale, fece nascere un'orchestrina con i suoi fratelli, ma la sua maggiore soddisfazione si materializzò quando - siamo nel 1939 - fu chiamato alle armi e, proprio in virtù della sua preparazione e competenza musicale, vinse un concorso indetto dal Comando generale, risultando primo fra tutti i trombettieri delle forze armate del Regno. E fu allora che gli venne ordinato di prendere servizio a Palazzo Reale a Napoli per rendere gli onori ai regnanti. Il “trombettiere del Re” proseguì poi la sua carriera, assecondando la sua passione, anche più tardi, quando decise di emigrare in Canada dove entrò a far parte di almeno tre orchestrine, allora molto in voga. Oggi il nome di quel clarinettista torna in auge, grazie alla neonata Orchestra di fiati a lui intitolata. A volerla fortemente pure il parroco di Sant'Ippolito Giovanni Cananzi, ma il progetto ha suscitato l'attenzione anche dell'Amministrazione comunale, come ampiamente dimostrato dalla presenza, alla presentazione ufficiale, dell'Assessore Loredana Pastore. Il progetto che hanno in animo sia il direttore artistico Andrea Filice, anche lui bravo trombettista, che il Presidente Aurelio Ciardullo (Vice Presidente è Francesco Dodaro) è quello di fare di Sant'Ippolito una piccola cittadella della musica, ma perché questo avvenga hanno bisogno di una sede adeguata (attualmente si stanno servendo di alcuni locali della parrocchia dove ha sede anche una piccola scuola di musica). Le aspettative ci sono tutte e l'Orchestra di fiati intanto mette a punto il suo repertorio, un mix di colonne sonore (tra i musicisti più eseguiti Ennio Morricone e Armando Trovajoli) e musica leggera e d'autore (da Battisti a Dalla), senza per questo disdegnare quello classico, così come ha avviato proficue collaborazioni, per esempio quella con la banda musicale Valle del Savuto diretta dal maestro Alfredo Chieffallo. E allora, musica maestro!!!
 

Autore: Giuseppe Di Donna