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Presentata la terza edizione di "Bukurìa Arbëreshe", la sfilata d'onore promossa, per domenica 20 maggio, dalla parrocchia del Santissimo Salvatore con il patrocinio del Comune di Cosenza

conferenza stampa bukurģa arbereshe
14 mag 2018

La bellezza italo-albanese a Cosenza ha i colori dell'Arberia e quelli degli abiti regali del XVIII e XIX secolo che sfileranno da Corso Plebiscito (raduno alle ore 16,00) a Piazza Bilotti, domenica 20 maggio per la terza edizione di “Bukurìa Arbëreshe Kosenxë”, la passeggiata d'onore, promossa con il patrocinio dell'Amministrazione comunale di Palazzo dei Bruzi, che ha l'obiettivo di perpetuare le tradizioni, la cultura e, perché no, anche l'orgoglio di appartenenza del popolo arbëreshe e delle comunità albanofone che vivono in provincia e nella città di Cosenza, eletta a capoluogo e “capitale” degli italo-albanesi. Una manifestazione che quest'anno assume una connotazione ancora più particolare, perché si inserisce in un quadro celebrativo che ha una triplice valenza. Proprio in questi giorni si sta festeggiando il quarantesimo anniversario della fondazione della parrocchia bizantina, italo-greco-albanese, del Santissimo Salvatore, guidata da Papas Pietro Lanza, vicario generale dell'Eparchia di Lungro e artefice di questo piccolo miracolo di integrazione che va sotto il nome di “Bukurìa Arbëreshe”.
Sua è l'idea della sfilata in abiti regali che per il terzo anno si svolgerà a Cosenza e che porterà nel centro città, in mezzo alle statue del MAB, circa 500 persone nei preziosi e variopinti costumi della tradizione arbëreshe, con canti, danze e coreografie che riaffermeranno l'identità culturale e religiosa dell'Arberìa facendola contaminare con chi non la conosce abbastanza. L'iniziativa è, inoltre, una sorta di anteprima delle celebrazioni, che cadranno nel 2019, per i cento anni dell'Eparchìa di Lungro, nata nel 1919 per volere di Papa Benedetto XV che unificò, con questo suo lungimirante provvedimento, le comunità degli albanesi di rito bizantino. Ma la “Bukurìa Arbëreshe Kosenxë” si inserisce anche nel novero delle celebrazioni per i 550 anni della morte del patriota Giorgio Castriota Skanderbeg, l'eroe albanese che fermò l’avanzata dei turchi in Albania e nell’intera Europa. E non è stato un caso che questa mattina la conferenza stampa di presentazione dell'evento si sia tenuta proprio sulla balconata panoramica di Corso Plebiscito a Cosenza, nelle immediate adiacenze del busto bronzeo di Scanderbeg.
Ad introdurre e a moderare l'incontro con i giornalisti, l'editore Demetrio Guzzardi, Presidente dell'Universitas Vivariensis. A spiegare lo spirito di “Bukurìa Arbëreshe” è stato Papas Pietro Lanza che, in apertura di conferenza, ha consegnato un omaggio floreale all'Assessore alla comunicazione, turismo e marketing territoriale, Rosaria Succurro, chiamata a fare gli onori di casa.
“Bukurìa Arbëreshe – ha detto padre Lanza – è un grande evento per i valori di unitarietà di cui è portatrice. Alla sfilata – ha detto ancora Lanza - parteciperanno i rappresentanti di circa 23 comunità arbereshe della provincia di Cosenza, disseminate sul territorio a macchia di leopardo ed accomunate dalla lingua e dal rito bizantino, le due gambe su cui poggia l'identità degli arbëreshe. La manifestazione rende visibile, nella città capoluogo di provincia, una parte del prezioso patrimonio, custodito e coltivato da quasi sei secoli nei paesi italo-albanesi, dove gli oltre 40 mila abitanti, in casa e per strada, parlano due lingue, l'italiano e l'albanese, e nelle Chiese pregano cantando in greco. Nei centri albanofoni si è realizzata – ha concluso Lanza – una magnifica integrazione e, nello stesso tempo, un'attenta custodia e coltivazione del patrimonio degli avi che, vissuto nel quotidiano, offre la testimonianza storica visibile della possibile pacifica convivenza di culture differenti, che, se condivise, si arricchiscono reciprocamente. L'Arberìa è bella, ma a Cosenza diventa meravigliosa.”
Maggiore incisività sulla presenza degli arbëreshe, grazie anche alle giuste sinergie con le amministrazioni comunali è stata invocata dall'Assessore Rosaria Succurro che nel suo intervento ha sottolineato il parallelismo tra la bellezza propugnata dall'iniziativa di domenica 20 maggio con la visione che della bellezza della città ha l'Amministrazione comunale. “La comunità arbëreshe – ha detto Succurro - merita grande attenzione e le amministrazioni devono far di tutto per accrescerne la conoscenza. Spesso si tende ad evidenziare le negatività dei luoghi. Dobbiamo, invece, fare in modo che sia proprio la bellezza a trionfare. Faremo in modo, e non solo in occasioni come questa, che la presenza degli arbëreshe, già radicata nella nostra città, sia conosciuta tutto l'anno”.
Alla conferenza stampa di questa mattina ha preso parte anche il Presidente della FAA (Federazione Associazioni Arbereshe) Damiano Guagliardi che ha sottolineato come “la vivacità culturale del mondo arbëreshe di oggi non nasce nei secoli, ma affonda le sue radici negli anni '70, quando ebbero inizio le relazioni tra gli Arbëreshe di Calabria e le autorità culturali albanesi”. Guagliardi non ha lesinato qualche riferimento alla dimenticanza della politica. “La politica ci dimentica e trascura, non rendendosi conto che gli Arbëreshe rappresentano uno dei beni culturali mondiali”.
Chi si è molto battuto per la tutela delle minoranze linguistiche (non solo degli Arbëreshe, ma anche di grecanici e occitani, da un osservatorio particolare come è la RAI) è il direttore della sede Rai della Calabria Demetrio Crucitti che, intervenendo alla conferenza di oggi, ha ricordato come “quello delle minoranze rappresenti un patrimonio immateriale inestimabile rispetto al quale il quadro normativo che ne avrebbe dovuto garantire la tutela, in Calabria è stato finora quasi completamente disatteso”. Più unione tra gli Arbëreshe ha, invece, rivendicato Francesco Frega, Vice Presidente dell'UNIARB (Unione Associazioni Nazionali Arbereshe). “L'unione fa la forza – ha detto – specie in un momento in cui stiamo assistendo allo spopolamento dei nostri paesi,. Dobbiamo cercare di fare rete, stimolando sia le istituzioni che i politici”.
E un'attenzione istituzionale per l'iniziativa di domenica 20 maggio è venuta dall'Assessore provinciale Vincenzo Tamburi (la Provincia è tra gli enti patrocinanti) che è anche Sindaco del comune di San Basile. Per Tamburi “Bukurìa arbëreshe è una manifestazione molto importante, così come fare cultura, quando rappresenta un arricchimento per le città”. All'integrazione degli Arbereshe annette molta importanza il Consigliere regionale Gianluca Gallo. “Nel'integrazione che va avanti da tanti secoli – ha detto – dovremmo credere di più. Invece, la presenza del mondo arbereshe viene troppo spesso sottovalutata, mentre rappresenta la freccia in più all'arco della nostra Calabria. Tra le cose più importanti della manifestazione di domenica 20 maggio – ha detto ancora il consigliere regionale Gallo – c'è il concorso fotografico, con la foto vincitrice che sarà stampata sulla copertina di una rivista americana che dedicherà a Bukurìa arbëreshe ben dieci pagine”. Gli interventi conclusivi della conferenza stampa sono stati quelli dell'imprenditore della filiera della trasformazione delle carni suine, Ernesto Madeo, tra gli sponsor della manifestazione, e di Ambrogio Bellizzi, in rappresentanza del Polo scolastico “Arbereshe” di Lungro, che ha parlato dei programmi di realizzazione dell'unità arbereshe nelle scuole.

 

Autore: Giuseppe Di Donna